Le strategie belliche del Pentagono

di Marco Sacchi, 7-1-2007        

 

                                                                                                  

          “L’imperialismo yankee

      è una     tigre di carta”

      Mao Tse - Tung

 

   Per tutta la seconda guerra mondiale mondiale, gli U.S.A. spesero complessivamente 321 miliardi di dollari nel 2001 hanno speso 291,1 miliardi di dollari.

   Il Pentagono fece sapere che però era ancora tropo poco, per la ricerca e la realizzazione di strumenti “difensivi” tecnologicamente avanzati ci sarebbero almeno 30 miliardi di dollari. Grazie al 11 settembre si spesero per R&S nel settore militare se ne spesero ben 52,7.

 

  Vediamo alcuni capitoli di spesa militare U.S.A. nel periodo 2001-2003:

Spesa per singola forza armata in miliardi di dollari:

                            2001                     2002                 2003

U.S. Army            61,7                       80,9                 90,9

U.S. Navy            91,7                       98,8                108,3

U.S. Air Force     85,2                        94,3                107

 

   Gli U.S.A. più di qualsiasi altro paese imperialista devono annualmente sostenere la loro guerra mondiale, per mantenere la loro egemonia. Dal Medio Oriente all’Asia, dall’Europa all’America Latina, allo spazio siderale la presenza di basi aeree e navali, soldati, satelliti militari, flotte navali, centri d’addestramento, missioni segrete e covert actions, radar e sistemi d'intercettazione, spie e microspie, richiede un grosso impegno affinché l’egemonia del dollaro sia preservata ed imposta.

 

Il programma per la supremazia militare USA per il 21° secolo.

 

  Il programma Joint Vision 2010 (JV 2010) ha l’obiettivo di “stimolare le varie forze armate a ragionare in termine di dominio globale dallo spazio agli abissi del mare” (1).

   L’U.S. Army sta lavorando alla realizzazione del progetto Objective Force che in linea generale dovrebbe raggiungere l’obiettivo di proiettare e sostenere una brigata da combattimento in qualsiasi angolo del pianeta entro 4 giorni dall’ordine, una divisione in 5 giorni, 5 divisioni entro 30 giorni. Per fare ciò si punta ad una “standardizzazione” delle varie unità eliminando le attuali distinzioni (peraltro presenti in tutti gli altri eserciti) tra unità leggere (parà, fanteria d’assalto, fanteria leggera, ecc.) e unità pesanti (corazzate, d’artiglieria ecc.) con l’obiettivo di creare un nuovo esercito composto da divisioni identiche ed autonome in grado di accorpare capacità di controllo e comando, comunicazione, computers, intelligence, sorveglianza e ricognizione, ma soprattutto con necessità logistiche enormemente ridotte grazie alla prevista riduzione del 50-70% del peso dei veicoli.

  Buona parte degli investimenti è quindi rivolta alla realizzazione di questa prima fase di standardizzazione che dovrebbe portare al così detto Army XXI. Una seconda fase si protrarrà sino al 2025 per finire il progetto complessivo attraverso l’approntamento del cosiddetto Army After Next.

   Per far ciò che riguarda l’U.S. Navy il sotto progetto di riferimento, è stato definito Forward From The Sea e prevede la realizzazione e mantenimento di cinque funzioni principali: controllo dei mari e supremazia marittima, capacità di proiezione dal mare verso terra, deterrenza strategica, capacità di trasporto strategica e presenza navale avanzata. In particolare è stato riconfermato il ruolo dei gruppi di battaglia che comprendono portaerei giacché vere e proprie basi aeree avanzate dalle quali svolgere tutte le operazioni del caso senza dover chiedere eventuali autorizzazioni di paesi alleati/allineati per l’utilizzo o l’accesso a basi situate in territorio extra-nazionale.

   L’US Marine Corps e l'US Navy in particolare ritengono di vitale importanza raggiungere un buon livello nella dotazione ed impiego di munizionamento così detto “intelligente” e lamentano una certa arretratezza sia nel campo dei sistemi d’arma che missilistici.

   Da segnalare che il programma Urban Warrion che i Marines stanno approntando sistemando particolari tecniche di combattimento in ambiente urbano accompagnate da relative strumentazioni hi-tech come visori e sistemi di comunicazione integrati. L’ambiente urbano-metropolitano è, infatti, considerato (anche dall’Esercito col suo programma Land Warrion XXI) l'ambiente principale delle guerre presenti e, soprattutto future.

   Il programma dell’Aviazione (USAF) ha anch’esso un titolo non meno altisonante e guerrafondaio: Global Engagement: A Vision For The 21 st. Century (Ingaggio Globale: una visione per il 21° secolo). Facilmente prevedibile  l’obiettivo: dominare il cielo e spazio in stretta integrazione con le altre armi.

 

La militarizzazione dello spazio.

 

 Con il programma denominato National Missile Defense, affidato alla neo costituita Missile Defence Agency, che prevede la messa a punto nell’arco di 5 anni di 100 intercettatori exatmosferici, 5 radar di allerta e un radar speciale, l’amministrazione Bush affossa gli accordi di non proliferazione nucleare, proseguendo la politica della precedente amministrazione Clinton che approvò, a suo tempo i capitoli di spesa per lo sviluppo del sistema anti-missile.

   L’intenzione di creare una quarta forza arma spaziale completamente indipendente è strettamente connessa alla difesa anti-missile quindi è già costituita un’agenzia a hoc, ma anche alla riorganizzazione stessa dell’aviazione come forza non più aerea ma appunto ma appunto aero-spaziale. Un percorso obbligato; a loro tempo la marina e l’aviazione ebbero lo stesso tipo di genesi: diventarono armi indipendenti nel momento in cui diventò strategico il controllo dei rispettivi ambienti. La militarizzazione totale del pianeta sarà così compiuta: dalla terra al mare, dal mare all’aria, dall’aria allo spazio.

  In occasione dell’approvazione del bilancio federale del 2000, l’amministrazione Clinton istituiva una commissione per l’organizzazione e la pianificazione della sicurezza spaziale degli Stati Uniti 2°. A presiedere tale commissione veniva posto (guarda che caso)  Donald Rumsfeld, mentre 8 dei 12 membri erano generali in pensione.

   Nel gennaio 2001, la commissione rendeva noti i risultati del suo lavoro. Lo spazio diventa definitivamente ambiente di interesse militare alla stessa stregua di terra, mare e cielo. Gli USA devono occuparlo ed acquisire la superiorità necessaria per impedire a qualsiasi altra potenza d'installarvisi. Attraverso l’uso militare dello spazio possono conquistare per sé la supremazia illimitata in tutti gli altri ambienti. La commissione rilevava che l’attuale situazione, dove  l’interesse spaziale è frammentato per le singole forze armate, come per la marina che già dispone di suoi propri satelliti in orbita, genera o può generare doppioni nelle acquisizioni nonché incompatibilità dei vari mezzi e sistemi. Per questa ragione i compiti di occupare e “difendere” lo spazio dovrebbe essere assegnato ad un comando indipendente. Le ricerche e lo sviluppo dovrebbero arrivare a: a) aumentare le capacità di controllo e avvertimento in caso d'attacco; b) accrescere le misure protettive e difensive, i sistemi di prevenzione e neutralizzazione, le capacità di proiezione rapida di potenza; c) modernizzare le capacità di lancio (auspicandone la privatizzazione); d) lanciare un programma scientifico e ultravioletti, tecnologie che permettano la costruzione di veicoli da lancio riutilizzabili.

   Dal punto di vista organizzativo la suddetta commissione ha elaborato dieci raccomandazioni:

1° L’arma spaziale sarà sottoposta all’autorità del presidente degli Stati Uniti;

2° Il presidente deve essere affiancato da un  consiglio spaziale;

3° Deve essere formalizzato, all’intero del Consiglio di Sicurezza,

     un coordinamento tra le varie agenzie d’intelligence per la definizione delle attività spaziali;

  Il segretario della difesa e il direttore della CIA si devono incontrare regolarmente per indirizzare la politica spaziale di sicurezza nazionale, i suoi obiettivi ecc.;

  Deve essere designato un sotto segretario alla difesa spaziale che coadiuvi il segretario nelle questioni spaziali e di coordinamento coi servizi segreti;

  Il comando spaziale deve essere distinto dai comandi delle altre armi:

  I sistemi spaziali dovranno garantire la possibilità di svolgere operazioni indipendenti o a supporto di interventi delle altre forze armate. Per far ciò sarà necessario costituire uno Space Corps. Nel breve periodo l’Air Force avrà il  compito di      formare ed equipaggiare queste forze spaziali. Nel lungo periodo  tali unità potranno dipendere da un dipartimento  militare per lo spazio indipendente.

8° Al sottosegretario dell’Air Force viene affidata la direzione dello National Reconnnaissance Office (agenzia che si occupa di rilevazioni di vario tipo utilizzando satelliti in orbita) e delle acquisizioni spaziali;

9° Il segretario della difesa e il direttore della CIA devono dirigere i processi di ricerca e sviluppo rivolti alla creazione di nuovi metodi per la raccolta delle informazioni;

10° Aumentare la visibilità delle spese e del personale coinvolti nel programma spaziale per migliorarne l’oganizzazione.

  

La rivoluzione negli affari militari.

 

   Revolution of Military Affairs Information (RMA-Iwar) è il termine che definisce il complesso che staranno alla base delle strategie militari U.S.A.

    L’impressione che si ricava è che la RMA parta non tanto da tecnologie date quanto dalla mutata situazione politica che induce gli strateghi a fornire un preciso indirizzo alla ricerca tecno-scientifica, seguendo il seguente schema:

mutate condizioni politiche, geopolitiche e strategiche ---->  Rivoluzione negli affari militari -----> sviluppo nuove tecnologie necessarie a supportare la RMA.

   Una conferma di questo schema è il fatto che la realizzazione della RMA e quindi, concretamente, della ristrutturazione delle Forze Armate è fissata nel medio-lungo periodo (2010-2025) e che molte tecnologie indicate sembrano uscite da un libro di fantascienza. Dico fantascienza, quando è certo che in qualche laboratorio blindato qualche scienziato nazista (magari un nazista democratico e di sinistra) sta già sviluppando piani di ricerca in tal senso.

  Nella tabella (3°) la RMA – Iwar è suddivisa in obiettivi in due principali stadi (2010 – 2020) attraverso specifiche tecnologie e dottrine.

 

OBIETTIVI

1° STADIO (entro 2010)

2° STADIO (entro 2025)

 Ridurre rischio di perdite e danni collaterali mediante:

Piattaforme “Stand-Off”.

Dominio dell’informazione.

Spazio, satelliti.

Difesa Anti-Missile.

Robotica.

Armi non letali.

Psicotecnologie.

Difesa cibernetica.

 

 Applicare gli sforzi su:

 

 Centro di gravità

 

 Sistemi interconnessi.

Ottimizzare il coordinamento delle operazioni attraverso:

Miglioramento sistemi C3I.

Tecnologia spaziale.

Impiego di computer e GPS

Digitalizzazione del campo di battaglia.

Uso di armi “intelligenti”.

 

Microtecnologia.

Nanotecnologia

Sistemi “brillanti”.

 

Nuovi modelli organizzativi centrati su:

Task Force.

Combined Joint Task Force.

Coalizioni ad hoc

 

Struttura uni-Forza Armata.

Iperflessibilità.

 

  Per decifrare la tabella è necessario fornire una piccola legenda dei principali termini impiegati:

-                     Sistemi “Stand-Off”: sono i sistemi d’arma che possono essere lanciati da postazioni navali, terrestri e da aerei a grande distanza dall’obiettivo e quindi tendenzialmente irraggiungibili dal fuoco nemico. Ne sono un esempio i missili balistici, i Cruise, i missili aria-terra con autoguida sull’obiettivo.

-                     Psicotecnologia: “…Tecnologia che emula, estende ed amplifica le funzioni senso-motorie, psicologiche e cognitive della mente (…) In campo militare le psicotecnologie consentiranno ai Comandanti di manipolare oltre che le percezioni ed il credo dei propri soldati, anche quelle dell’avversario e dei media televisivi...”.

-                     Difesa Cibernetica: “…La cyberwar si prefigge due obiettivi. Il primo consiste nel paralizzare il ciclo decisionale dell’avversario mentre il secondo punta a sottomettere l’avversario senza combattere, mediante operazioni letali e non letali che possono comprendere il blocco di: (a) sistemi informativi; (b) reti informatiche; (c) borsa, sistemi bancari e delle telecomunicazioni; (d) trasporti di superficie e di controllo del traffico aereo; (e) della produzione e distribuzione di energia…”

-                     Centro di Gravità: “…Caratteristica capacità o località dalla quale il nemico o le forze amiche traggono la loro libertà di azione, la forza fisica o la volontà di combattere. Il Centro di Gravità quando attaccato ed eliminato, porta alla sconfitta del nemico oppure alla ricerca della pace attraverso negoziati. Esempi comprendono: la massa delle forze nemiche, la sua struttura di comando e controllo, il consenso dell’opinione pubblica, la volontà, la leadership, la struttura della coalizione. Con l’avvento delle reti informatiche, dei sistemi neurali artificiali e sistemi esperti, il concetto di Centro di Gravità verrà sostituito dai cosiddetti sistemi interconnessi…”.

-                     Sistemi Interconnessi: “…Si fonderanno sulle reti informatiche e dovrebbero garantire la sopravvivenza della rete stessa in quanto i nodi saranno distanti tra loro e sfrutteranno anche una autonoma capacità di riconfigurare il sistema...”

-                     Nanotecnologia: Tecnologia di miniaturizzazione spinta.

-                     Sistemi brillanti: “…L’evoluzione dei sistemi d’arma intelligenti,      mediante l’implementazione delle nanotecnologie, sistemi esperti e   reti neurali artificiali…”. 

-                     Reti Neurali Artificiali: “…Nuova generazione della tecnologia della intelligenza artificiale che tende a emulare la fisiologia del cervello umano basato sulla connessione di neuroni biologici. Una Rete Neurale Artificiale è formata da un certo numero di nodi computerizzati collegati in una rete mediante interconnessioni flessibili (detti anche neurodi)…”.

Inoltre, entro il 2025, quindi con il secondo stadio della RMA, è previsto lo sviluppo di altri due tipi di guerra non indicati direttamente nella tabella: La Guerra Meteorologica e la Guerra Genomica.
Le Guerre meteorologiche “…prevedono l’utilizzo di prodotti chimici per provocare, in campo avversario, forti pioggie e inondazioni. In tali casi l’avversario è impossibilitato a condurre qualsiasi tipo di operazione militare…”.  (4)°
La Guerra Genomica (in realtà i nord-americani usano il termine tedesco Genome Kampf…) è una “Guerra condotta nel campo della genetica. Si tratta di individuare, nella mappa dei geni (DNA) di un popolo/etnia, i punti deboli da attaccare mediante virus e batteri, frutto di biotecnologie. Gli effetti, che comprendono influenza, diarrea, infezioni e altro, potranno colpire più quel popolo che un altro 5°.

Le spese militari.

 

 Tutto questo non deve fare credere ad una sorta d'onnipotenza dell’imperialismo U.S.A., quando tutto questo in realtà nasconde mi una profonda debolezza a livello economico degli U.S.A. nei confronti degli altri paesi imperialisti.

   Un chiaro esempio della decadenza economica U.S.A. è il dollaro che è in continua picchiata. Quando nacque la moneta europea, occorreva 0,85 dollari per acquistare un euro. Oggi ne occorrono 1,32. Il destino della moneta americana appare dunque incerto: alle difficoltà interne degli U.S.A si aggiungono le prese di posizioni di vari paesi, specie quelli produttori di petroli, che diversificano le proprie riserve valutarie. Il declino dei valori immobiliari americani (-24% in un anno) dà il colpo di grazia, poiché la massa delle costruzioni serve da garanzia per prestiti e mutui in un paese indebitatissimo. E questo peggiora le cose: con il dollaro svalutato, gli indebitati americani pagano già ben caro quello che importano, mentre gli europei riescono a pagare le forti importazioni di petrolio e gas. La Cina incomincia ad avere problemi a mantenere troppi dollari svalutati nelle proprie riserve, ma non può venderli per non provocare un terremoto monetario mondiale, con la diversificazione delle monete di conto altrui a favore dell’Euro, i paesi imperialisti europei non soffrono particolarmente per le loro esportazioni, m sono certo tentati di disfarsi delle riserve in dollari. Per evitare un possibile disastro monetario mondiale c’è chi propone una moneta continentale americana da controporte all’Euro, basata sull’area d'interscambio fra U.S.A., Canada e Messico (NAFTA).

   Un altro esempio delle difficoltà economiche U.S.A. sta nella bilancia commerciale che  non gode  di buona salute, esempio: nel 2001 il 61% delle automobili negli Stati Uniti venivano dall’estero, come il 65% delle macchine per taglio dei metalli (Guerra S.p.A Seymour Melman 2006).

    La spesa militare degli Stati Uniti fa ovviamente parte del complesso delle spese sostenute dell’amministrazione pubblica, che, a differenza di un tempo quando la potenza militare americana era quasi insussistente, sono per la maggior parte responsabilità del governo centrale ossia federale e solo

per la minor parte delle amministrazioni locali (Stati, Contee, Municipi). Tuttavia questo accade in buona parte per l’esistenza della spesa militare e la conduzione della cosiddetta national defense, che assieme alla politica estera e alla politica monetaria è pertinenza esclusiva dell’amministrazione federale:

nel campo della spesa civile il rapporto fra le due amministrazioni è quasi in equilibrio e negli ultimi vent’anni si muove a favore dei governi locali.

  Lasciando da parte il periodo della seconda guerra mondiale, la spesa pubblica complessiva relativa (vale a dire in rapporto al

Pil) tende ad aumentare dall’epoca della depressione fino all’inizio degli anni ’80 (un picco del 36.5% è toccato nel 1983), resta più o meno costante fino al 1992, quindi diminuisce abbastanza celermente durante gli anni dell’amministrazione Clinton (6°) scendendo al 32.5% del 2000 per risalire in seguito con l’amministrazione Bush.

   Il punto di svolta è  all’inizio degli anni ’80, quando la spesa per servizi diventa il motore di tutta la spesa militare, e il supporto al personale, rubrica che comprende il vero e proprio nucleo della privatizzazione delle guerre ed il cui boom diviene impressionante dal 2000 in poi, diventa il motore della spesa per servizi. Lo spazio per accrescere la spesa per l’acquisizione di servizi in generale e per quella dei servizi di supporto in particolare viene ricavato sacrificando tutto il resto ossia  riducendo l’esborso complessivo in salari e lo stock netto di capitale fisso del dipartimento della difesa, capitale  fisso che consta naturalmente di Equipaggiamento composto di Aerei, Navi, Missili, Veicoli, Elettronica ed Altro Equipaggiamento, e Strutture, fatte di Edifici Residenziali e Industriali e di Installazioni Militari.

 

Alcune  osservazioni  conclusive

 In sostanza più aumenta la crisi e più lo stato imperialista dominante (gli USA) diventa aggressivo per cercare di mantenere la sua supremazia- militare in funzione dei profitti della sua borghesia, più aumentano le tensioni tra i paesi imperialisti concorrenti per assicurarsi quote di profitto sui mercati mondiali e più la guerra commerciale tra gli imperialisti concorrenti tende a trasformarsi in una nuova guerra interimperialista per la spartizione dei mercati mondiali.

   La guerra rappresenta una valvola di sfogo per le contraddizioni del modo di produzione capitalistico capitalistico, poiché essa distrugge i mezzi di produzione (macchinari, uomini e valori capitale) eccedenti e, quindi con tali distruzioni apre la strada a un nuovo periodo di accumulazione capitalistica.  

   Attualmente, sin è aperta una fase di contesa globale tra le varie potenze imperialiste che ha come posta in gioco una nuova divisione del mondo. Un segno concreto delle contraddizioni interimperialiste in atto, sta nel fatto che gli U.S.A. sono stati costretti a condurre la guerra contro l’Iraq in pratica da soli, con l’ausilio di un ristrettissimo numero di alleati (Gran Bretagna, Israele, Polonia, Italia).

   Davanti alla tendenza alla guerra imperialista da parte dell’imperialismo dominante, compito dei comunisti in un paese imperialista come l’Italia non è certo quello di propagandare pacifismo e non violenza, oppure accodarsi ad imperialismi/potenze rivali agli U.S.A (Francia, Germania, Giappone, Russia o Cina) o peggio  al proprio imperialismo, ma dichiarare guerra alla guerra, alla guerra imperialista bisogna opporre la guerra popolare di lunga durata.

   Per questi motivi è necessario costruire e rafforzare un Partito Comunista fondato sul marxismo – leninismo – maoismo che è l’unico strumento può permettere alla classe operaia e alle masse popolari di trovare una via di uscita giusta dalla crisi generale del capitalismo, in direzione del socialismo.

   Con questo, non voglio dire che basti solo il partito e la sua azione per fare la rivoluzione, trascurando gravemente la questione di qual è il referente principale da cui il partito tra le sue forze e a cui rivolge la sua azione, trascurando il fatto che la rivoluzione la fanno le masse.

  Dall’altra bisogna evitare la politica dei due tempi, del tipo prima costruire il partito e accumulare forze e in seguito avviare una prassi rivoluzionaria. Questa posizione, in realtà, maschera una prassi opportunista che tende a scorciatoie elettorali e non aiuta certo a inserirsi nella lotta di classe in atto.

 

 “O  la  rivoluzione  fermerà  la  guerra,  o  la  guerra  farà  sorgere  la  rivoluzione”  (Mao  Tsetung) 

 

NOTE

 

 

1° Tratto dall’articolo di Pietro Gianvanni Il Bilancio 2001 del Pentagono, Panorama Difesa, maggio 2000.

 

www.defenselink.mil/pubs/space20010111

 

3° Dati presi dall’articolo di Pier Paolo Lunelli, La Rivoluzione negli Affari Militari, Marzo – Aprile 2001.

 

4° Per quanto riguarda le guerre climatiche, vedere articolo di Michel Chossudovsky, Guerre Climatiche: Haarp High Frequency Aural Research Program, su www.intermarx.com/ossinter/clima sul programma HAARP

 

5° Sulla Guerra Genomica vedere su www.paolodorigo.it/MarcoS_24-9-2006  L’articolo di Sacchi Marco Schizofrenie scientifiche. Molto probabilmente il Progetto RMA su questo campo è la continuazione delle ricerche che negli anni ’80 del secolo scorso, il governo Sudafricano (quello dell’aparteheid) effettuò. Questo programma segreto di guerra biologica, chiamato Project Coast, aveva l’obiettivo di mettere a punto un’arma genetica mirata alla popolazione nera. Stesse ricerche in questo campo, sono state effettuate anche da Israele.

 

6° Questi dati, non devono essere interpretati come disarmo, nel 1997 gli U.S.A. generavano il 42,5% delle spese militari mondiali.

   Nei primi giorni del gennaio 1999, in un discorso per radio Clinton annunciò nuovi stanziamenti per le spese militari per 100 miliardi di dollari nell’arco di 6 anni. Si trattava del massimo incremento del bilancio del Pentagono dal 1991 (vale a dire dai tempi della guerra del Golfo): il 24 marzo 1999 iniziò la criminale guerra di aggressione degli imperialisti NATO/USA nei confronti della Repubblica Federale Jugoslava.