Informazione Antifascista n.8
Le destre nazionaliste e xenofobe a convegno
di
Gabriele Proglio
Si
è svolto in Austria, sotto l?attenta organizzazione dell? FPO, il convegno
delle destre nazionaliste al quale ha partecipato anche Forza Nuova e più in
generale la coalizione di Alternativa Sociale. Lo scopo dell?incontro è stato
quello di discutere dei principi cardine delle nuove politiche xenofobe in
Europa. Ancora una volta all?impostazione minoritaria eurasiatica, del filone
Mutti e della risita Eurasia, si affianca e si impone quella eurocentrica e
occidentale.
Quest?
ultima non è motivata dal riconoscimento del soggetto politico, economico e
istituzionale dell?UE ma per una quanto mai discutibile superiorità, in termini
di progresso e di architettura sociale, delle razze europee. Se si analizzano
meglio le ?sacre origini? alle quali le differenti destre radicali si
richiamano in ciascun paese, si scopre subito un?intolleranza e persino un
conflitto interno alle deliranti idee eugenetiche.
Per
esempio, a parte i reazionari eurasiatici, la destra radicale in Italia ha due
richiami storici principali; l?Impero Romano che sarebbe ?fonte di stabilità e
di sviluppo sociale e progresso della civiltà? e, dall?altra parte il mondo
celtico. La stessa Lega Nord porta in evidenza due esempi; il simbolo stesso e
il rito di Pontida (oltre ovviamente ai richiami religiosi al contesto
pre-moderno e principalmente latino).
All?incontro
hanno preso parte anche il Vlaams Blok con le due fazioni; quella integralista
di Filip Dewinter e quella iperliberale di Alexadra Colen. Inoltre era presente
una delegazione del Front National di Le Pain (anche come rappresentanza del
Rassemblement pour la France: la Alternativa Sociale francese), i rumeni del
Romania Mare e i loro cugini camerati bulgari di Attack, gli spagnoli di Fuerza
Nuova (anche loro convogliati in un cartello politico di più soggetti simile ad
Alternativa Sociale).
Pur
non coinvolgendo tutte le forme europee della destra radicale, (infatti alcune
sigle tedesche come la NPD, la DVU e la DAO o inglesi come il BNP e il National
Front non hanno partecipato al meeting), la stesura del documento conclusivo
pone la base per un allineamento.
I
punti topici sono essenzialmente otto. Analizziamoli.
1
- Creazione di una Europa nazione, delle Nazioni, libera e indipendente,
dentro il solco di una federazione degli stati uniti nazionali sovrani. La
destra radicale europea quindi pone alla base della visione politica
l?eurocentrismo e lo ricolloca in una dimensione ideale nazionale dove il
governo centrale è libero ed indipendente; si ipotizza una sorta di federalismo
(chiamato federazione). Non vi è quindi una sostanziale differenza dall?UE e
dal suo funzionamento se non per quello che riguarda la sovrastruttura
istituzionale europea (vorrebbero un?Europa composta da stati che parlano tra
di loro senza l?interprete della Comunità Europea). Si comprende bene come la
proposta, anche ideologica e teorica (ma poi anche pratica), della destra non
differisca molto dalla situazione odierna.
2.
Opposizione a qualunque intento di promulgare una costituzione che preveda
la creazione di un superstato centralista europeo. Questo secondo
punto è conseguenza del primo. Ma con un?aggiunta ulteriore; si dice no alla
costituzione europea ma si alle concentrazioni nazionali di potere. Una
contraddizione enorme.
3.
Il rifiuto assoluto alla espansione illimitata dell?UE. Soprattutto verso
quelle aree che, geograficamente, culturalmente, per religione ed etnia, devono
intendersi come ?non Europa? di Asia e Africa, come la Turchia.
Su questo terzo punto è doveroso un approfondimento. La contraddizione interna
a Forza Nuova è quella di pronunciarsi per la creazione di un Europa diversa
(ma comunque per l?Europa) che sia conciliabile con due altri presupposti
radicali; la cristianità e la cultura occidentale. Se a livello nazionale un
?no all?immigrazione? potrebbe chiudere la discussione (fomentando l?odio
razziale e il perbenismo borghese), su di un piano internazionale ed europeo è
molto più difficile identificare il confine del mondo occidentale. La Turchia,
anche da un punto di vista storico, è sempre stata coinvolta nelle dimensioni
del vecchio continente (quindi la collocazione fuori dall?Europa non tiene
conto del passato ma è funzionale alle esigenze politiche di Forza Nuova).
All?interno del territorio amministrato da Ankara sono inoltre presenti molte
componenti di destra radicale alcune delle quali extraparlamentari e di matrice
eversiva. Le amministrazioni turche si sono contraddistinte nel tempo per aver
adottato provvedimenti, in campo legislativo ed esecutivo, di chiara matrice
repressiva. Un paese quindi idoneo per lo sviluppo di movimenti di estrema
destra se non fosse per la questione della religione; l?Islam. Accettare che la
Turchia entri in Europa e che quindi in un futuro possano sedere allo stesso
tavolo estremisti di destra di fede cattolica e musulmana rappresenterebbe per
Forza Nuova, e per le altre componenti, una sconfitta epocale e il venire meno
del sodalizio tra i settori più reazionari e antimodernisti della Chiesa e la
parte politica. Quindi si tratta di una questione di opportunità e di
conservazione delle già traballanti strutture ideologiche della destra europea.
4. La protezione efficace dell?Europa contro chiunque la minacci: il
terrorismo, l?islamismo integralista, l?imperialismo esercitato da una
superpotenza e la aggressione economica che proviene dai paesi a basso
salario Sarebbe
interessante capire a quale imperialismo si riferiscono i neofascisti? Se si
riferissero all?Impero inteso come ?grande dominio? sarebbero in contrasto con
il richiamo ideale dell?Impero Romano, se invece parlassero di imperialismo in
senso lato non potrebbero accettare la costruzione dell?UE. Ancora una volta il
pensiero di Forza Nuova è un?accozzaglia di mezze frasi e richiami tra loro
eterogenei. Non vengono discusse le motivazioni dell?imperialismo (il
capitalismo in generale e nello specifico il concetto di proprietà dei mezzi di
produzione) ma semplicemente imposte immagini, tra loro sconnesse, contro le
quali combattere. Sullo stesso piano finiscono quindi il terrorismo (viene da
chiedersi anche quello dei Nar di Ciavardini?), l?islamismo integralista (il
secondo termine è stato aggiunto per non creare scissioni interne alle
strutture neofasciste che accolgono anche posizioni nazionaliste filoislamiche
? da non confondere con quelle panarabe), l?imperialismo e la competitività dei
mercati asiatici.
5. L?arresto immediato del fenomeno della immigrazione indiscriminata
in tutte gli stati dell?UE, prevedendo la sospensione dei processi di
riunificazione familiare Poco da aggiungere se non precisare che Forza Nuova vorrebbe il blocco
totale dell?immigrazione. La Bossi-Fini già viola il diritto internazionale
perchè istituisce il reato di ?immigrazione clandestina? prevedendone la
detenzione; ma a Fiore e camerati non basta. Vorrebbero blindare le frontiere
di ogni singolo stato sia alle merci che alle persone.
6. L?avvio di una politica per la famiglia a favore della natalità.
Politica che dovrà considerare l?infanzia come uno dei principali valori da
proteggere, dentro il segno della famiglia tradizionale Ecco ancora un altro richiamo
forte alla Chiesa pre Concilio Vaticano II; l?apertura fatta dal clero alla
contemporaneità era il risultato del fallimento del sistema famiglia.
L?incapacità di essere all?interno del contesto sociale portò la Chiesa ad una
svolta che in molti settori, quelli integralisti e conservatori, non fu
condivisa. Forza Nuova, come anche la Lega Nord, sta cercando di saldare la
propria base militante e il consenso che ottiene al mondo cattolico
ultraconservatore. Il che significa proporre un modello sociale basato sul
nucleo famigliare diretto dall?uomo a discapito della donna (senza libertà e
intesa come macchina sforna figli e addetta alla gestione del focolare). Da
queste basi nasce il collegamento forte con il Movimento per la Vita e con gli
antiaboristi.
7. La solidarietà tra le nazioni europee nella lotta contro gli
effetti negativi, tanto sociali come economici, della globalizzazione La loro lotta contro la
globalizzazione non ha il fine di evidenziare gli scompensi nord-sud del mondo
o la divisione di classe interna alla società ma unicamente di affermare la volontà
di un ritorno al passato.
8. La restaurazione dei sistemi di protezione sociale all?interno
degli stati membri dell?UE e la ricerca della giustizia sociale nelle nazioni
europee Quest?ultimo
punto anche se può essere facilmente interpretabile in più modi ha il
significato di imporre in tutto il territorio nazionale strumenti di
conservazione delle differenti classi sociali, quindi a salvaguardia degli
interessi economici/capitalisti e della borghesia.
Forza
Nuova, come altri movimenti e partiti xenofobi, non hanno una linearità
ideologica ma pongono in essere la loro stessa esistenza sul razzismo e sulla
incapacità di protagonismo sociale rispetto alla morsa letale del capitalismo.
Non è un caso che le stesse periferie (intese anche come zone di provincia)
tanto odiate da Fiore e camerati siano poi il terreno principale dove l?estrema
destra cerca consensi.
In
conclusione i neofascisti propongono un modello societario pieno di
contraddizioni che se di facciata si schiera contro il capitalismo e l?imperialismo,
poi nell?architettura sociale funziona da garante delle classi alte e delle
corporazioni borghesi a discapito del proletariato.
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