Perché le prostitute meritano un’altra vita e non di essere ghettizzate in un quartiere a luci rosse desiderato da un signor carabiniere consigliere comunale di forza italia ?

 

La proposta di un consigliere di forza italia (di professione passata, carabiniere) al consiglio comunale di Mira di dedicare un intero nuovo quartiere alle prostitute, fa difetto ad almeno tre questioni, e comunque la popolazione e lo stesso consiglio comunale di Mira non ne vuol certo sapere, a parte qualche guardone bavoso . . .

Innanzitutto la scelta. È vero, il sesso è un problema e a volte la gente si ammazza per sesso, o s’impallina la testa di deliri passionali, però la prostituzione, per quanto sopperisca alle necessità di chi (in genere uomo) non è in grado di stabilire dei rapporti stabili con una persona d’altro sesso (in genere donna), non è né una cosa bella per chi la pratica né una cosa “libera”, per quanto così ti raccontano anche alcune di loro se hai occasione di parlarne. Sottoposte a molteplici pressioni, in un quartiere ghettizzante sarebbero ancor meno libere di quanto non siano nel mescolarsi alla società come semplici persone, andando altrove a lavorare o quotidianamente o all’occasione.

Seconda questione, la donna deve essere al centro delle politiche di qualsiasi municipalità ed in particolare a Mira, città del Popolo e della classe lavoratrice. Classe, parola femminile, come Classe operaia, Classe lavoratrice. La donna è al centro di ogni problema e questione, perché deve essere secondaria nelle decisioni, perché deve essere prostituta ? C’è del disprezzo sbirresco, perdoni, dietro la sua magnanimità, signor consigliere comunale. E c’è ovviamente del maschilismo, ma questo non glielo si può imputare, tantomeno in Italia, purtroppo.

Infine, un quartiere a luci rosse non alleggerirebbe i problemi di Mira, aumenterebbe i reati e gli scontri tra bande, genererebbe cattivo esempio per le nostre ragazze e ancor più per i giovani che le frequentano, li aumenterebbe, i problemi. Il sesso va vissuto liberamente come processo di educazione reciproca nella coppia e di scambio di esperienze nel gruppo di amici, non come panoramica oscena di mercificazione “al bisogno”. Dopo poco magari qualcuno proporrebbe di farci un carcere, al che la telepatia carceraria satellitare che denuncio da anni, rovinerebbe la vita anche a questo comune del Popolo.