di
Marco Sacchi
Ai suoi inizi, il
capitalismo s'impadronì essenzialmente dei compiti dell’attività economica
legati alla produzione di beni materiali e per molto tempo la produzione di
beni materiali costituì il campo d'interesse dei capitalisti. L’estrazione di plusvalore avveniva
essenzialmente nei processi produttivi dei beni materiali.
Il capitalismo, dopo essersi impossessato
della produzione di tutto ciò che costituisce il ricambio organico con la
natura, ha esteso le sue attività di produzione di merci vendibili in beni che
escono dalla produzione materiale, come istruzione, divertimento e la salute.
La merce nel modo di produzione
capitalistico, non deve essere solo un bene d’uso (vale a dire che sia usata)
ma soprattutto un bene di scambio (che deve essere venduta). Perciò si
considera la salute come merce deve essere venduta.
Tenendo conto, delle connessioni che
esistono tra psichiatria e industria farmaceutica, si può considerare
tranquillamente che la psichiatria funziona come un’industria che si
autoalimenta e accresce costantemente i propri clienti e profitti.
Senza entrare nel merito della discussione
sull'organicità della malattia mentale, mi limito a dire c’è gente che mente
approfittando dal fatto che la gran massa dei potenziali interlocutori non
hanno “l’autorità scientifica” per contestare le loro affermazioni.
I due sistemi principali adottati dalla
psichiatria per aumentare e far fiorir il proprio mercato sono: la creazione di nuove malattie e l’uso
di falsi dati statistici sul numero dei bisognosi
di cure psichiatriche.
La creazione di nuove malattie è da sempre
l’erma principale. Le modalità di questa operazione sono diverse.
Anzitutto c’è una distinzione che deve
esser fatta e che “stranamente” non è mai sottolineata: quella tra handicap
neurologico accertato e “malattia mentale”.
Ci sono persone che hanno malattie
genetiche specifiche, danni cerebrali organici gravi, conseguenti ad asfissia
da arto, traumi ecc. questi sono in realtà la maggioranza di coloro che sono
etichettati come “malati mentali”.
Tutti costoro sono “portatori di Handicap”
e non hanno certamente bisogno certamente di cure con psicofarmaci o di terapie
psichiatriche che li danneggiano solamente.
Buona
parte degli internati nelle strutture psichiatriche in Italia sono in realtà
degli handicappati.
Ma la
psichiatria non si limita ad includere persone che nulla c’entrano; cerca di includere ogni individuo
potenziale come paziente.
Quasi ogni
giorno sono formulate nuove “diagnosi psichiatriche”.
La psichiatria si limita a pendere in esame
quello che si potrebbe definire
“aspetti di vita” (i problemi che si ha ogni giorno, le mode e fenomeni sociali, le caratteristiche
della personalità umana di fronte a certi eventi), li cataloga, decide che
questi sono malattie, stabilisce quali sono i sintomi di queste nuove patologie
e quali terapie vanno usate per “guarire” che n'è affetto.
Dia particolare interesse è il primo
meccanismo con cui sono create nuove malattie.
L’idea di partenza può anche nascere dalla
base (da un singolo psichiatra o da gruppetto periferico), ma la decisione
finale viene presa, di fatto, dal comitato scientifico dei compilatori del
Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi mentali (DSM).
Il comitato, riunito, ascoltato il parere
dei suoi membri vota.
Bisogna sapere che il DSM è il testo unico
e ufficiale di diagnosi psichiatrica in tutto il mondo e che i membri dei vari
comitati scientifici che lo compilano sono quasi esclusivamente americani e
membri dell’American Pychiatric Association.
Vediamo alcuni esempi della creazione di
nuove “malattie.
Il SISDE, ha come consulente lo psichiatra
Francesco Bruno, un personaggio diventato famoso al pubblico televisivo, non c’è una trasmissione di un qualsiasi
delitto che manchi (da Erika che uccise la madre a Cogne). Davanti alla
testimonianza degli agenti del SISDE Malpica, Galati e Broccoleti che durante
lo scandalo dei fondi neri del SISDE nel 1993 accusavano i loro superiori egli
ritenne che le loro testimonianze non sono attendibili. A suo parere i tre
sarebbero, infatti, affetti da una nuova malattia psichiatrica: la “sindrome
del canarino”.
Affermava Bruno: “a differenza dei mafiosi
gli agenti segreti che risentono traditi dallo stato, improvvisamente si
sentono abbandonati e perdono ogni riferimento con la realtà… questo complesso
di onnipotenza, sindrome del canarino, porta i soggetti in questione a partire
all’attacco il più alto possibile, ritenendo di avere delle carte che giustificano
queste affermazioni” 1°
Questa teoria è suffragata naturalmente da
un “importante studio scientifico psichiatrico” americano.
Vediamo un altro esempio: un bambino
scatenato o vivace si è sempre pensato che fosse sinonimo di salute e
benessere.
La
psichiatria, invece, ci dice che tutto ciò deve essere rivisto: questi sono
bambini malati e la malattia (che hanno scoperto) si chiama “sindrome da
deficit dell’attenzione e iperattività”, gli psichiatri fanno un tabella/test
(sul loro Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali – DSM) in base
alla quale chiunque può far la diagnosi, riempiendo le opportune caselle con le
crocette. Le domande (riferite a bambini di due – cinque anni) sono: Muove
spesso le mani o i piedi o si agita sul sedile? – E ritratto facilmente da
stimoli esterni? ecc.
Gli psichiatri attraverso il loto più
autorevole testo (il DSM), ci dicono che la diagnosi deve essere fatta in
tenera età (entro i 7 anni al massimo), altrimenti i sintomi scompaiono. In
questo modo nessuno può sfuggire ad essere trattato, visto che, com'è noto, i
bambini crescendo si tranquillizzano. Così riescono a rifilare terapie
psicologiche alla famiglia ed ai bambini, o arrivano addirittura, come negli
USA a mettere in terapia
psicofarmacologica decine di migliaia di pazienti in tenerissima età.
Negli
USA i bambini sottoposti a questo tipo di terapia psicofarmacologica, se non
subiscono danni dalla terapia stessa, tendono a divenire con maggiore facilità
dei tossicodipendenti una volta cresciuti.
Dunque, i
bambini che seguono queste terapie, sono educati “a pillole”. Se si comportano
bene è la pillola che ha funzionato, se non lo fanno, la cura deve essere
rivista.
La responsabilità dell’individuo non esiste
più: egli impara a dipendere da sostanze che introduce per bocca o in vena. C’è
da stupirsi che da grande, grazie a queste “cure” si diventa facilmente un
tossicodipendente?
Ogni aspetto della vita umana è catalogato
dagli psichiatri come malattia.
Quando ci muore un congiunto, si ritiene
normale soffrire. Secondo la psichiatria è una malattia mentale.
Il secondo meccanismo principale
dell’industria psichiatrica è, la “moltiplicazione dei pazienti”.
Moltiplicando le malattie e trovando che
ogni cosa che si fa è una malattia, si moltiplicano i pazienti; ma la
psichiatria agisce anche sul numero di chi è colpito da ogni specifica malattia
che ha essa stessa inventato.
Il caso più clamoroso è la depressione.
Qualche psichiatra l’ha addirittura
definita come il “male del secolo”.
Se la depressione fosse una malattia, ciò
significherebbe che chi né è affetto finisce per essere meno adatto alla vita.
In realtà, i depressi sono, di fatto,
essere in gran parte artisti, pittori, scrittori, poeti, musicisti e creativi
d'ogni genere.
Tra di loto si trova persone come: Byron,
Melville, Virginia Woolf, Tolstoj, Giacomo Leopardi.
Chi è depresso certamente soffre;
altrettanto certamente possono attraversare periodi di estremo entusiasmo e
giuria di vivere.
Tra i depressi ci sono anzitutto persone
dall’estrema sensibilità, capaci di sentire e cogliere nella vita quegli
aspetti belli o brutti che esistono, con profondità.
Strana malattia la depressione, le cui cause
sono: le delusioni, il fallimento professionale, una perdita; malattia che
colpisce le donne dopo il parto, le donne all’arrivo della menopausa, i
pensionati, i ragazzi durante la pubertà, i celibi, i divorziati o i vedovi.
Nel frattempo la diagnosi di depresso è
affibbiata a decine di milioni di persone: quasi ogni artista o persona
sensibile potrebbe esserne affetto.
Vi è anche una specie di campagna
promozionale, ben orchestrata, che pubblicizza il prodotto.
Sono organizzate serate televisive nelle
fasce di maggiore ascolto, su reti nazionali e su televisioni minori; durante
la trasmissione qualche illustre psichiatra spiega alla gente che essere
tristi, giù di morale, depressi appunto, è una malattia.
Se si perde il posto di lavoro, il marito o
la moglie ti ha lasciato, state male perché siete malati, c’è qualcosa sbagliato nella chimica del vostro cervello,
ma niente paura arriva lo psichiatra a rimetterervelo a posto.
Bisogna riflettere: in un momento come
l’attuale dove la crisi generale di sovrapproduzione assoluta di capitale causa un continuo e costante peggioramento
delle condizioni di vita e di lavoro del proletariato e delle masse popolari
dove i motivi di lottare certamente non mancano, la psichiatria ci viene a dire che prendendo certe pastiglie vedremo
“meglio” il mondo che ci circonda e smetteremo di soffrire. Per questi motivi
la psichiatria assume una funzione di controllo sociale a favore delle classi
dominanti.
NOTE
1°
Nel 1993 scoppiò lo scandalo dei fondi neri del SISDE, che coinvolse anche
Scalfaro, perché era stato ministro degli interni. Un buon psichiatra serve
sente, a dar del pazzo quando si accusa un potente.