-----
Original Message -----
From: Paolo
Dorigo To: segreteriaMinistroSacconi@lavoro.gov.it Sent: Friday, May 21, 2010 11:53 AM Subject: Lettera al ministro Sacconi Gentile
ministro Sacconi, Le scrivo
da cittadino, da lavoratore, da militante sindacale, perché Lei deve rendersi
conto che in
questa società non ci sono solo cloni da irriggimentare, ma soprattutto ladri e farabutti
che utlilizzano le leggi economiche per sfruttare e piegare il popolo
lavoratore. Lei da dove
viene, ministro Sacconi ? Lei viene
da terre insanguinate dalle brigate nere, dai rastrellatori di partigiani, da
terre ove i
lavoratori hanno sempre dato il massimo, per il benessere di tutti, ma non per essere
presi per i fondelli. Anche i
miei familiari più diretti (padre, zii) sono stati partigiani, come credo anche
i suoi, e rimango attonito
dall'assistere al passaggio: perdita dell'ideologia proletaria- assunzione del
liberismo- disposizioni da regime, che Lei sta perseguendo. Oltre a
questo, leggo che ha ricevuto stupide minacce postali. Come se
fossero gesti come questi, o peggio, attentati alla Sua persona, a poter
determinare un
cambiamento, una luce nuova, in menti ofuscate dal potere e dagli interessi
economici come quelle
di chi comanda la cordata di intrallazzi politici ed economici a cui Lei si è legato. Ci vorrebbe
ben altro. Forse
nemmeno una rivolta come in Grecia, spingerebbe il Suo capo di governo, a
cambiar rotta,
preso com'è dai Suoi interessi, e di chi lo ha portato fin dov'è. Torni
all'origine, torni alle sue idee socialiste, andandosene in pensione, e lasci
perdere l'art.18.
Che semmai andrebbe esteso a tutti coloro che hanno lavoratori dipendenti. Troppo
distanti dalla realtà delle masse che soffrono, lavorano, si ammalano, vagano
senza casa,
e muoiono, le sue, le Vostre idee, lasciatele perdere. Che ne
avete abbastanza, di scheletri nell'armadio. E per
cortesia, non giudichi "pazzi" coloro che la contestano. E nemmeno
coloro che denunciano, in un paese in cui si gioca persino a colpire con il laser i
piloti degli aerei civili, l'utilizzo di armi elettroniche e di controllo
mentale sulle persone.
Una straordinaria ingiustizia, a cui lo straordinario governo Berlusconi ancora non ha
opposto alcun provvedimento, mentre ha fatto una legge di difficile
applicazione sullo
stalking. (Ma non sulla tortura). La
cosiddetta "estrema sinistra", è più a destra dei suoi predecessori
che lottavano per il pane a
Milano, e che per questo, stavano a processo dietro le sbarre. Non son
passati che 120 anni, anzi meno. Cordiali
saluti Dorigo
Paolo