In margine alle notizie sulla campagna repressiva di regime ordita dalla procura del noto Giancarlo Caselli, quella di Torino, sul Corriere del Veneto è apparsa una nota sulla posizione di Zanonato, sindaco di Padova, in genere aperto alle istanze giovanili, quantomeno più di Gentilini e di altri sindaci, il quale ha parlato di "metodo mafioso" per il ritrovamento di 500 biglie da usare evidentemente "contro la polizia".
Non entriamo qui nel merito né delle biglie, armi meno letali dei proiettili calibro 9 lungo, né della politica poliziesca di negare le piazze per creare gli scontri, che biasimiano e per opporci alla quale, se potessimo, parteciperemmo volentieri pure noi, come il sottoscritto, che queste cose non le possiamo fare perché controllati in real time con strumentazioni di tortura tecnologica che ci impediscono di muovere anche un solo pelo del culo senza che alcuni-e aguzzini-e lo sappiano.
Ci limitiamo a dire che effettivamente la mafia con le biglie c'entra ben poco, ed ha c'entrato sempre con la Democrazia Cristiana, con Forza Italia, con i fascisti, i falsi socialisti, alcune componenti pure repubblicane e di altri partiti, e che spesso ha stretto accordi con membri delle forze dell'ordine, funzionari del DAP e addirittura con magistrati, in alcuni casi addirittura suicidatisi.
Detto questo, non capiamo l'infantilismo politico di Casarini, SEMPRE CHE SIA VERO quanto riportato dal Corriere del Veneto (8.7.2009), sul quale in questa materia non abbiamo molta stima. (I due paginoni di ieri sembravano scritti direttamente dalla Digos !!!).
Casarini avrebbe detto, di risposta alle accuse di "mafiosità" di Zanonato: allora lui è stalinista.
Ma Luca Casarini, guarda che il compagno Stalin non ha nulla a che vedere con i borghesi ed i traditori !
Studiati un po' meglio la Storia, e non solo i manualetti dei trotskisti !
Saluti e baci