laconscience 19 gen 2006, 01:36:51 free Ahmad Sa'adat and his comrades
[le minuscole e le virgolette sui nomi e gli stati sono responsabilità del traduttore P.D. in quanto chi non rispetta i diritti umani in particolare dei prigionieri, non merita alcun rispetto, le note del traduttore sono tra parentesi quadre]
L'A.N.P. SCARCERI IL COMPAGNO SA'ADAT
ED I SUOI COMPAGNI DAL CARCERE DI GERICO
RIFIUTIAMO L'INTERFERENZA
AMERICANA-INGLESE-SIONISTA
NELLA POLITICA PALESTINESE,
NELLE LEGGI E NELLE ELEZIONI !
Il 12 Gennaio è stato segnato dal 4° anniversario dell’imprigionamento illegale di Ahmad Sa’adat,
Segretario generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP), che si trova
detenuto senza accuse dalla autorità palestinese sin dal 2002. L’imprigionamento di Sa’adat
avviene in violazione della legge Palestinese ed internazionale, senza processo, non è legato
ad alcuna accusa di alcun crimine. Egli è un prigioniero politico in senso totale, imprigionato per
volontà degli stati uniti e della gran bretagna e di “israele” per la sua attività e direzione nel FPLP.
Il caso di Sa’adat e dei suoi compagni imprigionati con lui a Gerico è unico, poiché egli non è
detenuto direttamente dallo stato sionista –invece, egli è imprigionato in un carcere dell’autorità
palestinese, controllato da guardie inglesi e americane.
Sa’adat sta ricoprendo attualmente il seggio di Abu Ali Mustafa nelle elezioni dell’autorità
palestinese, che era stato eletto nel nuovo Consiglio Legislativo Palestinese nella Zona
Occidentale e di Gaza. Mentre l’autorità palestinese, con queste elezioni, sta promettendo libertà,
giustizia e trasparenza al popolo Palestinese, a Sa’adat, pur dirigendo una carica nelle elezioni,
viene impedito l’accesso ai media e i contatti con la famiglia, gli amici ed i compagni –non come
prigioniero in un carcere sionista , ma come prigioniero politico della autorità palestinese. È una
regola fondamentale della democrazia garantire la partecipazione elettorale più completa di
Sa’adat, che è invece negata illegalmente. Egli ed i suoi compagni devono essere liberati
immediatamente !
Sa’adat era riunito come prigioniero politico a quattro dei suoi compagni nel FPLP (Hamdi Quran,
Basel Al-Asmar, Majdi Rimawi e Ahed Gholmi) il 25 Aprile 2002, quando i quattro furono processati
da una corte militare improvvisamente costituita dalla Autorità Palestinese –su richiesta degli
stati uniti e della gran bretagna come condizione per la fine dell’assedio israeliano di Muqata’a,
il palazzo presidenziale della autorità palestinese. Con i carri armati israeliani direttamente fuori
da Muqata’a, Quran, Al-Asmar, Rimawi e Gholmi, vennero processati e condannati nel Dicembre
2001 per il [giustiziamento] del ministro del turismo israeliano rehavam ze’evi. In seguito al loro
status civile, i quattro vennero processati davanti ad una corte militare presieduta dal brigadiere
generale ribhi arafat, che non aveva la posizione giuridica per processare. Non gli fu permesso
di avere avvocati o difesa legale propria nel processo che durò in tutto 2 ore. Nessuna prova,
nessuna confessione e nessun documento furono portati in aula per condannarli; tutto venne
stabilito rapidamente e il verdetto immediatamente ratificato dal presidente della a.p. yasser
arafat, e i quattro non ebbero la possibilità di proporre appello.
Dopo la sentenza, i quattro furono trasferiti, con il non accusato e non processato Ahmad Sa’adat,
nella prigione di Gerico, apparentemente sotto il controllo della a.p., ma soggetti alla custodia
delle forze degli inglesi e degli americani. Il direttore della “supervisione” americana/inglese dei
prigionieri al carcere di Gerico era l’ex direttore dell’infame centro di detenzione di Maze gestito
dagli inglesi nel Nord Irlanda [dove morirono molti degli scioperanti della fame fino alla morte di
IRA, INLA e patrioti irlandesi, del 1981].
I prigionieri non sono soggetti alla sovranità ed autorità Palestinese, ma piuttosto alle condizioni
e domande degli stati uniti e gran bretagna. La violazione flagrante delle leggi internazionali
e Palestinesi insieme rappresentata dalla detenzione di Sa’adat e dei suoi compagni mette in
luce la profonda ipocrisia negli appelli degli americani-inglesi per la “riforma” della a.p. e si
rapporta ai tentativi americani ed inglesi di interferire con le elezioni Palestinesi, e minaccia ed
intimidisce i Palestinesi della Zona Occidentale e Gaza a votare per i candidati prescelti dai
regimi americano, inglese e sionista. I loro tentativi di interferire nelle elezioni, accanto al
continuo loro imprigionamento di Sa’adat ed all’impedimento delle sue comunicazioni con i media
ed i suoi compagni –necessarie alla sua campagna- prova quale disprezzo assoluto per la
democrazia Palestinese e la legge Palestinese abbiano costoro, e rivela il loro impegno nel
cercare di reprimere la lotta nazionale Palestinese di liberazione ed autodeterminazione.
Come gli stati uniti cercano di creare un regime fantoccio in Iraq facendo svolgere elezioni, sta
cercando di minare l’autodeterminazione Palestinese e le pratiche di democrazia interna.
L’imprigionamento illegale di Sa’adat e dei suoi compagni è parte e obiettivo della strategia
internazionale della cosiddetta “guerra al terrorismo”, per mezzo della quale gli usa e la gbr
conducono guerre banditesche ed inumane, violando la sovranità nazionale e l’autodeterminazione,
ed incarcerando e reprimendo i prigionieri politici allo scopo di condurre una guerra contro la
resistenza popolare ai loro disegni sulla nazione Araba ed il mondo.
Sa’adat ed i suoi compagni sono sottoposti ad intollerabili condizioni nel carcere di Gerico
–condizioni che sono di molto peggiorate. Loro sono stati impediti l’un l’altro di comunicare.
Loro non possono leggere riviste e libri, non possono ricevere visite da familiari ed amici, non
possono usare il telefono, né a esercitarsi quotidianamente fuori dalle celle. L’acqua e l’elettricità
sono disattivate, e numerose altre misure punitive sono state implementate contro di loro. Per
risposta, Sa’adat ed i suoi compagni si sono impegnati in due scioperi della fame, domandando l
a fine del trattamento inumano ed il loro immediato rilascio.
Ora, durante le elezioni, in un momento in cui l’accesso ai media e l’accesso dei suoi compagni
è importante per la piena partecipazione alle elezioni del CLP, la comunicazione di Sa’adat e dei
suoi compagni verso l’esterno è stata severamente ristretta. Questa è una violazione della
democrazia Palestinese ed un affronto alla autodeterminazione, e la autorità palestinese deve
porre fine a questa ingiustizia.
Il loro imprigionamento continua a causa del fatto che l’Alta Corte Palestinese di Giustizia, gli alti l
ivelli giudiziari Palestinesi, hanno fatto in modo che Sa’adat debba essere ritirato immediatamente;
a causa del fatto che numerose organizzazioni internazionali e Palestinesi per i diritti umani,
compresa Amnesty International, hanno fatto appello per il rilascio di Sa’adat ed il rispetto delle
leggi internazionali e Palestinesi; ed a causa del fatto che tutti i prigionieri sono stati trattati
come prigionieri politici, detenuti illegalmente ed illegalmente trattati e condannati –in violazione
delle leggi Palestinesi ed internazionali, e sotto gli ordini di stati uniti e gran bretagna.
L’imprigionamento di Sa’adat e dei suoi compagni è un affronto alla legge inernazionale,
ai diritti umani ed alla giustizia. E’ un attacco all’abilità dei Palestinesi di organizzare e
resistere all’occupazione ed all’oppressione, e si è risolto anche nell’istituzione di un regime
di carcerazione illegale in diretta violazione della sovranità Palestinese. Questo è un tentativo
di autodeterminazione Palestinese, utilizzando le procedure della Autorità Palestinese per
permettere ad usa, gran bretagna e sionisti di controllare gli affari politici interni Palestinesi.
Noi chiamiamo l’autorità palestinese a ritornare sulla sua decisione di una Alta Corte di Giustizia
Palestinese e sulle linee-guida della legge Palestinese ed internazionale, e di rilasciare
immediatamente Sa’adat ed i suoi compagni. Questo è necessario per assicurare le immediate
condizioni per una piena e democratica partecipazione di Ahmad Sa’adat ed il seggio di Abu Ali
Mustafa nelle elezioni del CLP. Né gli stati uniti, la gran bretagna, né israele, hanno il diritto di
svolgere alcun ruolo nell’amministrazione della giustizia Palestinese, ed il loro coinvolgimento nel
domandare e supportare l’imprigionamento di Sa’adat e dei suoi compagni rese chiaro che la loro
cosiddetta “guerra al terrorismo” ed i loro propositi per le supposte “riforme” Palestinesi impopolari
attraverso la legge internazionale, la democrazia e la giustizia. Sa’adat ed i suoi compagni sono
prigionieri politici della cosiddetta “guerra al terrorismo” guidata dagli stati uniti, e rimangono
imprigionati solo a causa della loro resistenza all’occupazione ed all’oppressione che giornalmente
brutalizza i Palestinesi. Se la a.p. si impegna alla democrazia ed alla trasparenza, non dovrebbe
aiutare a lungo la soppressione della direzione ed attività politica Palestinese, e dovrebbe
aggiornare immediatamente le sue stesse leggi per liberare immediatamente Ahmad Sa’adat ed
i suoi compagni.
LIBERTA’ PER AHMAD SA’ADAT ED I SUOI COMPAGNI DAL CARCERE DI GERICO !
Comitato Internazionale per la Liberazione di Ahmad Sa’adat e dei suoi Compagni
Per maggiori informazioni:
Addameer
Prisoners Support and Human Rights Association
P.O. Box 17338—Jerusalem
Al-Isra' Bldg., 7th floor
Al-Irsal St
Ramallah
Tel: +972-2-2960446
Fax: +972-2-2960447.
E-mail: addameer@planet.edu
Faxare, scrivere, e telefonare per sostenere la scarcerazione di Sa’adat e dei suoi compagni:
Mahmoud Abbas
President, Palestinian Authority
Office of the President
The Beach Forum
Gaza City
Tel: ++972 2 2824834
Fax: ++972 2 2823487
UN High Commissioner for Human Rights
Mr. Sergio Vieira de Mello
OHCHR
8-14 Avenue de la Paix
1211 Geneva 10, Switzerland
Tel. ++41 22 917 9000
Fax. ++41 22 917 9012/9006/9005
E-mail: webadmin.hchr@unog.ch
[“President Italian Government”
piersilvio berlusconi
indirizzo vacante]
“President, European Commission”
romano prodi
European Commission
200 rue de la Loi/Wetstraat 200
B-1049 Brussels
Belgium
E-mail: romano.prodi@cec.eu.int
“US President”
george bush
The White House
1600 Pennsylvania Avenue NW
Washington, DC 20500
Phone: ++1-202 456 1414
Fax: ++1-202 456 2461
Email: president@whitehouse.gov