15-11-2009

L'uso della donna nella società borghese è nel più "lieve" dei casi strumentale, è comunque di dominio ed è fondamentalmente di sfruttamento.

La società capitalistica avanzata, a direzione borghese, non può occupare tutti i cittadini adulti, né può remunerare tutti i cittadini anziani, né può garantire benessere ed istruzione a tutti i cittadini minorenni.

Soprattutto non può occupare tutte le donne, a meno che ... a meno che non vengano creati nella sovrastruttura e nelle bisogne dei potenti e delle loro articolazioni, funzioni lavorative di controllo e gestione del lavoro degli altri (soprattutto, ma non solo, uomini).

STRUMENTALITA'

La borghesia strumentalizza la donna: fin da giovane la abbellisce, la adula, la coltiva, con i concorsi, con la propaganda massmediatica, con il cinema e la musica ed i loro valori sconvolti, con la pubblicità, soprattutto con il sessismo oramai utilizzato a tutto spiano per far credere che si possa vivere "bene" con il proprio "corpo".

La percentuale di peso della religione e della Chiesa pertanto diminuisce. Non è più necessario che tutte le donne siano credenti, una parte le si domina con Dio, ma un'altra parte ... con altri "valori".

Anche le organizzazioni fasciste, come certe sette politiche e false organizzazioni rivoluzionarie strumentalizzano le donne. Queste hanno sì un "capo", ma sono "loro", a condurre e dirigere relazioni, unioni, scomuniche, amori e guerre. è evidente che organizzazioni di tal fatta NON solo non possono dirsi comuniste senza fare blasfemia, ma nemmeno possono aspirare a cambiare il mondo, se non nella medesima direzione dei Berlusconi e simili.

DOMINIO

La borghesia impone il dominio delle donne. Non a caso la matrona della casa borghese "ha bisogno" dell'"aiuto" delle domestiche, in casa poi servono le "badanti" per gli "anziani" che la società non ha tempo o mezzi per accudire, e che in famiglia nessun nipotino ha tempo di aiutare. Le donne operaie delle pulizie, le donne impegnate nei servizi più umili, le stesse donne dei negozianti dei beni alimentari, sono tutte donne che hanno un "ruolo" prefissato, che però è contraddittorio con la piena e completa tutela ed educazione dei figli, e soprattutto con il proprio benessere.

Le organizzazioni fasciste, certe sette politiche e false organizzazioni rivoluzionarie, hanno la stessa logica. Non intendono una rivoluzione di classe ove sia messa in discussione la divisione uomo-donna, e ci sono persino compagne che rifiutano la etichetta di "femminista".

Riteniamo che una rivoluzione proletaria che non sia anche femminista non possa essere completa. In Veneto questo è maggiormente forte come elemento poiché si è usata la diffamazione della classe operaia, delle sue organizzazioni ed avanguardie, per trascinare verso altre spiagge le componenti femminili dei movimenti, onde "maschilinizzarle" con precisione dentro gli ambiti già dati.

STRUMENTALITA' E DOMINIO

Il potere ovviamente non è secondo a nessuno in questo dominio e strumentalizzazione delle donne. E quanto a caratterizzazioni altamente simboliche, solo noi abbiamo ricordato che non solo Diana si è suicidata in carcere, ma anche una aguzzina di proletari prigionieri, la Miserere, 6 anni fa.

SFRUTTAMENTO

Nello sfruttamento, le donne lo sono di più. Anche per questo, nelle organizzazioni fasciste, in certe sette e false organizzazioni rivoluzionarie, si vuole negare la centralità dello sfruttamento della classe operaia e del proletariato, e si vuole portare in cristallizzazioni specifiche le caratteristiche delle ingiustizie, che invece hanno una matrice basilare e strutturalmente fondamentale nella forma economica sociale e nello sfruttamento che ne è, attualmente ancora, l'oscuro ed infame "movente".

Per questo non è immorale a questa società che il Berlusca faccia le orge.

Perché le fanno una buona parte della borghesia, e dei componenti delle organizzazioni fasciste, di certe sette, e di certe false organizzazioni rivoluzionarie.

E non solo con persone consenzienti.

E anche virtualmente.