Paolo DORIGO
LA GUERRA DELLA SCIENZA
OVVERO SCIENZA COME NAZISMO
USATA
CONTRO LA RESISTENZA DEI PRIGIONIERI RIVOLUZIONARI
(testo
in gran parte scritto nel giugno-luglio 2004)
I nuovi nazisti si arricchiscono, mentre “controllano”
e torturano
30-12-2009 UN TESTO NUOVISSIMO DI PAOLO DORIGO CHE VA AD AGGIUNGERSI ALLA SERIE LA GUERRA DELLA SCIENZA E CHIARISCE MEGLIO LE DENUNCE SULLE RICERCHE SUI SOGNI ALLE VITTIME DI TORTURE ED ESPERIMENTI TECNOLOGICI: FALSA RIVELAZIONE E VERITA' RIVOLUZIONARIA http://www.paolodorigo.it/FalsaRivelazioneEVeritaRivoluzionaria.htm
>>>PARTE SUPPLEMENTARE a questa pagina – LUGLIO 2007
pagina Documenti di base (diritto - scienza) serve ad inquadrare il problema
pagina SCIENZA=TORTURA serve a qualificare di nazismo certe "ricerche" con le loro stesse parole da noi analizzate
il DOSSIER AVae-m 2007 il primo dossier al mondo in materia prodotto dalle stesse Vittime (in lingua italiana)
pagina Rassegna stampa scientifica Acofoinmenef (una ricchissima base di dati che si vogliono sparare sul popolo e poi far dimenticare acriticamente)
pagina Documentazione scientifica Acofoinmenef (una serie di indicazioni di ricerca sui nostri siti)
i campi d'applicazione di queste "RICERCHE"
(ne leggete ora su Mente e cervello ed altre riviste come di ricerche fatte su Volontari, NON E' COSI' !!!)
clicca sulla ricerca scientifica che ti interessa di più
“TERAPIA” DEL DOLORE NEL “TRATTAMENTO PSICOTERAPEUTICO”
AREE CEREBRALI SVILUPPATE IN CONNESSIONE ALLE ABILITA’ ACQUISITE DALL’ESPERIENZA
MEMORIA E SUI “CATTIVI RICORDI”
CREATIVITA’ ARTISTICA ED INVENTIVA
TELEPATIA ED EMPATIA IN “ACCOPPIAMENTO FUNZIONALE”
RICERCHE SULLE CAPACITA’ PERCETTIVE
DEMISTIFICAZIONE DI UN “CASO”
(parte della controinchiesta in
www.paolodorigo.it)
(Luglio
2004) aggiornamento 18-1-2006 parte evidenziata in verde e 25-9-2005 parte
evidenziata in giallo
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COME LA MIA
CONTROINCHIESTA HA VERIFICATO CHE DIETRO LE TORTURE CHE SUBISCO NON VI E’ SOLO
SPIONAGGIO POLITICO-GIUDIZIARIO MA ANCHE RICERCA SCIENTIFICA, PROPRIO COME FACEVANO GLI
SCIENZIATI NAZISTI COME MENGELE SPESSO
RICICLATI DALLA CIA, MA, SECONDO LE LORO INTENZIONI, IN FORMA INDIMOSTRABILE
PERCHE’ FISICAMENTE INCREDIBILE AI PIU’
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si avvicina per la prima
volta a questo “caso” politico e psiko-criminale della tortura e tentato
omicidio del sottoscritto
via radio
cerebrale sottocutanea
E PER CHI
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non crede alle balle degli
esoterici, dei preti, sui fantasmi e gli ufo, credendo invece alla materialità
di ogni fenomeno sociale e di ogni attività elettrica cerebrale ed ambientale
Qualcuno
tra chi mi tortura cerca di farmi “capire” che occorre “rassegnarsi” al fatto
che dopo l’11 settembre il mondo occidentale ha avuto una colossale amnesia,
una dimenticanza di cosa sia lo stato di diritto ed i diritti, e con questo,
una amnesia di tante altre cose, un po’ come se milioni di persone
“democratiche” e “di sinistra” dovessero passare un po’ di terapia ipnotica per
riprendersi dal trauma.
Personalmente,
come ho spiegato il mese scorso nel testo “Si fa presto a dire 11 settembre”
che ho spedito in giro ma che forse non è arrivato a destinazione, lo scempio
dello stato di diritto non è iniziato l’11 settembre, ma certamente da allora
la mia vita è cambiata, in maniera credo più particolare di quanto non sia
cambiata la vita di tutti gli occidentali.
Va
precisato a proposito del titolo di questo capitolo che il “Nazismo” non
è il Male-cosciente-di-esserlo ma è proprio il Male dell’incoscienza e della
banalità (cfr.Arendt, La banalità del male – il processo Eichmann a
Gerusalemme, Feltrinelli).
Sono
certo della buona fede “anti-crimine” e della dedizione agli studi certamente
psicoterapeutici neuropsichologici e forse anche psichiatrici, di questi
“specialisti” di polizia che mi torturano e vessano, ma la loro essenza nazista
è proprio nel mescolare la “lotta al crimine” quale che sia il
crimine, al “trattamento della salute mentale” (quando si tratta invece
di due cose assolutamente diverse, e dico questo anche per demistificare la
cazzata colossale passata per ovvietà invece, secondo cui il “trauma” dell’atto
criminale trae origine da altri traumi, ed è esso stesso un trauma che segna
irreversibilmente la psiche, quando invece questa credenza è passata per verità
solo per comodità sia dei giudici che degli avvocati che degli stessi carcerati), e questo a prescindere dalla
vacuità, falsità, mistificazione e gratuita violenza di chi mi tortura da 2
anni e di chi mi ha osato definire border-line solo perché a Livorno, dove
gestisce il suo zoo – lager personale dopo aver lavorato (anche
con LSD probabilmente) nell’esercito, ero sconvolto da ciò che vivevo e dalle
sostanze (elettrochock endovena ?
acetilcolina ? psicofarmaci, e
certo droghe, sin da Biella) di cui ero stato imbottito anche per sua volontà e
senza annotarne il dato nottetempo effettuato.
Le
cazzate simil giuridiche di chi mi tortura (accusandomi di portarmi a
Guantanamo condannato a morte “dagli USA” –SIC ! non si sono nemmeno costituiti
parte civile al processo dopo aver presenziato all’udienza preliminare– perché
“attentatore” antiamericano) non possono essere frutto di mie paranoie o
megalomania, non solo perché non sono né l’uno né l’altro, che me la rido
ad ogni azione della resistenza anti-imperialista anti-USA, EVERYWHERE IN THE
WORLD, ma anche perché anzi da più parti (autorità carcerarie, giornali) si va
togliendo importanza a quella azione addirittura parlando di una molotov in
luogo di colpi di pistola ed una bomba a mano che rientrano tra le accuse a
carico anche mio e per le quali sono stato condannato.
Quindi
non sono io a vivere in paranoia la galera, enorme cazzata. Né soffro in alcun
modo di disturbi dell’equilibrio, altra menzogna di stato, che dimostra il non
casuale livello di ignoranza in audiologia di certi “dirigenti sanitari”
penitenziari che corporativamente lavorano per le ASL ma vogliono la sanità
penitenziaria fuori dalle ASL. Chissà perché poi ? Non per i denari da gestire, chissà.
Cazzata
forse desiderata da qualche magistrato emergenziale che pilota le periodiche
uscite medianiche, molto frequenti dall’inizio del 1999 in poi, forse per
gestirmi come ossessionato da cose che la gente dimentica in fretta ma
sufficienti a darmi e crearmi fastidi in galera (secondo loro) e comunque ad
impedirmi di uscirmene tranquillamente o di lavorare ai miei progetti politici
e di lavoro in carcere, forse per spingermi (colossale cazzata) ad
“arrendermi”.
Quindi
finito il tempo delle pressioni usuali e mobbing carcerari (alla primavera del
2002) si è voluto, allorquando il Consiglio d’Europa che riunisce 45 stati
europei ben oltre la sola U.E., ha di nuovo intimato al nostro paese
“benemerito” (chissà se dagli etiopi, dai libici, dai greci o dagli albanesi ?)
e portatore di messaggi di pace (in Libano, Somalia, Bosnia, Kosovo, Kurdistan,
Iraq, Afghanistan) di rispettare la sentenza CEDU e permettermi la revisione
processuale e subito i PM della DIA si sono sbracciati a muovere le loro pedine
e informative SISDE mentre si avviava la tortura tecnologica nei miei
confronti.
Avevano
messo una taglia sulla mia resa per evitare di dover revisionare il codice di
procedura penale anche sulla possibilità di revisione dei casi cassati dalla
CEDU ? E’ l’unica cosa che forse mi può
essere imputata come ossessione. Una
bella e tutt’altro che incredibile ossessione, però. Basti leggere “Repubblica” in cui il prode D’Avanzo si sbracciò
all’inizio di settembre del 2002 a dare spazio ad un’informativa SISDE su
presunti attentati ad esponenti di Forza Italia, una informativa di inizio
stagione politica del tutto risibile e voluta per “spiegare” agli italiani che
i progetti di legge (proprio di deputati AN e FI) circa la revisione dei casi cassati
dalla CEDU facevano il gioco della mafia.
Con il disinteresse di quasi tutta la classe politica a queste modifiche
legislative che ne conseguì.
Oggi
CIA e KGB lavorano insieme anche con il
SISMI, come la FBI lavora con la Digos(1) e così come SISMI SISDE GOM UGAP GICO NOCS GIS Finanza Polizia
Postale ecc. ecc. e ROS (che opera anche come DIA, erano dei ROS quelli che
hanno arrestato Trupiano) possono
fare quello che vogliono, con un pm “antiterrorismo” in erba come
Giovagnoli che nonostante la bufala delle chiese minacciate da islamici, da
Bologna può persino continuare a fare danni per le case di innocenti proletari
in Italia e addirittura usare satelliti per le sue indagini (per leggere la
testa della gente ferma in un dato luogo ?)
e che il Ministro Castelli è andato nel 2001 a fare acquisti di
misteriose tecnologie in USA (lettura del pensiero al 999 per mille, lo ho
denunciato più volte per questo a Torino Biella Livorno Sulmona Spoleto Roma e
hanno sempre archiviato senza mai contro-querelarmi, esiste inoltre un reclamo
di un noto detenuto al Magistrato di
sorveglianza di Sulmona del novembre 2001 che già parla dell’esistenza di una
macchina per leggere il pensiero, e il suicidio (da nessuno messo in dubbio)
della direttrice Miserere viene messo subito a tacere dopo le prime scialbe
notizie che passano via sotto le festività pasquali nel 2003.
A
questi signori che mi torturano dico, fatemi pure passare per pazzo, se ci
riuscite: il proletariato sa la verità. In Italia i servizi
segreti noti e quelli sconosciuti come quelli legati a Gladio e tanti altri,
proliferano in maniera incredibile i cosiddetti “servizi segreti”, diretti
anche da persone pubbliche con incarichi politici, giornalistici, universitari,
ecc., persino dentro il Ministero degli interni e dentro il Ministero della
giustizia, FUORI DA OGNI REALE CONTROLLO NON OPERANO SEMPLICEMENTE PER LA
SICUREZZA NAZIONALE MA CREANO REATI E SITUAZIONI TALI DA ESSERE PIU’ RISCHIOSI
ANCORA PER LA COSTITUZIONE DEL 1947 DELLO STESSO STRAGISMO NERO E MAFIOSO. E
questo, dato che i cosiddetti “responsabili” (come al loro tempo Frattini e
Bianco) del “Comitato di controllo” non sono altro che terminali di
altri poteri del tutto estranei al Parlamento e questo indipendentemente dalla
loro appartenenza al centro-destra o al centro-sinistra. Ne sa qualcosa
Oliviero Diliberto (Partito dei comunisti italiani, con molti esimi baroni
universitari al suo cospetto, UNICO PARTITO DELLA SINISTRA DEL QUALE NESSUN
DEPUTATO HA APPOSTO LA SUA FIRMA SUGLI APPELLI PER IL MIO CASO GIUDIZIARIO,
partito pienamente revisionista e storicamente filo-socialimperialista, e
quindi attentatore politico della teoria rivoluzionaria di Lenin, con molti
addentellati nelle carceri speciali) che nella primavera del 1999 dopo
aver subito l’attentato politico delle evasioni fasulle (fatte da detenuti in
genere poco motivati e da istituti non speciali) e facilitate sincronicamente
da omissioni incredibili del Natale 1998, utili a farlo retrocedere come anche
dalla questione di Oçalan, dai suoi impegni pubblicamente presi nell’ottobre
1998 a Rebibbia:
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1. ha fondato, per coprire chissà quali bubboni, l’UGAP;
mettendovi alla sua testa il gen.Enrico Ragosa, fratello di altro generale dei
carabinieri, che era già stato, sino al 1996 capo dello SCOP (i Servizi
Centrali Operativi Penitenziari, quelli che buttavano i compagni in mutande
negli elicotteri per portarli all’Asinara nel 1977), quindi, cacciato da
magistrati garantisti, andò a lavorare al SISDE.
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2. ha mandato al macero 5.000 ammonizioni e provvedimenti
disciplinari contro appartenenti al corpo di polizia penitenziaria, che godono
della smilitarizzazione ed ora anche della impunità governativa.
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3. ha allontanato dal DAP il magistrato garantista Alessandro
Margara mettendo al suo posto il killer della borghesia Giancarlo Caselli,
responsabile di Via Fracchia e di innumerevoli altre porcate contro i
rivoluzionari negli anni 70-80 nonché della strategia della “tabula rasa” nel meridione
spacciata come “guerra alla mafia”.
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4. ha istituito la carriera dirigenziale nel Ministero di
giustizia per gli appartenenti al corpo della polizia penitenziaria nonché il
criterio di preferenza nelle graduatorie per i loro appartenenti all’interno
dei concorsi pubblici, portando essenzialmente e solo ad una progressiva
riduzione del potere dei direttori e dei magistrati del DAP a vantaggio
dell’arrivo in carriera di numerosi ufficiali e marescialli persino in ruoli
chiave del Ministero di Giustizia.
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5. ha permesso l’avvio dell’uso dei “braccialetti elettronici”
sui detenuti agli arresti domiciliari in certi distretti; “braccialetti” che
essendo dei trasmettitori a stretta vicinanza con il sistema nervoso periferico
hanno potuto essere usati come fonte di
sperimentazione della decriptazione del pensiero in ambito delle forze
di polizia italiane.
Ha
permesso che si giungesse ad aberrazioni come quella che sui suicidi e le morti
dei detenuti in carcere è possibile grazie alle circolari, alla negligenza,
alla turnazione dei medici, ecc.,
accettare che un decesso (135 solo tra il gennaio 2002 e l’ottobre 2003)
sia considerato “per cause non accertate”, in pratica nelle carceri si vive in
un regime sanitario di extraterritorialità dove in caso di morte le leggi della
Repubblica non contano. Oppure che le cartelle cliniche siano stilate con
modalità arcaiche e tali da permettere la sparizione di documenti allegati (che
non vengono più in certi casi graffettati nella cartella stessa ma messi a
parte o in fondo per essere dimenticati o perduti se necessario). Oppure che si cerchi sempre di ospitare nei
centri clinici anziché mandare negli ospedali, per privare il detenuto del
diritto ad essere cittadino anche in condizioni di grave malattia, sottraendoli
al controllo di medici esterni e lucrando sulle medicine, gli strumenti, il
business insomma della sanità, che non a caso il governo D’Alema mise sotto la
Sanità pubblica nazionale ma per decreto, che Berlusconi ha volutamente evitato
di rinnovare, con effetti disastrosi sulla popolazione detenuta perché casi
anche gravi vengono sottaciuti o sottovalutati fuori da considerazioni
specifiche e specialistiche (perché non a caso si è anche provveduto a limitare
le convenzioni con gli specialisti esterni sicchè si è in mano di medici
generici, di guardia o di centri clinici carcerari). E senza che caschino le teste dei responsabili quando a livello
nazionale e di singolo carcere muoiono vari detenuti in poche settimane. Uno scempio totale dello Stato di diritto
ove a morire sono sempre i proletari ed i poveracci. O a situazioni create dalla amministrazione penitenziaria come
l’infiltrazione a Biella ed in altre carceri di ex appartenenti a forze
dell’ordine camuffati cosa che in altre situazioni ha permesso a questo genere
di soggetti carcerati per reati anche molto gravi, ed ai collaboratori coperti
che operano nelle carceri come “bravi ragazzi” di godere di trattamenti
penitenziari di favore (es. i responsabili delle stragi della “Uno bianca” che
possono sguazzare tra detenuti comuni di ogni risma e genere al transito del
penale di Padova) in cambio di interessate delazioni carcerarie che per lo più
corrispondono a montature e biciclette anche molto gravi costruite proprio grazie
a contatti ed inquinamenti di questo genere.
Qualcuno
tra chi mi tortura cerca di instillarmi la paura che le cose che scrivo vengano
interpretate come una megalomane ricerca di pubblicità, e che sia per questo
che documento denunce e scritti con i miei curriculum vitae. Invece, siccome
questi ebeti pensano di conoscere ora che mi spiano da anni, tutti i miei
“reati” ed i miei complici (suggerimenti illatori travisamenti invenzioni e
deformazioni propostemi mentalmente e subliminalmente anche in condizioni di
incapacità di intendere e volere –10 giorni a giugno 2002 sotto l’influenza di
sostanze che non conosco- sotto tortura di carabinieri o di malavitosi che
hanno avuto atti giudiziari tra le mani), cercano di incutermi il timore che
diffondendo elementi sulla mia vita all’esterno, faciliterei il loro lavoro
“poliziesco”, mentre è l’opposto, sputtanandoli anche se sono sotto tortura non
solo si rodono il fegato loro ma impedisco di dare la “patina” della “novità” e
delle “notizie segrete” alle loro montature un domani che io dovessi essere
morto (perché sicché sono vivo e cosciente non possono certo “passare
all’attacco”, come dicono con fare minaccioso).
Generalmente
fanno illazioni e montature psicologiche con mire alla mia “demolizione
psichica” su:
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Tutti i miei coimputati/e passati/e.
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I miei atti politici, artistici e lavorativi, scolastici e turistici.
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Tutte le mie ragazze di un tempo.
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Mia moglie, i miei amici in prigionia, gli altri prigionieri
rivoluzionari, i miei parenti.
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Le persone con cui sono in contatto epistolare e con cui effettuai
colloqui.
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I libri che leggo, i film che vedo, le cose che scrivo, i miei appunti,
le case ove ho abitato, le macchine e moto che ho avuto, i miei quadri, le mie
mostre, i miei clienti, i programmi che ho realizzato/installato/modificato, i
computer che conosco, le armi che ho avuto in mano o meno in vita, ed ogni
particolare “utile” a dare una patina di credibilità alla loro macchinazione.
In
pratica pongono una specie di ricatto, “o ti arrendi, o sputtaniamo i tuoi
reati e le tue colpe politiche”, ridicolmente pensando che un rivoluzionario
subisca le infamie dello Stato tanto da saltare il fossato, riducendosi costoro
a speculare immondamente sulle mie
divergenze politiche od ideologiche con altri compagni o su storie costruite ad
arte sin dall’inizio di questa carcerazione, che non hanno nessun fondamento e
che sono state ampiamente demolite in più processi. Forse il tutto per
nascondere odi di malavitosi semi-pentiti o di merde varie verso le
attività passate anti-corruzione nell’esercito ed anti-mafia portate avanti da
un mio fratello all’epoca in cui era deputato (1992-1996). O meglio per
nascondere l’odio corporativo carcerario per le mie numerosissime denunce
in varie carceri contro irregolarità, abusi, violenze e ruberie ai danni dei
detenuti che sarebbero alla base della condanna a morte bianca emessa contro di
me.
Paiono
avere a che fare con le tesi di Ganzer del 1985-1987 (demolite processualmente
in più processi anche con il consenso dell’accusa all’assoluzione mia e di
decine di altri compagni) ma anche con una interpretazione fantasmagorica
dell’importanza dei miei scritti per cui cercano di connettere farsescamente le
mie tesi alle pratiche del miliardario saudita ricercato dagli amerikani. Spesso però dimostrano ignorare dettagli
che non abbiano spiato direttamente dalla mia mente, quindi poliziotti o
carabinieri è difficile che lo siano e potrebbero essere fascisti o nazisti
infiltrati nel personale carcerario.
Per
certi versi assomigliano a quel complotto di sostituzione di identità e
prigionia descritto in un film di Franckenehimer, “Operazione diabolica”. Ma
usano sistemi radio e tecnologie di decriptazione delle onde cerebrali del
pensiero tipicamente americane. Hanno
molto interesse al significato di ogni parola italiana, e spesso dicevano fino
ad un po’ di tempo fa di essere mogli di vittime di Ground zero in particolare
di pompieri, ed italo-amerikane (tra le tante cazzate che dicono, in altri
momenti, di essere pazze in manicomio, o detenute in carceri amerikane, o
sequestrate in qualche caserma, addirittura di essere compagne, ecc., è la
versione più interessante e forse, nell’incredibilità della cosa,
credibile).
Preciso
a me per attività resistente di copying contro costoro, che il mio interesse
principale nella detenzione e nella vita è servire alla causa del comunismo e
quindi in questa carcerazione ho lavorato a contributi storici, politici, a
traduzioni e studiando per migliorare la mia capacità di conoscenza
rivoluzionaria e di contributo alla
lotta per migliori condizioni di vita e per i diritti negati dei carcerati, e
che tutto volevo e speravo fuori che dover combattere contro dei pezzi di merda
che mi torturano e cercano di usare come cavia e come strumento di assunzione
di informazioni con cui fare provocazioni politiche e forse guadagno economico
nei confronti di terzi, per cui debbo sacrificarmi e sacrificare tempo e denaro
da 2 anni a questa parte per combattere questa battaglia in cui solo da pochi
mesi si iniziano a vedere i primi frutti di coscientizzazione e attenzione dei
media.
Un
passaggio che oscuramente si è voluto sottovalutare da parte della politica
borghese e pure revisionista è quello di quali sono gli orizzonti della scienza
neurologica, perché si è voluto del
tutto avvolgere la “ricerca” di un manto di imparzialità e scientificità ANCHE
SU UNA MATERIA che è totalmente legata alla più intima delle nature umane,
quella della proprietà ed intangibilità del pensiero, delle emozioni, dei
sentimenti di OGNI persona.
Riducendo
il sottoscritto ed altri carcerati a cavie di un esperimento del genere, si
vuole ed è voluto astrarre dalla UMANITA’ della persona, ridurre l’uomo a
bestia, ad animale, a cane (alla stregua delle ricerche di Pavlov), in ciò
nulla da invidiare costoro, CHIUNQUE SIANO e QUALUNQUE SIANO I LORO “MOTIVI”,
ai nazisti che scientificamente facevano esperimenti sui cervelli ed i corpi
delle loro cavie, in genere ebrei, zingari, bambini, handicappati. La cosa preoccupante è che in Germania nel
novembre 2002, compatibilmente a questi esperimenti su di me ed altri detenuti,
venivano rubati i cervelli di alcuni compagni suicidati nelle carceri tedesche
ed appartenenti alla Frazione Armata Rossa (RAF), le “BR” tedesche che
iniziarono la lotta armata nel 1971 e la cessarono nel 1993.
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· · 1. RICERCHE SULLA “TERAPIA”
DEL DOLORE NEL “TRATTAMENTO PSICOTERAPEUTICO”
Questo
genere di ricerche e quelle relativi alle sensazioni, sono forse ispirati, come molta parte della realtà contemporanea,
alla fantascienza. Se questo è vero, a
che cosa allude “PREDE” di Crichton ? A
piccoli insetti spia della CIA che magari possono farci ammalare o morire e non
solo spiare come le nuvole dei MEMS(2) prodotte su mandato del DARPA
dipartimento scientifico legato alla CIA dell’esercito USA, alla prestigiosa
Università di Berkley, dipartimento di ingegneria elettronica ed informatica
ove lavora anche il ricercatore italiano Bruno Sinopoli ?
È
ciò che mi viene da pensare davanti ad una citazione da “Il terminale uomo”,
che lessi durante i primi mesi di carcerazione, a Padova, nel 1993-1994, senza
tuttavia più pensarci se non in questi ultimi mesi in cui ho rivisitato i miei
appunti recuperati in copia che erano stati sequestrati nel marzo 2002 con
tutti i miei scritti dalla Digos di Torino su decreto dei procuratori d’assalto
in erba (inesperti forse di diritto e di Costituzione ma molto esperti, pare,
di satelliti a fini investigativi, come scrisse un quotidiano nell’aprile 2002)
di Bologna:
“L’idea dell’elottromane era nata da
una stupefacente scoperta fatta da James Olds negli anni cinquanta. Olds aveva
stabilito che esistono nel cervello umano zone nelle quali uno stimolo
elettrico può produrre un intenso piacere, e aveva chiamato queste strisce di
tessuto cerebrale ‘I FIUMI REMUNERATIVI”. Se gli si inseriva un elettrodo in
questa area, un topo premeva la leva atta a provocare la scossa anche
cinquemila volte in un’ora. Tutto teso verso il piacere, ignorava completamente
il cibo e l’acqua. E smetteva di premere la leva solo quando era completamente
esaurito.” (Crichton, Il terminale uomo, ed.Garzanti, 1972, pag.115)
Le
sensazioni di dolore che mi vengono inferte via radio sin dal 2002 vanno dai
dolori elettrici alle pareti dentali (sistema permanente), alla necessità di
contrazione mandibolare anche quando sono assolutamente rilassato (devo
sforzarmi di non far collimare le pareti dentali) alle sensazioni di puntura
alle unghie (soprattutto fine 2003 inizio 2004), di calci agli stinchi (in vari
periodi), di bruciature ai piedi ed alle spalle (dalla fine del 2003), fino
alla percezione di subire un buchi di coltello nelle gambe con relativo
sanguinamento (aprile 2004), allo schiacciamento di testicoli (soprattutto
ottobre 2002), ai dolori improvvisamente comparenti e scomparenti allo stomaco
(primavera 2004), a dolori come di puntura al cuore ma sulla destra del polmone
destro (saltuariamente nel 2001, 2002 e 2004), ai dolori alla testa soprattutto
alle tempie e dietro le orecchie (soprattutto nel 2003, 2004), che certo hanno
cercato di impormi una loro “visione” di certe cose, idee folli e passività nei
confronti del “loro” potere, ma hanno in qualche modo anche cercato i limiti di
sopportazione. Infatti ora che hanno una potenza di disturbo inferiore rispetto
anche solo a 6 mesi fa, si incazzano moltissimo quando vedono che non reagisco
ai loro giochini o sopporto pazientemente invece di sputare al muro o tirare
calci e pugni al muro ed al cancello come molti detenuti fanno improvvisamente
nei momenti di rabbia. In realtà è sbagliato parlare di terapia del dolore
perché questi torturatori sicuramente la hanno studiata, ma con una mente
completamente distorta dagli scopi che si erano prefissi (LIQUIDARE E PIEGARE
UN “TERRORISTA INTERNAZIONALE” PER FAR APPARIRE IN MANIERA COMPLOTTARDA –loro
che complottardi lo sono di mestiere-
LA MIA MILITANZA E IL MIO CONTRIBUTO POLITICO AL MOVIMENTO DI CLASSE che
continua anche nella carcerazione), al contempo (PORTANDO AVANTI RICERCHE
NEUROLOGICHE E NEUROSCIENTIFICHE SU QUESTO “FENOMENO VIVENTE” come mi
definiscono).
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· ·
2. RICERCHE SULLE AREE CEREBRALI SVILUPPATE IN CONNESSIONE ALLE
ABILITA’ ACQUISITE DALL’ESPERIENZA
Filosofi
e scienziati insieme con Frackowiack a studiare in una ricerca che mira ad un
atlante completo delle strutture e funzioni del cervello con la scusa della
“cura” delle malattie cerebrali, sociali (“uno dei maggiori problemi della nostra
società”) e neurodegenerative,
ed allo scopo di “potenziare” il cervello perché “noi siamo una specie
che si evolve grazie al suo intelletto”, invertendo i termini tra esperienza e
rapporti sociali che generano la crescita, e la crescita come fattore di
laboratorio, quindi di POTERE e di DISCRIMINAZIONE ULTERIORE tra gli
individui. Ma anche per STUDIARE UNA
“FUNZIONE SQUISITAMENTE UMANA” (opinabilissima tesi) QUALE IL “LIBERO ARBITRIO”. La tesi,
anche giusta (ma solo in parte perché non colloca il sistema nervoso, il cuore
lo stomaco e i genitali nell’ambito cerebrale) secondo cui è il cervello la
sede dell’anima, diviene insomma con queste tesi una sorta di “giustificazione”
a ricerche che in realtà in ambito spionistico militare e carcerario già sono
fatte da decenni dalla CIA e dal KGB.
Tra
gli interrogativi c’è la possibilità di incrementare la PLASTICITA’ del
cervello ATTRAVERSO UN FARMACO “ANCHE PER” aumentare la capacità mentale
di una persona. Quindi sia per ragioni di PRODUTTIVITA’ DEL LAVORO
INTELLETTUALE. Stando alla “dritta”
inserita da qualcuno nel maggio 2004 nel sito www.paolodorigo.da.ru non da me istituito
ma presente dal novembre 2001 e noto allo Stato italiano anche se sanno che lo
ho indicato come possibile indizio di chi mi sta torturando, né fatto manutenere, potrebbe trattarsi
dell’ACETILCOLINA, sostanza che aumenta le funzioni MNEMONICHE. E’ IMPORTANTE PRECISARE CHE
SULL’ACETILCOLINA SI E’ INCENTRATA L’ATTENZIONE PLURIENNALE DI TALE HENRY
MAKRAM, sudafricano che lavora con ISRAELE, SVIZZERA ED USA, E CHE CON UN
COMPUTER SUPER (L’8° DEL MONDO) DELL’IBM STA COSTRUENDO LA MAPPATURA
ELETTRONICA DELLA MENTE UMANA IN SVIZZERA AL BRAIN MIND INSTITUTE DELL’éCOLE
POLYTECHNIQUE FEDéRALE DI LOSANNA (LE SCIENZE n.445 SETTEMBRE 2005 pagg.16-17).
La cosa potrebbe essere avvenuta perché a Biella e Livorno maggio-giugno 2002
ho sofferto di un potente shock, di psicofarmaci alcuni anche fraudolentemente
mentre dormivo, forse di elettrochock endovena o di iniezione di sostanze
alteranti il sistema nervoso, [tanto che vissi come ho più volte descritto
nelle mie denunce, stati di allucinazione particolari oltre ai disturbi
“uditivo” e fisiologico che soffro ininterrottamente per cause di terze persone
dal maggio 2002 almeno] e da allora per circa 1 anno 1 anno e mezzo ed ancor
oggi per certe cose, ho avuto una potente amnesia e perdite di memoria,
inizialmente anche della memoria visiva.
Questo
scopo di ricerca pubblicizzato dopo un “Convegno” organizzato dal FUNCTIONAL
IMAGING LABORATORY DELL’UNIVERSITA’ DI CAMBRIDGE e dalla FONDAZIONE SANTA LUCIA
a Roma nell’ottobre 2002(3), spiegherebbe tutti i fenomeni particolari da me
vissuti in questi due e passa anni e
soprattutto la disponibilità di lasciarmi usare un computer in una delle poche
sezioni EIV ove è concesso sia anche il ritardo con cui a Biella si e’
protratta l’autorizzazione e mi si e’ creata la situazione per trasferirmi,
dalla autorizzazione ministeriale del luglio 2001 e della direzione di Biella,
alle difficoltà via via frapposte a questa “concessione”.
La prepotenza del potere arriva
spesso a desiderare piegare in maniera fisicamente invisibile i prigionieri. La
“rieducazione” delle persone secondo i pazzi che mi torturano passerebbe per
una “riprogrammazione mentale” che utilizzando depistagli e ripetitività, cerca
di far dimenticare le cose che non gli piacciono SUBITO DOPO che le ho
pensate, scritte o lette. In qualche modo arbitrariamente decidendo loro che
cosa nella mia testa deve rimanere o meno, come se io fossi un loro dipendente
o schiavo, un killer da loro formato o una persona che in qualche modo deve
essere da loro “punita”.
Gli esperimenti sui “cattivi
ricordi” sono stati in qualche modo –e nel rispetto per i “colleghi”
ricercatori- denunciati da Vittorino Andreoli su una rivista (“Io donna”) del
“Corriere della sera” nel febbraio 2003:
“Diversi studi si stanno occupando della memoria:
cercano di scoprire come INTERVENIRE SULLA FORMAZIONE DEI RICORDI, PER EVITARE
CHE QUELLI NEGATIVI”
(secondo chi ? secondo qualche
strizza cervelli goebbelsiano estasiato dalle nuove tecnologie elettroniche e
di deciptazione del pensiero ? Ognuno, anche il più pazzo degli uomini,
ha sì il diritto ad essere curato anche contro la propria volontà, ma ha
anche il diritto inviolabile all’arbitrio totale della sua identità
interiore ossia dei suoi ricordi e sapere, affetti ed esperienza; l’unico
potere coercitivo che ha lo Stato è quello ad impedirgli di compiere altri
reati attraverso la detenzione; altre forme di potere non sono previste da
alcuno Stato “democratico”)
“si fissino per sempre.”
A questo proposito ho realizzato
una tabella di amnesie particolari che paiono troppo specifiche e di mio
interesse non dimenticarle per non escludere che si operi con
elettrostimolazioni via radio a questo livello.
Sotto certi aspetti, ora
(15-7-04) che lo ho visto in tv del tutto casualmente, il film “Alias” (dove
certi esperimenti sono INIZIALMENTE CONDOTTI SULLA STESSA FIGLIA DI UN AGENTE
CIA DAL PADRE, ed in qualche modo si parla anche della sostituzione di persona,
ricreazione di identità false (4)), che afferisce, come del resto un po’ il film
“Frequency” che ho invece visto un mese fa su consiglio datato del 2003 del
direttore di Spoleto, alla natura di deformazione dei fatti, del lavaggio
del cervello e dell’uso e riprogrammazione delle persone che vengono
attuati nella “giustizia”(5) come nelle
miserabili ed infami attività delle anonime assassini dette “servizi segreti” (ma anche di gruppi esoterici o anche come nel caso di Patricia
Hearst, di gruppi di “guerriglia” o criminali, dato che certi macchinari e
tecnologie sono acquistabili e che NISCIUNO ‘FESSO). Sin dagli anni ’50 la CIA e il KGB
hanno portato avanti questi esperimenti di controllo mentale e sin dal 1991 con
microchip sottocutanei, ma in precedenza avvalendosi di microprotesi acustiche
già esistenti sul mercato –tutte cose che per loro fortuna io disconoscevo
prima del maggio 2002 altrimenti mi sarei reso conto prima delle stranezze che
a volte mi capitavano-. Praticamente alcune brutali forme di rimozione della
memoria o di rievocazione forzata con strumenti chimici somiglia al trattamento
(via radio) che ho subito in particolar modo nel maggio-giugno 2002 e
nell’aprile 2004. L’idea del “lavaggio del cervello” per me e per la mia
cultura era legata ai fumetti di Topolino e a qualcosa connesso al letto di
contenzione ed agli psicofarmaci, che sapevo inibivano molte funzioni mentali
anche per lungo tempo, come la scopolamina.
Però quello che ho visto ora in questo film e che ho subito in forme
simili a Livorno in particolare ma anche a Biella e qui, afferisce di più al
tentativo di “rieducare” forzatamente e di cancellare ricordi e riscriverli,
portato avanti da certi “scienziati”.
Samir Zeki(6), neurologo,
ha studiato il lavoro artistico in relazione alla attività cerebrale. Infatti
nel Laboratorio di Neurobiologia della University College di Londra (ancora
l’Inghilterra) c’è un laboratorio di “NEUROESTETICA”. Le BASI su cui si effettuano
le ricerche in questo ambito da Zeki sono che a) TUTTA L’ARTE VISIVA OBBEDISCA
ALLE REGOLE DEL FUNZIONAMENTO DEL “CERVELLO VISIVO” (ricordiamoci che tra
giugno e luglio 2002 avevo COMPLETAMENTE perduto la memoria visiva); b) LA
FUNZIONE DELL’ARTE VISIVA è una “ESTENSIONE” DELLA “FUNZIONE” DEL “CERVELLO
VISIVO” cioè l’acquisizione di conoscenza; c) CHE GLI ARTISTI SIANO IN
QUALCHE MODO DEI NEUROLOGI CHE STUDIANO
LE CAPACITA’ DEL “CERVELLO VISIVO”. Che
interesse studiare me, visto che le mie opere non sono vendute da Soteby’s o da
Moby’s né alla Casa d’Aste Lorenzato di Venezia ? Probabilmente la giovane età, la versatilità della mia arte, e la notevole documentazione che ho prodotto
per iscritto anche a spiegare al pubblico i processi di ricerca, soprattutto
nel libretto “High tec o … Kraska ?” presentato pubblicamente nel 1992 da
studiosi dell’arte a Venezia, potrebbero con la detenzione aver suggerito
questo interesse a studiare la mia persona in rapporto ai suoi processi
creativi artistici (tanto più che a Biella l’educatrice moglie di un ex
direttore dello stesso istituto, mi propose, addirittura in un periodo in cui
ero pieno zeppo di problemi con la disciplina interna, di usufruire della sala
di pittura che invece sapevo essere destinata ai detenuti declassificati !).
Chi dia una scorsa alla mole della mia produzione artistica ed alle mie esposizioni considerando anche
che lavoravo in informatica e facevo politica (in pochi anni circa 300 opere su
tela e circa 5-600 lavori complessivi -tra il 1988 e il 1993- oltre ad un
centinaio di opere soprattutto ritratti in detenzione nel 1988-1989 e nel
1994-2003), può comprendere che come “cavia” vado bene.
Nel 1999 lo
Zeki studiava i nessi biologici ed estetici del motore cerebrale, ma nel 2002
era tra i neurologi coinvolti nel convegno di Frackowiack e della Levi
Montalcini.
Senza voler apparire eccessivamente autoreferenziale, il curriculum artistico potrebbe pure aver interessato i miei torturatori – sperimentatori, come già era accaduto al mio arresto, per i registri della Associazione Giovani Artisti Veneti che tenevo in garage con i colori ed i cavalletti.
Cfr. in www.paolodorigo.org/Arte.html
La attività che svolgo al
computer è scandita e controllata credo via modem (in questo senso le numerose
tracce di accessi anonimi in rete che ho conservato su stampa e su disco nonostante io
sistematicamente ad ogni reinstallazione e provvedendo per ogni passaggioal
riavvio, disattivi le seguenti funzioni del computer con sistema operativo
XP che utilizzo, acquistato (si può solo acquistare) da una ditta qui di
Spoleto composta da ex appartenenti alla polizia penitenziaria e dal nome
abbastanza futuribile:
·
·
·
il desktop
rendendolo non disponibile agli accessi in rete.
·
·
·
il modem,
gli infrarossi, le schede di rete, la Pcmcia, i componenti di rete e tcp/ip
dalle proprietà delle Risorse di sistema.
·
·
·
le funzioni
e-mail da win-ini in msconfig.
·
·
·
i
servizi accesso secondario, accesso
rete, aggiornamenti automatici, Auto connection manager, client dhcp e dns,
cambio rapido utente, condivisione desktop remoto, connessioni di rete, dde di
rete, dde dsdm di rete, firewall, messenger, helper netbios di tcp/ip, monitor
infrarossi, MS software shadow copy
provider, NLA, Server, terminal,
telefonia, upload manager, Workstation, zero configuration senza fili (e poi ne
trovi qualcuna riavviata)
·
·
·
la memoria
per il debug dalla scheda avanzate delle Risorse di sistema.
Il controllo e la quasi
sistematica ma anche mirata ed a volte umorale attività di sabotaggio dei miei
files relativi alle mie denunce e di quelli politici, è realizzato da spioni
credo connessi strettamente a coloro che mi torturano instancabilmente via
radio sin nel pensiero, in ogni particolare, sabotando spesso ciò che faccio,
facendo sparire e riapparire files e danneggiando il sistema operativo
(affermando abbastanza ridicolmente di essere dell’IBM o ad essa connessi,
proprio perché certe porcherie in Italia le ha fatte con le forze dell’ordine
proprio Bill Gates di Microsoft, realizzando particolari modifiche e cavalli di
troia per i sistemi operativi Windows utilizzabili intercettando le frequenze
dei pc con microfoni direzionali) obbligandomi a permanenti ripristini del
disco fisso di sistema operativo ed a fastidiosissime perdite di tempo
controlli riparazioni e reinstallazioni, e nonostante le mie proteste anche
puntuali (ad esempio quando mi hanno sabotato le funzioni di stampa), la
direzione del carcere di Spoleto non ha provveduto come ha fatto per quasi
tutti gli altri detenuti (meno alcuni altri tra i quali alcuni che come me
soffrono di questi particolari disturbi dopo aver subito operazioni in
anestesia totale) a farmi asportare il modem, oltre a sequestrarmelo per un
mese dopo che l’avevo aperto per asportare io delle parti possibili cause di
disturbo come la porta agli infrarossi.
Chi dia una scorsa al mio curriculum professionale non potrà non notare
che per un carcerato, ho un’esperienza applicativa informatica abbastanza rara
se non unica, SOPRATTUTTO PERCHÉ LAVORAVO IN MANIERA CREATIVA E TOTALMENTE
AUTONOMA ANCHE ALL’INTERNO DI STRUTTURE ABBASTANZA COMPLESSE E PER CLIENTI
ABBASTANZA SIGNIFICATIVI OLTRE CHE IN UNA CERTA VARIETA’ DI SETTORI ECONOMICI.
E che quindi lo studio dei miei processi mentali ad ogni sequenza operativa e
ad ogni problema improvviso potrebbe essere per coloro che mi spiano una
interessante fonte di ricerca e di lucro, proprio perché sono una cavia che non
si può difendere, non posso né so come “staccare la spina” del mio cervello, ho
del resto utilità ad usare il computer perché altrimenti non riuscirei a
sistematizzare i miei ricordi ed analisi su queste denunce, ed ho una certa
intelligenza e preparazione di base informatica tali da sopperire gli anni di
inattività professionale.
PER COPRIRE LA TORTURA LA CALUNNIA E’ OTTIMA
LA CALUNNIA E' LA PRIMA E QUASI SEMPRE L'UNICA ARMA DEGLI INFAMI
SOLO RARAMENTE DEGLI INCONSAPEVOLI
Chi difende Paolo dopo il 2004
Le ricerche
dell’Università della Sapienza di Roma sulle attività oniriche contengono
elementi, per quanto ho potuto apprendere, che sono veramente e
significativamente afferenti ai metodi di “indagine” che subisco contro la mia volontà
e sul mio corpo e sulla mia mente da oltre 2 anni.
Queste ricerche
partono da tesi confutazioniste della teoria dei sogni di Sigmund Freud, per
cui il sognare sarebbe una forma solo diversa del pensiero, ma tutt’altro che
caotica. È appunto ciò che vorrebbero
dire e dimostrare i sottilissimi nazisti della manipolazione scientifica del
cervello dei ribelli prigionieri, che mi torturano e che in progressione
attuano forme mirate di destabilizzazione psichica e di sostituzione di
pensieri tale per cui cercano di imporre concetti e gusti o idee alla persona
che sognando è oggetto di trasmissioni subliminali in modo da ritrovarsi ricordi non suoi la mattina al risveglio,
oppure da venire dileggiato ed offeso nella notte subito dopo essere stato
risvegliato.
Le voci a volte
cercano di “convincermi” che non è così, che in realtà i risvegli e le fasi di
sonno e gli stessi sogni sarebbero appartenenti ad altre persone che sono in
questa sorta di “catena mentale e sensitivo sessuale”; adesso nella loro spiegazione
le “trasmissioni” sarebbero quindi naturalmente autonome dalla volontà di chi
attua questi “esperimenti scientifici” ai quali peraltro accampano motivazione
giustificativa che i loro capi gli avevano detto io avessi aderito e ne fossi a
conoscenza (SIC !).
In pratica
coloro che mi “trattano” con questi strumenti, (e che “giocano” addirittura
spesso con le sirene e con le luci di notte per abbinare certi concetti o frasi
che mi dicono o certi pensieri che mi spiano, ad una determinata loro
approvazione o rifiuto, ma che sono in grado anche di parlarmi e spiarmi quando
sono all’esterno del carcere ma nelle vicinanze delle loro radioline: non a
caso sono stati per due volte rapidissimi nell’allontanarmi dagli uffici del
Tribunale di sorveglianza di Perugia, dove non sono riuscito a sentirli bene,
mentre all’Ospedale di Spoleto li percepisco come fossi in carcere: quindi o
usano, appunto, le loro radio, o è una cosa satellitare) affermano che si
tratterebbe di forme di trattamento psichiatrico, una sorta di “transfert” (di
cui dovrebbe saperne qualcosa lo psichiatra del carcere di Biella, se ho
sentito bene una volta un certo discorso).
Ossia io
sognerei con la testa di un altro o meglio io dormendo sognerei i sogni di
un’altra persona e “non” mi dovrei “preoccupare” !!!
Mario Bertini
dell’Università La Sapienza di Roma che ha scritto la voce “sogni” per la
Encyclopedia of Human Brain (USA), è arrivato studiando come afferma cavie
umane volontarie in laboratorio, a determinate conclusioni, circa la funzione
onirica:
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mentre il cervello sarebbe precluso agli stimoli esterni, nella fase
REM, e in condizione di paralisi motoria (simile cioè nel mio caso a quando
vado a letto e ancor prima di dormire, piombo in relax quasi subito) starebbe
elaborando, secondo queste ricerche, CHE STANNO RIPRENDENDO [dice Panorama
il 2-1-2003] “le informazioni per la sopravvivenza futura”. Ora, in
condizione di stress carcerario, per esempio la notte dopo un litigio o un
dubbio o un sospetto, ho verificato spesso che il cervello rivede le cose da
solo e che la mattina rivedo i miei pensieri al riguardo in maniera diversa. Di
questo genere di processo mi sono accorto varie volte in questa carcerazione e
lo avranno capito anche coloro che mi spiano dal 1996.
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L’uso in ricerca di tappi per le orecchie (che ho usato sinché
sono durati i disturbi soggettivi delle guardie la notte –ora cessati a
Spoleto- e sinchè non mi sono convinto della loro inutilità soffrendo di
disturbi via radio sottocutanea) e di occhialini per gli occhi (che mi
sono procurato per verificare eventuali differenze, che non ho rilevato, nelle
percezioni) rientrano nella casistica dei momenti in cui vengono avanzate
più spesso le mistificazioni e le illazioni di chi mi tortura, le loro
simulazioni per sottintendere “domande” e offese e tripli o decupli sensi,
impercettibili per una persona che non abbia la volontà di sconfiggere questi
malati mentali, ma “comprensibili” per chi ne riceva la comprensibilità come
sublimazione magari in certi casi senza neppure rendersi conto che è una
sublimazione (Bertini: “finivano per fare delle elaborazioni che somigliavano
in tutto a sogni”).
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“Si sono in un certo senso aperti i cancelli fra la normalità e la
follia.(…) La scommessa secondo me è capire che il sogno non appartiene al
sonno.”
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Coloro che come me ricordano meglio i sogni hanno una attivazione
superiore dell’emisfero sinistro rispetto al destro ossia predomina l’emisfero
della razionalità e del linguaggio su quello dell’immaginazione. Sublimandomi certi sogni che sembrano
film o video-games prefabbricati, nei quali mi viene fatto credere di conoscere
persone mai viste prima, facce sconosciute perfettamente, in situazioni le più
varie, cercano di sfruttare la mia sfera razionale per riscontrare dei dati
investigativi in loro possesso; un esempio: mi fanno sognare di
essere in un carcere più aperto, con altri detenuti alcuni dei quali realmente
qui a Spoleto, e all’interno di questo sogno mi fanno conoscere dei compagni
prigionieri dalle facce sconosciute che fanno discorsi però da poliziotti,
al che il mio conscio reagisce e mi sveglio, ma fino ad allora seguo il sogno
come se fosse un percorso già definito, cioè il sogno,per quanto si sforzino a
costruire false casualità, rimane percettibile come estraneo alla casualità e
leggerezza, irrealtà e simbolicità dei miei sogni normali, cioè sicuramente
precedenti al dicembre 2001 (dei primi mesi del 2002 non ho molti ricordi di
sogni, a parte un caso). Anche per
questo ho deciso, solo dopo essere riuscito infine a far capire ai compagni
del movimento di classe e della solidarietà e agli avvocati e alle persone
interessate al mio caso, che ciò che denunciavo è vero, lo sciopero della
fame sino alla morte, perché non esiste campare in galera facendosi
sublimare magari sessualmente e tacendo il tutto agli altri, capendo
perfettamente che “ti leggono” (in questo utilizzando anche altri detenuti,
infami collaborazionisti che tacciono la cosa e collaborano in silenzio: un
infame di galera –ma ciò lo ho saputo una volta trasferito- mi disse una volta
un modo di dire che oggi ripenso diversamente: “ti leggo come un libro aperto”;
dubito che questo cane bastardissimo mi leggesse la testa visto che manco
sapeva leggere i libri di poesia che si teneva in cella per darsi un tono ma
che era analfabeta per scelta, e che magari ora non è più analfabeta ma è
votato a un dantesco inferno ove gli inchiodano la lingua a delle mattonelle
infuocate) e che rispondono puntualmente persino a livello di solo pensiero. Non a caso appena ho capito di che cosa si
trattavano i miei “disturbi” percettivi ed uditivi (solo saltuari sino a prima
del maggio 2002) lo ho denunciato ed ho reagito con la maggiore forza che
potevo.
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7. RICERCHE SULLA TELEPATIA ED EMPATIA IN “ACCOPPIAMENTO
FUNZIONALE” (termine “spiegatomi” da chi mi tortura) (GRANDEZZA DEL
PUNTINO DI EVIDENZIAZIONE SABOTATOMI DAGLI HACKER AL SERVIZIO DI CHI MI
TORTURA)
A
parte l’ammissione di Clinton ex Presidente USA del 1995-1996, sugli
“esperimenti di controllo mentale sugli umani” nelle carceri USA nel 1991-1995
con microchip sottocutanei ed alcuni film (uno “Bait/L’esca” su un infiltrato nella malavita che
porta un microchip collegato via centrale radio alla FBI, nella mandibola,
oltre a Minority report ed a Mission
Impossibile, che consiglio ai lettori di rivedere in VHS), l’unica fonte
recente a cui attingere circa esperimenti di telepatia sono le ricerche, ancora
una volta Inglesi (e qui al terzo indizio l’elemento Forza Nuova per i suoi
addentellati nelle galere – MI5 inglese si fa interessante, come ho denunciato
spesso), di Kewin Warwick, che sono addirittura contemporanei ai peggiori
“esperimenti” da me subiti (maggio – giugno 2002) permettendoci di pensare a
qualche connessione o scambio tra chi mi tortura e chi porta avanti questi
esperimenti invece, come ha dichiarato, con sua moglie.
Qui
scatta un elemento di interesse e cioè che una delle donne collegate a me via
radio senza che io abbia alcuna certezza su chi sia realmente, sin dalla fine
di giugno 2002 afferma nelle sue comunicazioni con me di essere una donna di
cui mi sono invaghito veramente, in carcere, e dal 5 luglio 2002 mi ha giocosamente
chiesto di “sposarmi virtualmente”, cosa che io accettai, sempre che si
trattasse proprio di questa Signora, forse anche perché ancora “stonato” dal
trattamento subito a Biella e Livorno nel mese precedente, che stavo già
separandomi da mia moglie, con la quale abbiamo divorziato nel gennaio scorso,
e sempre che facesse ogni cosa per far cessare questo “trattamento” (che invece
non è cessato ma è invece andato aggravandosi caoticamente rispetto ai primi
giorni in cui arrivai a Spoleto, dalla metà di luglio 2002, OSSIA DA QUANDO
DENUNCIAI AL MINISTERO, chiedendo di tornare al più presto coi compagni a
Biella, IL TRATTAMENTO SUBITO A LIVORNO, con l’aggiunta di un acufene
permanente che iniziò appunto nella seconda metà di luglio 2002 e che ancora
perdura).
Ora,
una voce che mi pare la stessa, ma non posso essere certo se non sul piano
sensitivo perché il caos uditivo cui sono costretto mi ha alterato la memoria
proprio della voce della donna che amerei se potessi, mi ha spiegato che questi
esperimenti in realtà sono stati sì una forma fraudolenta di assassinio da
parte di agenti penitenziari corrotti e vendicativi per le mie ribellioni e
denunce, ma che i principali colpevoli sarebbero coloro che mi avrebbero
istigato al suicidio nel 1996, mentre nel 1996 sono stato io da solo a decidere
in quella forma estrema e violenta verso me stesso di protestare contro le
montature nei miei riguardi dandomi fuoco,
ed inoltre affermando che “loro” ossia funzionarie del ministero si
sarebbero interessate al caso del tutto in forma segreta quando avevano avuto
notizia delle mie violente colluttazioni con le guardie e dell’incendio di un
materasso a Livorno, e che da allora avrebbero, saputo che mi era stato
praticato un elettrochock, cercato di farmi una psicoterapia di scontro e
sessuale (bastone e carota) sia per costringermi a confessare colpe non mie,
sia per costringermi a chiedere i benefici ed abbandonare così la politica, sia
per aiutarmi, una volta compreso che non avevo le colpe che credevano, a
ricostruirmi la memoria e a distruggere le montature segrete che in un
fascicolo misterioso e alquanto segreto del ministero degli interni del giugno
2002 sarebbero state descritte come cose che avrebbero saputo da me mentre ero
sotto tortura elettrica e biochimica via radio nella cella dell’osservazione
psichiatrica livornese (oltretutto in quelle tre settimane di osservazione
psichiatrica parlai solo con lo psichiatra della sezione e con quello di parte,
oltre che con il mio avvocato al telefono
e con mia madre, per cui per lo Stato ammettere l’esistenza di un
fascicolo del genere non potrebbe che significare ammettere di avermi torturato
in questo modo e quindi non possono fare nulla di queste porcherie che
cercavano di inculcarmi in testa se io non mi arrendo o se non esco e mi
sequestrano, né possono gestirle se muoio lottando perché ho ampiamente
denunciato le loro modalità e tecniche e nel mio corpo vi sono le prove di
quanto affermo).
Il
“clou positivo” di questo “trattamento” (che anche di recente, dal 10 al 20
aprile 2004, si è tradotto in aperto impedimento sistematico al sonno ed
attacchi di una natura offensiva difficilmente ipotizzabili da chiunque) secondo questa donna che dice di essere la
donna di cui sono innamorato (un innamoramento al quale sono “inchiodato” da
2 anni verso una Signora che non posso nemmeno vedere, inchiodamento che
dipende dal fatto che una volta che ho un sentimento sino a quando non lo
esplico direttamente alla persona interessata non posso abbandonarlo, ed è per
questo forse che non mi viene concesso di parlarLe mantenendomi in una
condizione secondo loro di “debolezza psichica”) , sarebbe l’”accoppiamento funzionale”, ossia
la possibilità via radio e computer di percepire le stesse sensazioni
dell’altra persona, in pratica una condivisione di stati d’animo e non solo di percezioni e stati
fisiologici. Un fatto è certo, per esempio, e cioè che nonostante io non abbia
la pressione alta e non mangi da 44 giorni,
mi sento abbastanza bene. A volte
percepisco sensazioni come sessuali o fisiologiche, per cui questa voce mi
consiglia di andare a fare la pipì “insieme” cioè nello stesso momento, o mi
chiede di andare a dormire di modo di poter dormire anch’essa. In genere faccio ciò che mi pare, ma con
rispetto comunque per un essere di natura femminile, il che mette in crisi
questa persona. E tutte le altre
rompicoglioni che offendendola e cercando di immedesimarsi in lei al mio udito
non fanno altro che torturarmi. Queste
stesse cercano di convincermi di essere dei GOM spoletini (Spoleto è l’unico
carcere italiano in cui il circuito EIV è sottoposto al settore GOM del 41 bis,
come ho saputo solo oggi 15-7-2004 in presenza di parlamentari) e che
non mi vogliono male e cercano di “arruolarmi” nell’anti-mafia perché anche io
sarei contro la droga e certe schifezze.
Il che all’offesa aggiunge forme inedite di attacco sistematico
all’identità politica e personale, alla storia ed alla coerenza della
persona. Invece la voce “buona” mi dice
di portare pazienza che l’unico problema è che non possono intervenire ad
interrompere questa tortura perché ci sono dietro “gli americani” ed un loro
accordo segreto con Castelli, ma quando gli rinfaccio che la fondazione
dell’UGAP l’ha fatta Diliberto, già filo-russo, vanno via di zucca. La voce
“buona” mi dice anche che la cosa migliore è che io esca comunque di galera e
mi faccia subito ricoverare, mentre le comari che si autodefiniscono
“sirene” (alludendo con orgoglio alle
sirene delle volanti o delle pantere) cercano di offenderla simulando di essere
lei che mi fa proposte sessuali perversissime.
D’altra parte condivido giocoforza pur essendo nella mia cella, le
sensazioni sessuali mie e sue con questa donna dalla voce e dal comportamento
comprensivo e “buono” che dice di essere veramente la donna che amo ma di non
potermi amare sino a quando non esco, ecc. ecc. ecc. Il tutto cercando di
trasportarmi FUORI DALLA REALTA’. Come mi ha scritto l’avvocato Pippo Pelazza,
che mi ha seguito dal 1995 al 2000, cerca di non uscire dalla realtà, forse
intuendo un fondo di verità in ciò che gli spiegavo per lettera. È l’imperativo che mi dò nella vita di ogni
giorno, ma che non è così praticabile facilmente nei periodi di dormiveglia e
quando dormo e mi attaccano con i loro esperimenti sul sonno. I compagni del LR Gatto Selvaggio mi hanno riferito nell’aprile
2007 che in un Ospedale romano sono state convocate due ragazze gemelle
proponendogli l’innesto di microchip per studiare la telepatia gemellare, in
cambio di 50 € al giorno !!! Dimostrazione forse che ciò che studiano sono
persone ipersensibili come me, nella logica nazista delle ricerche sull’eugenetica
ecc.
·
· · 8. RICERCHE SULLE CAPACITA’ PERCETTIVE
CONSIDERANDO
LO STUDIO SCIENTIFICO DELLA MIA PERSONA QUESTI “RICERCATORI” HANNO “LAVORATO”
NON SOLO PER “CONVINCERMI” A “CAMBIAR VITA” (SIC) E AD “AMMETTERE LE MIE COLPE”
(GULP – SIC - ULTRASIC) ERGENDOSI A “MAGISTRATI” INFORMALI E TELEMATICO -
TELEPATICI, MA ANCHE A MONITORARE LE MIE FUNZIONI MENTALI ED INTELLETTIVE PER OGNI “FUNZIONE”
PERCETTIVA.
FENOMENOLOGIE
PARTICOLARI ED AUDIOLOGIA
·
· ·
Una ricerca di Amplifon con l’Università di Padova-audilogia, di cui non
riesco ad avere notizie, e il fatto che mi si ostacola anche familiarmente
all’accesso ad apparecchi acustici di mascheratura del suono, mentre la
medicina penitenziaria mi impedisce di eseguire certi accertamenti fattibili
solo all’Università di Ferrara o Padova in Italia (audiometrie complete da 0 hz
a 30 khz ed altri). Così come la medicina penitenziaria nega l’evidenza delle
risultanze dell’impedenzometria del 28.2.2004.
RICERCHE
SUI LIMITI DI RESISTENZA
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· ·
A Livorno il “pressing” era totalizzante dal 3 al 10 giugno 2002, fino a
farmi quasi crepare di crepacuore, ma mirando più ad un “risultato” quasi
politico (una specie di resa mia ad accuse inesistenti e fasulle declaratami da
una voce femminile), all’interno di un tentativo di forzare la volontà e
“Toccare” i limiti fisici (nella masturbazione, anche 5 o 6 volte in una
giornata, specie nel pomeriggio, nel dolore, con centinaia e centinaia di pugni
sul muro, le mani sanguinanti e nessun dolore, o come nell’”ordine” di cercare
di togliersi qualcosa dal naso, con dolori lancinanti e moltissimo sangue,
ecc.).
RICERCHE SULLA TRASMISSIONE DI IMMAGINI VISIVE
Nel
caso di un altro detenuto sottoposto da ben 18 anni a questi “trattamenti”
nelle carceri italiane (per anni nelle carceri Piemontesi, quindi alla
osservazione psichiatrica di Livorno e poi qui al blocco speciale penale 1 di
Spoleto), le ricerche “visive” si articolano nella produzione di figure e luci
puntiformi e ripetute a diverse frequenze e colori. Qui a Spoleto inoltre vi è
un certo incentivo alle operazioni chirurgiche –a costo modico presso il CCT di
Perugia- per ridurre la miopia chirurgicamente; come noto tali operazioni
possono produrre danni e comunque rendono la persona maggiormente percettiva agli
stimoli visivi (che qui e ad alcuni di questi detenuti non mancano essendo
impegnati in attività artistiche, al computer, gioco del calcio ecc.). Cosa che
potrebbe spiegarsi con ricerche scientifiche nel merito da parte di centri di
ricerca italiani su cavie umane detenute.
Nel
mio caso, si tratta di IMMAGINI
NON SOGNATE MA “VISTE” AD OCCHI CHIUSI DA PERFETTAMENTE SVEGLIO PUR SE A LETTO:
·
· ·
Brevi “CLIP” di dimensioni molto piccole, a colori, con immagini di
donne in vari momenti ed atteggiamenti
·
· ·
una bocca femminile sorridente.
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·
una donna orientale molto simile alla mia ex compagna, che
mi guarda sorridente, con il volto sfigurato sul lato sinistro, come se avesse
avuto un trauma abbastanza grave da spostarle e sfigurarle una parte del volto,
davanti ad un albero
·
· ·
una donna mora di spalle, di media statura, che sistema uno stendino in
un corridoio, in sottoveste corta.
·
· ·
una donna con i capelli biondi e riccioli lunghi, accucciata a terra.
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una ragazza con i capelli rossi ricci che mi bacia nel cortile IUAV e mi
si avvinghia non spiacevolmente in un lettone di una stanza a piano terra che
dà sulla strada. Questo
SOGNATO ma troppo dettagliato e con colori e spazi di “virtual reality” troppo
ben congegnati da essere un sogno naturale tanto più che non ricordavo il volto
della ragazza che solo in un secondo tempo i torturatori mi dicevano essere
persona a me nota.
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due uomini e una donna filmati da sotto, mentre nuotano presumibilmente
in una piscina (in alta definizione con un rumore di fondo come di
altoparlante).
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un volto molto simile a quello di uno scienziato (Carlbruno Verduccio)
che mi fissa nella penombra; molto ripetitivo, ma solo finchè non lo riconosco
su una rivista, poi non si ripete più (primavera 2003).
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un volto che desidero rivedere di una donna, che intravedi ma ti viene
oscurato (forma di tortura, concessione al condizionale).
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due occhi sgranati che mi fissano come per assicurarsi di presunti miei
sensi di colpa o meno, anche occhi di persone diverse.
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una clip tipo fumetto con il lupo di Mogli della Disney
alto in cielo, esattamente del rapporto di formato (LxH) di uno schermo per
telefonini
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dei volti di ragazze o donne giovani in ambienti in genere
chiusi.
Questo genere di trasmissioni
appaiono coerenti alla mistificazione non casuale del perito Barone (psicosi
affettiva) che stilò questa valutazione senza neppure avere una perizia
psichiatrica ma solo un incontro preliminare per decidere quali esami
effettuare in ospedale esterno, a trucco perché funzionale solo a farmi
interrompere lo sciopero della fame.
Producendo
grazie alla semicoscienza ed all’ipnosi, ed a sostanze che determinano
patologie di lunga durata (come l’ipertermia durata da maggio 2002 a gennaio
2003), un eccesso di attività simil-masturbatoria e di prolungata eccitazione
per altri scopi (imbonire il soggetto per arrivare poi da tranquillo alla
provocazione uditiva di contenuto miratissimo), si giunge ad una estraneazione
dalla normale attività masturbatoria che conduce ad una dipendenza da queste
forme di sublimazione. L’eccesso di
attività genera la percezione per cui ti sembra di essere meno recettivo mano a
mano che passa il tempo. In questo
senso le dichiarazioni di impotenza di un detenuto rivelatosi collaborazionista
e come tale da me denunciato, che mi ha taciuto molte cose ben sapendole, circa
la attività di preparazione svolta dalle guardie e da infami delatori e
confidenti nel carcere di Biella prima dell’inizio di queste torture. Per cui
astenendovisi poi per periodi prolungati cercano di convincerti che sei
dipendente da loro sessualmente attraverso una “catena sessuale” carceraria che
sarebbe il salario degli infami che evitano di protestare in galera facendosi
rincoglionire, coscienti o meno di essere diventati delle cavie, godendosi
questa forma occulta di sesso ministeriale, al che non si lotta più e non si
esige il diritto all’affettività, presi come si è sempre più, e occultamente
ognuno agli altri, da questa realtà virtuale. Alla persona cosciente che non
collabora e che denuncia queste cose, subentra un sentimento di rabbia perché
capisci che per questa gente è un sistema di potere e di sfruttamento della
propria intelligenza esperienza e conoscenze, nonché un senso di impotenza
sessuale che devi combattere cercando di ritrovare i tuoi ritmi specifici. Ho
notato che il livello di intelligenza di queste signorine che gestiscono questa
catena sessuale è molto basso, è possibile che utilizzino prostitute virtuali
dettandogli i canovacci psicodrammatici e ordinandogli, come dicono a volte, le
sensazioni da infierire.
È
interessante notare gli interessi verso la pedofilia da parte di chi
mi tortura e cerca di subliminale sessualmente per tentare di corrompermi e
ridurmi al silenzio delle mie denunce. Nelle loro affermazioni verso di me spesso
mi bombardano di concetti e significanti astrusi e per me incredibili come atti
sessuali tra madri e figli, ecc. Cose di cui ho pure letto sul “Corriere della
sera” a proposito di certi siti internet. Come noto a chi con me ha
lavorato, discusso, fatto politica, esposto e vissuto insieme in libertà, non
solo odio pedofili e pedofilia, ma soprattutto il substrato sottoculturale e
molto di voga in Italia che ne è alla base della diffusione enorme attuale,
così come odio la cultura (e l’arte pure) cd. “post-moderna” e della virtualità
dei rapporti umani dato che fondo le mie scelte sulla determinazione sociale
dei rapporti tra gli individui, sull’oggettiva necessità delle masse di
liberarsi della società del profitto e dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo,
della dominazione anche sessuale dell’uomo sulla donna, della schiavizzazione e
dello sfruttamento dei minori, degli immigrati, degli emarginati e degli
oppressi. Ho pensato anche che a torturarmi possano essere “uomini” e donne
della malavita che hanno preso un “contratto” per eliminarmi in questa maniera
così strana e tecnologica, dopo che lo Stato non sapeva più come gestire lo
spionaggio delle microspie sottocutanee che ho nella testa certamente
fraudolentemente e dopo il mio arresto del 23-10-1993 e quasi certamente da
quando sono stato per l’unica volta nella mia vita operato in anestesia totale
(Torino 10-1-1996).
Considerando
le sostanze di cui certamente mi hanno imbottito tra il maggio e giugno 2002
(al di là del significato concreto della iniezione del 30 ottobre 2001 e del
basso numero di piastrine che avevo nel sangue nel corso della mia permanenza a
Biella, peraltro significativamente inferiore al numero più volte rilevato
anche mentre digiunavo tre giorni a settimana a Spoleto) è interessante il
convegno, organizzato della “Fondazione Santa Lucia” che oltre alle aree
cerebrali si interessava ai nessi e connessi tra le aree coinvolte
nell’assunzione di droghe (cocaina ed eroina) e l’eiaculazione maschile. Le più
eccessive stimolazioni di tal genere praticatemi sono state tra il maggio (una
giornata per scaricarmi la tensione delle altre torture), il giugno (un paio di
settimane) e il luglio-settembre 2002 (una pratica abbastanza frequente se non
quotidiana) ossia compatibili con quel convegno. Tantopiù quando parla (la Levi
Montalcini(7),
sancta sanctorum del potere scientifico in Italia) degli scopi “terapeutici”
contro la depressione della “stimolazione profonda del cervello” e degli studi
di Sami Zeki.
1.
Poliziotti milanesi della Digos sono andati persino in missione a Guantanamo,
come pubblicato a suo tempo da “Panorama”, ma senza riportare le notizie che si
iniziano a leggere dai superstiti scarcerati come lo svedese 25enne arrestato
in Pakistan e torturato per 2 anni e mezzo opportunamente messo sotto
protezione dallo Stato svedese perché minacciato da opportuni al potere gruppi
fascisti, così da impedire di farlo conoscere più di tanto al popolo svedese.
2.
Repubblica, 31.10.2002, Federico Zampini inviato da San Francisco, “Ecco
la polvere che spia” (microchip Smart Dust prodotto dal Darpa e dall’università
di Berkley anche dall’italiano Bruno Sino poli).
3.
Repubblica, 6.10.2002, Claudia Di Giorgio, “PRENDEREMO LE MISURE ALL’ANIMA.
Nuovi strumenti per scoprire tutti i segreti del cervello”.
4.
Repubblica Donna, 30.11.2002, Rossella Simone, “CRIMINI VIRTUALI, Furto
d’identità”.
5.
Preparazione e gestione dei “pentiti”, come nel caso di Jelassie Riadh, prima massacrato in 14 bis, e forse oggetto di
microspia sottocutanea durante 2 giorni di coma a Busto Arsizio, poi trasferito
a Spoleto e messo a lavorare, umiliato e provocato, vessato nelle comunicazioni
con l’esterno, processato in appello, portato poi ad assumere psicofarmaci e ad
ubriacarsi tra una messa e l’altra, portato segretamente a Roma alla Digos,
come siamo venuti a sapere qui, per prendere accordi e quindi indotto ad un
falso suicidio –impiccagione- per giustificare ai nostri occhi il suo
trasferimento, quindi dopo 6 mesi di preparazione, gestito sui media con le
solite montature sui “progetti£ indimostrabili di attentati ed esiti
investigativi nulli, per scopi politici e di allarmismo sociale del tutto
avulsi dai ruoli istituzionali della stessa Digos.
6.
L’Unità 21.12.2003, Antonio Caronia, “Che cos’è il bello ? Qualcosa che piace
al cervello”.
7.Repubblica
6.10.2002, “Rita Levi Montalcini illustra le nuove frontiere della ricerca,
PIACERE MASCHILE E DROGA LA “CENTRALINA” E’ LA STESSA”.