www.paolodorigo.it
18 maggio 2011 A proposito di alcune omissioni e menzogne in campo Storico propinate ai giovani delle scuole medie da Emma Mapelli nel libro Una storia di tutti edito da Bruno Mondadori, e più in generale a proposito delle menzogne propinate ai giovani nelle scuole, dopo il crollo del revisionismo nei paesi dell'Est Europa.
Mussolini e 8 settembre - la Resistenza - il sistema Costituzionale italiano - la guerra fredda - il "sistema comunista"
Non ci riferiamo a deformazioni passate ormai come moda abitudinaria (i delitti di Stalin, gli ufficiali polacchi di Katyn, le foibe, il genocidio a Phnon Pen). Ci riferiamo ad autentiche gravissime omissioni e gravi menzogne che secondo alcuni sono solo "errori" a causa della estrema forma sintetica imposta dalla pubblicazione. Per noi sono menzogne "pensate" POLITICAMENTE. Eccone alcuni esempi.
Capitolo 28 - "La Seconda guerra mondiale" (maiuscolo sulla "Seconda") -
Si dice che "il re Vittorio Emanuele III fa imprigionare Mussolini." (in grossetto il nome istituzionale del re. Si omette che è stato dimesso dallo stesso governo, si fa passare la cosa come una decisione "reale" del monarca.
Capitolo 29 - dal fascismo alla repubblica (minuscolo) -
Si definiscono i partigiani senza dire che tra i partigiani sin dall'inizio vi sono molti militari in sbando dopo l'8 settembre. Meglio: si omette proprio l'8 settembre.
"L'azione dei partigiani aiuta gli Alleati a liberare il paese." Si omette di dire che nel Nord Italia la liberazione è stata insurrezionale e frutto sul campo esclusivamente dell'azione delle brigate partigiane. Si omette di dire che le brigate partigiane erano sul finire della resistenza un esercito.
Si parla di "gruppi di partigiani" "anche in altri paesi". Si omette la resistenza in Albania per proteggere l'immagine italiana. Si omette di dire che in Jugoslavia, Albania, Grecia, e in tutto l'Est, non solo in URSS (citata come "Russia") la resistenza era guidata dal partito comunista. Si sa storicamente che in Albania, Jugoslavia, Grecia, c'era un autentico esercito partigiano e che la Jugoslavia, l'Albania, la Grecia, hanno cacciato i nazisti da soli.
Si sminuisce il numero dei partigiani, lo si limita geograficamente a poche regioni.
Si fa passare l'idea che i partigiani agissero "in segreto". Si omettono del tutto le Repubbliche partigiane.
Si dà una connotazione politica particolare alle prime elezioni per la Costituente. Infatti si dice che "il 2 giugno 1946 il governo di De Gasperi organizza le prime elezioni libere" ... "l'Italia diventa una repubblica." Si sublima che è De Gasperi ad aver portato l'Italia al voto. Invece: il primo governo De Gaseperi, provvisorio, è sostenuto da tutti i partiti, e nasce il 30 novembre 1945, ma è successivo ai precedenti governi di Bonomi (12 maggio 1945) e di Parri (17 giugno 1945). Le elezioni del 2 giugno 1946 davano sì il governo al capo del primo partito, ma la Dc faceva 207 seggi mentre comunisti e socialisti ne facevano 219. il governo è costituito il 12 luglio 1946 e si dimette il 13 maggio 1947. Segue un nuovo governo De gasperi il 31 maggio. L'assemblea costituente adotta la Costituzione il 22 dicembre 1947. La Costituzione è frutto del lavoro della commissione decisa sulla base delle elezioni del 2 giugno 1946, non del governo in quanto tale. In quel contesto storico avvengono alcuni fatti: il 10 febbraio 1947 gli alleati occidentali rinunciano al risarcimento dall'Italia. I danni creati dall'Italia all'Unione Sovietica sono stabiliti in 360 milioni di dollari. Questa mossa fa apparire gli occidentali "buoni" ed i Sovietici "cattivi". Il 13 maggio 1947 De Gasperi si dimette a causa di contrasti con i socialisti e i comunisti, (anche allora erano partiti separati). Ma anziché andare di nuovo alle elezioni, fa un nuovo governo, e prende tempo per la sua "costruzione" con gli americani. Il 2 febbraio 1948 De Gasperi firma con gli USA un trattato di amicizia, in pratica vende il paese agli americani, senza passare per una consultazione. Con le promesse economiche americane, compra i voti del Sud e dei contadini, e conquista alle successive elezioni, la maggioranza assoluta. Il 23 maggio 1948 forma un nuovo governo. Il 28 giugno arrivano i soldi dagli americani (piano Marshall). I fascisti attentano al capo del PCI il 14 luglio, si rischia l'insurrezione in decine e decine di città vi sono movimenti insurrezionali popolari repressi dalla polizia. In conseguenza della divisione sociale, i falsi socialisti escono dalla Cgil e formano un nuovo sindacato (18 ottobre 1948). QUINDI ANDAVA SCRITTO CHE l'ITALIA ERA DIVISA FORTEMENTE SUL PIANO SOCIO POLITICO E CHE LA COSTITUZIONE NE' GARANTI' COMUNQUE PER TEMPO UNA UNITA' NAZIONALE. Questo non viene indicato. Da notare che subito dopo (4 aprile 1949) De Gasperi firma l'entrata dell'Italia nella NATO, appena costituita. Le basi militari di Aviano ed altre, sono successive. Sin dalla invasione della Sicilia e mano a mano che risalivano l'Italia, gli anglo-americani (cui collaboravano in Italia anche i militari Sovietici) istituiscono dei propri comandi militari nelle città portuali e nelle città liberate, che rimangono anche dopo il 2 giugno 1946. Quindi il patto e la NATO danno un prolungamento "eterno" alla presenza militare americana e stridono (ossia è la rivelazione del motivo) con l'abbuono dei danni da parte degli alleati occidentali.
Capitolo 30 - La guerra fredda
Si fa passare la guerra fredda tra blocco occidentale e blocco socialista dell'Est Europa come conseguenza della "divisione" mentre fu il prodotto della azione deliberata degli americani (di cui il maccartismo fu l'aspetto interno).
Si parla di "sistema comunista". La definizione è poi ripresa nel capitolo 38 (La fine dell'Urss). QUESTA GRANDISSIMA FALSITA' E' IDEOLOGICA. Si spacciano i primi tentativi (est Europa) di creare un sistema socialista di stati ad ordinamento economico e sociale di socialismo statalizzato, per "comunismo". EVIDENTE LO SCOPO: DIRE AI GIOVANI IL COMUNISMO C'E' STATO GIA'. HA FALLITO. QUESTA MERDA DI MONDO E' LA MIGLIORE DELLE MERDE CHE DOVETE INGOIARE.
VA DETTO E RIPETUTO DAI GIOVANI CHE HANNO A CUORE LA VERITA', A QUESTI FASCISTI (chi dice che c'era il comunismo è fascista, sono stati non a caso sempre quelli del MSI a parlare di "comunismo" dell'Est), CHE IL COMUNISMO PER DEFINIZIONE SCIENTIFICA MARXISTA, PUO' ESSERE SOLO MONDIALE E SENZA CONFINI STATALI. E CHE IL SISTEMA SOCIALISTA DEI PAESI DEL "PATTO DI VARSAVIA", COSI' COME JUGOSLAVIA, ALBANIA, ROMANIA, NON SI E' MAI DEFINITO O CHIAMATO "SISTEMA COMUNISTA", ANCHE SE IL PARTITO SI CHIAMAVA GENERALMENTE MA NEMMENO SEMPRE "COMUNISTA". VA SPIEGATO CHE IL NOME "COMUNISTA" NEL PARTITO CORRISPONDE ALLA FINALITA' CHE SI PERSEGUE, NON CERTO ALLA REALTA' GIA' ACQUISITA. SE IL COMUNISMO ESISTESSE, NON CI SAREBBE NEMMENO BISOGNO DI ALCUN "PARTITO".