In generale: perché il
progresso non è la “logica dell’edificabilità” e degli albergatori ! ?
L’Italia ha tre cose principali: la bontà di cuore delle proprie
donne; la natura del paese; la creatività e la capacità di lavorare. Il resto è
tutta conseguenza. Ma com’è che si riesce a rovinare tutto ?
Una politica semplicistica, cui aderì anche togliatti e non solo democristiani
socialisti e reazionari vari, fu quella che la economia significava costruire,
uscire dall’arretratezza e urbanizzare. Sino ad un certo punto questo è
corretto, si risolvono problemi di salute, di igiene, di condivisione di spazi
e risorse, che prima restano disperse e precarie nella vita rurale. Ma poi,
esagerando un po’ alla volta, si arriva allo smog, ai quartieri ghetto
costruiti da importanti professionisti del mattone cui quasi quasi danno pure
l’Oscar e il Nobel, ma comunque ghettizzanti come Mamma Roma di Pisolini
insegna, ai camion per le strade, all’impresa di dover attraversare la strada,
ecc. ecc. Così si esagera, e si rovina la vita di tutti. Ma nel frattempo il
“sistema” chiama ancora sangue e soldi, e a Mira è pieno zeppo di VEDOVE DI
OPERAI MORTI PREMATURAMENTE, alle quali non è dato neppure di potersi
incontrare autonomamente, di poter “osare” sperare in aiuti che non siano
episodici e casuali. La logica dell’urbanizzazione = civiltà è fasulla ed
ingannevole, sperpero di denaro pubblico e costruzione di falsi miti,
prevalenza dell’apparato sulla persona. LA PERSONA E’ L’ASPETTO PRINCIPALE. La
società richiede RISPETTO PER LE PERSONE che è altro che una o due parate
all’anno. E’ necessario comprendere che
il rispetto è far sì che l’amministrazione comunale sia innanzitutto
ESPRESSIONE DELLE NECESSITA’ DEL POPOLO, MUNICIPALITA’, e non convogliatrice di
autorizzazioni per importanti sciacalli e squali chiamati costruttori. Sbagliato concepire lo sviluppo
occupazionale in relazione all’edilizia, l’edilizia OGGIGIORNO DOVREBBE ESSERE
PREVALENTEMENTE RISTRUTTURAZIONE E
MANUTENZIONE, non RIEMPIRE IL TERRITORIO DI CEMENTO.
Tantomeno “Mira beach”
cambierebbe le cose, il lavoro sarebbe poi stagionale, o ci sarebbero poi
periodi di “crisi”. Gli albergatori non sono padroni diversi dagli altri: c’è
sempre crisi, anche quando guadagnano miliardi, perché ne guadagnano MENO
dell’anno prima, o semplicemente non vogliono pagare troppe tasse perché devono
sposare un figlio.
La logica quindi dovrebbe cambiare. Diamo una spinta alla verità
delle cose.