Perché non sono d’accordo sull’uso
del futuro e rinnovato palazzo di Villa dei Leoni ?
Ho appreso
che la Regione ha stanziato 2 milioni di € ed il Comune, 800 mila, per ristrutturare
l’edificio abbandonato da anni di Villa dei Leoni, dove prima di essere
arrestato aveva luogo l’anagrafe, la biblioteca, il municipio, ecc.
Non è una
cattiva notizia, solo che pare che si voglia farla diventare una “vetrina” del
Comune.
Ma il
Popolo di Mira non ha bisogno di vetrine, bensì di spazi e motivi di passare
diversamente il tempo, non solo d’estate, per pensionati e disoccupati,
handicappati e persone con problemi di vario genere che si risolvono a passare
il tempo nei bar a bere e leggere il quotidiano locale; il Comune di Mira può
creare lavoro, può moltiplicare le attività già presenti, ESIGERE dallo Stato
un bilancio diverso, non subire ricatti e lacci e lacciuoli romani alle proprie
attività; deve poter effettuare in prima persona i controlli sui posti di
lavoro onde andare a regolarizzare ed abolire il lavoro nero, e salvare da
morte probabile chi la rischia, senza scavalcare, ma agendo comunque in
proprio, laddove l’ispettorato provinciale del lavoro fa solo da passacarte; Mira
è città che ha dato il sangue alla resistenza, non merita una “vetrina” inutile
magari con elicotteri ed F-16 che passano a bassa quota per recarsi ad Istrana
o vicino, la gente ha diritto a riposo e salute ma anche a occasioni di
partecipazione. Facciamo un bando comunale con rotazione annuale per le
proposte dei giovani e delle varie realtà sul territorio per l’uso integrale
del Palazzo di Villa dei Leoni, onde evitare che poi ci siano i soliti usi per
chi pesa di più e magari ha meno idee di chi non conta, e non ci siano spazi
per chi le idee LE HA.
Spendiamo
bene questi cinque miliardini, ma soprattutto,
non pensiamo alle “vetrine” ma alla sostanza.
Per
esempio, la chiesetta ove ho esposto per 11 giorni recentemente, è bella, ma
non c’è operai in comune per la sua manutenzione costante, andrebbe messa un
po’ meglio, puliti annualmente i teloni alle pareti, cambiati i fari esterni
che non funzionano, cambiata la pedana che lascia gli strisci neri per terra.
Nella
palazzina di villa dei Leoni anziché una vetrina si potrebbe fare spazi e anche
una sala per i poeti, una per i bambini handicappati, una per consultorio
femminile autogestito come spazio ove discutere dei problemi che hanno le
donne, una magari per cinema permanente ogni giorno tre spettacoli, gratuito,
d’éssai. Non dovrebbe costar molto, usare per socializzare, anziché per crearsi
“immagini” inutili.
La vetrina
di MIRA è la natura, difendiamo la natura, costruiamo la partecipazione della
gente alla vita propria e di tutti.