CONTRO-RIVOLUZIONE

REIHE TEXTE—GRUPPE 2

OVVERO APPOGGIO DEI SERVIZI AL COMBATTENTISMO PER COMBATTERE IL MAOISMO TRA I PRIGIONIERI POLITICI EUROPEI E LE AREE DI SOLIDARIETA’

da www.paolodorigo.it, 2005, agg.to 2007

 

Nel 2001,  in seguito alla denuncia di AUFBAU contro il redattore di Gruppe 2, MANFRED SCHLICKENRIEDER, Senza Censura dichiarava che questa montatura era rivolta all’area marxista-leninista-maoista. Nulla di più errato, Gruppe 2 – Reihe Texte è nata ed è stata diffusa praticamente esclusivamente su documenti m-l e combattenti comunisti, ma non m-l-m. Peraltro l’unico documento che mi è co-attribuito e ivi pubblicato in tedesco (lingua che non riesco a leggere se non poche parole), non è stato nemmeno da me co-redatto. La memoria che segue, aggiornata per questo numero della rivista,  ha demistificato questo aspetto ai proletari comunisti coscienti, come in altri casi in questi anni, e  ritrovando il vuoto silenzio dell’opportunismo soggettivista.

Nel 1994-1995, durante la mia breve adesione al collettivo di dibattito dei prigionieri br-pcc di Novara, che interruppi con il documento “Sul Kollettivo” del marzo-aprile 1995, ebbi tra le mani per la prima volta la rivista “REIHE TEXTE”, edita da un “Gruppe 2” tedesco con sede ad Unterhaching (RFT).

Non ebbi pensieri strani, cosa che invece cercarono poi di farmi avere con il controllo mentale, sul possibile legame tra una rivista così carina in carta patinata, e i servizi STASI o ex dell’est europeo, e non li ebbi neppure quando nel 1998 mi lessi il libro di Wolff). Invece li ho adesso, e penso che i servizi SISMI deviati abbiano svolto un lavoro controrivoluzionario principalmente anti-maoista simile nelle sue aspettative al lavoro di Freda negli anni sessanta, lavoro ancora in piedi con la tortura tecnològica del controllo ed interferenza (forzature, sublimazioni, rimozioni, intervisioni, interferenze psichiche e semantiche) del sottoscritto.

Quando mi trovai nel febbraio 1996 nella sezione giudiziaria di Novara in seguito al mio gesto di rivolta e suicidarlo del 4-1-1996, mi rimisi a contattare le riviste che potevo leggere restando nella sezione B. Tra queste, una delle pochissime cui non

avevo già scritto dopo la mia scelta di rottura politica, ratificata poi nel documento del processo di appello del 15-6-1995, Trieste, era proprio Gruppe 2. Pensavo fossero compagni, dato che il compagno che ne curava i rapporti epistolarmente nella sezione B, ben conoscendo il tedesco, ne andava abbastanza fiero.

Peraltro la rivista aveva pubblicato per anni (dal 1990 circa) documentazione abbastanza interessante e tutti o quasi i documenti delle OCC residuali in Europa occidentale (nulla però dei palestinesi, del Perù, della Turchia, almeno così mi pare).

L’unica lettera che ricevetti mi dava del tu, si rivolgeva a me con “Caro Paolo”, “sappiamo la tua storia”, e comunque il tutto si ridusse a due lettere mie di richiesta riviste e all’invio loro del n.8 che conteneva anche una versione “aggiustata” del

comunicato n.2 del processo di Aviano (infatti io risultavo firmatario anziché sostenitore esterno con mia dichiarazione, cfr. documento di Trieste).

Nell’ambito dei rapporti che avevo di solidarietà con l’ASP, così come con il Comitato 19 giugno, avevo segnalato le riviste da cui facevo traduzioni e con cui avevo rapporti, oltre che fornire l’elenco dei prigionieri che avevo preparato per l’ASP dal 1995 sino al 2003 almeno- dato che fino all’epoca l’ASP non ne pubblicava più alcuno da molti anni- e le successive modifiche, spesso dimenticate dai redattori del Bollettino, nel frattempo divenuto dell’ASP e non più dell’ormai esaurito Coordinamento precedente a cui aderivamo con diverse realtà noi compagni del veneziano e non solo, sin dal 1982.

Rapporti sociali così mi informò il compagno Maj, avevano potuto uscire non già più solo con l’edizione inglese, ma anche in tedesco. Non avendo i termini per  commentare, ed avendo letto della presenza di Gruppe 2 alla GIRP 1996, non ebbi sospetto alcuno.

Nel dicembre 2000 si viene a sapere da AUFBAU, rivista di “Costruzione rivoluzionaria” in varie città svizzere, con una posizione m-l di simpatia verso alcune esperienze maoiste, ma non schierata apertamente sul m-l-m, principalmente maoismo, che avevano scoperto che MANFRED SCHLICKENRIEDER era un infiltrato dei servizi segreti tedeschi che aveva lavorato insieme al SISMI contro il movimento rivoluzionario. In carcere a Biella c’è uno strano subbuglio: infatti l’inflitrato era anche redattore della edizione in lingua tedesca di Rapporti sociali. Quindi Rapporti sociali pubblica una precisazione poco approfondita e la questione pare finire qui.

Invece in seguito Senza censura lesse di questa vicenda un aspetto che in realtà aveva dei limiti politici intrinsechi: evidenziava la volontà del SISMI e dei servizi tedeschi di “dare peso” a posizioni sostanzialmente lontane da quelle dei prigionieri BrPcc e Raf, un po’ meno lontane da quelle dei prigionieri Ccc - Grapo-PceR, forse perché riteneva di poter meglio penetrare il m.r. in Italia attraverso la simpatia nel m.c.i. per i compagni prigionieri belgi delle CCC (in Italia non è mai esistita a parte nel 1978 nel sandonatese, la sigla CCC, che in Italia pare sia stata usata dal   provocatore   al    servizio   dei  servizi,     Angelo Dalla Longa,    già compagno di carcerazione di militanti della lotta armata tra il 1979 e il 1986 –venne arrestato nel 1977 per sfruttamento della prostituzione e rapina in provincia di Treviso–) e spagnoli dei GRAPO e PCE(r). (in rosso la parte “saltata” dalla stampa della rivista)

L’articolo di Senza censura non evidenziava abbastanza poi il nesso della montatura di una base romana rilevata dal SISMI e dai servizi tedeschi attorno a questa montatura, con lo stravolgimento dei termini politici dell’interessantissimo dibattito sollevato con i loro contributi dai compagni spagnoli e belgi alla fine degli anni 80, contributi cui cercava di agganciarsi con improbabile possibilità di riuscita il dibattito pubblicistico interno alla “Cellula per la costituzione del pcc” –da non

confondersi con CCC-.

Il che andava invece letto così, a mio parere e con il senno del poi: SISMI ITALIANO E SERVIZI TEDESCHI, RIMASUGLI DEL NAZIFASCISMO, AL SERVIZIO DI UNA DEFORMAZIONE CHE TORNAVA COMODA A CHI VOLEVA COMBATTERE LA RICOSTRUZIONE DEI PARTITI COMUNISTI E MANTENERE UNA POSIZIONE DI “SUPERIORITA’” DEI PAESI AVANZATI SU QUELLI ARRETRATI IN SENO AL MCI NONOSTANTE PROPRIO NEI PAESI ARRETRATI LA RIVOLUZIONE STESSE COMINCIANDO QUASI A TRIONFARE (1990-1992 IN PARTICOLARE).

 

Testo aggiornato rispetto a quello precedentemente pubblicato in http://www.paolodorigo.it/2005_07_30_GRUPPE2-SISMI.pdf