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Palermo, 23/11/2007
Le lavoratrici e le precarie della scuola dello Slai Cobas per il
sindacato di classe di PALERMO, aderenti al movimento femminista proletario
rivoluzionario, riunite in assemblea giovedì pomeriggio, sostengono
pienamente la manifestazione del 24 Novembre a Roma contro la violenza sulle
donne e partecipano virtualmente ad essa insieme alla delegazione della
altre lavoratrici dello slai che arriverà a Roma da Taranto, Ravenna,
Milano.
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24 NOVEMBRE MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA CONTRO LA VIOLENZA
SULLE DONNE
25 NOVEMBRE GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
La violenza sessuale è il frutto marcio della società in cui viviamo che
crea un clima da moderno medioevo attaccando instancabilmente le donne nei
loro diritti e nelle loro condizioni generali di vita.
* BASTA CONE LE VIOLENZE SESSUALI, LE UCCISIONI CONTRO LE DONNE!
* BASTA RIDURRE LA VIOLENZA AD UNA MERA QUESTIONE DI ORDINE
PUBBLICO!
* NO ALLE POLITICHE SECURITARIE MODERNO FASCISTE DEL GOVERNO
PRODI/AMATO
* TRASFORMIAMO LA NOSTRA RABBIA, LA NOSTRA OPPRESSIONE IN RIBELLIONE,
RIVOLUZIONE!
Movimento femminista proletario rivoluzionario
Richiedi
* il dossier contro la violenza sulle donne
* l'opuscolo "Dalla condizione sessuale della donna, una leva
poderosa per la rivoluzione"
a cura delle compagne del mfpr
mfprpalermo@email.it
mfpr@libero.it
mfprmi@libero.it
rafravenna@interfree.it
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Da: circ.pro.g.landonio@tiscali.it
Data: 24/11/2007
V. allegato. Volendo, si può affiggere in bacheca, o dove possibile.
http://donneriv.blogspot.com
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24.11.07
Roma, 24 novembre: 150.000 donne in piazza
Le donne Rom (una quarantina) hanno aperto il corteo. Dietro lo
striscione «La violenza degli uomini contro le donne comincia in
famiglia e non ha confini» oltre 400 associazioni femminili,
femministe
e lesbiche, centri antiviolenza, donne dei movimenti, donne singole.
Altri striscioni e cartelli: "L'assassino non bussa, ha le chiavi di
casa", "Donne, se ci ama da morire, preoccupiamoci"; "Se la
violenza
è
sotto il tetto che ce faccio cò sto pacchetto"; "Giù le mani dalle
donne!"; ecc.
Il corteo si è snodato per via Einaudi, piazza dei Cinquecento, via
Cavour, largo Ricci, via dei Fori imperiali, piazza Venezia, via
delle
Botteghe oscure, largo di Torre Argentina, corso Vittorio Emanuele,
via
della Cuccagna, piazza Navona. Qui, le donne dell'Ugl che la
occupavano
sono state sloggiate, e il corteo si è concluso.
La manifestazione, organizzata molto in sordina, quasi ignorata fino
a
due-tre giorni fa, è stata messa in piedi da un gruppo di collettivi
femministi di Roma tra cui Amatrix, Libellule, Feramenta,
Associazione
femminista via dei Volsci, a cui sicuramente non fa difetto la rabbia
e
le idee chiare. "L'idea della manifestazione è stata nostra" spiega
Amelia, "non vogliamo cappelli politici anche perché delle scelte di
questa politica non condividiamo quasi nulla. E non vogliamo uomini,
abbiamo fatto una scelta sessista e separatista perché in questo modo
si capisca che il problema in Italia è di tipo culturale e serve
scardinare la società di tipo patriarcale...".
In quasi tutte le città italiane sono stati organizzati treni e
pullman: da Milano a Bari, da Cagliari a Bologna, da Genova a
Salerno,
Torino e Gorizia, da Potenza a Palermo. Moltissimi i boicottaggi,
soprattutto di mariti, fidanzati, padri ecc.
- Voci dal corteo -
http://www.autistici.org/ondarossa/index.php?dir=071124/&file=03.mp3