LAPSUS

Probabilmente è un lapsus, quello di Sara Menafra a pagina
8 dell'edizione del "manifesto" di giovedì 3 gennaio, ma
risulta divertente e, ahinoi, veritiero.
Scrive la giornalista, nell'articolo di spalla
intitolato "Sinistra. <Nell'agenda anche il no al Kosovo>":
<L'hanno detto e lo ripetono: sono stanchi di ingoiare
tutto. E visto che sulla prima pagina dell'agenda 2008 c'è
la verifica di maggioranza, visto che ritengono di essere
quelli che troveranno meno carbone nella calza della
Befana, loro, 'La Sinistra e l'arcobaleno' questa volta
sono decisi a puntare i piedi. PER IL PROSSIMO ANNO (il
maiuscolo è nostro, n.d.a.) vogliono incassare almeno un
risultato capace di caratterizzare la loro presenza nel
governo>.
La brava redattrice del 'quotidiano comunista' incorre in
quello che crediamo essere un lapsus, in quanto supponiamo
intendesse riferirsi all'anno appena iniziato, come
peraltro si può facilmente evincere scorrendo il resto
dell'articolo, all'interno del quale dà notizia della
contrarietà della falsa sinistra verso un - così parlò
Luciano Pettinari, vice capogruppo Sd al Senato ed ex
membro dei sedicenti Comunisti Unitari - <coinvolgimento
dell'Italia in un'altra impresa militare dai contorni
confusi>.
La stessa articolista conclude con quello che ormai è il
leit-motif dell'azione della falsa sinistra da quando si è
insediato il governo del Mortadella: <la sinistra giura di
non mollare. Almeno, per ora>; questo è il segno che
persino nella sede del quotidiano 'organo del bon-ton
ulivista' sono finalmente arrivati alla conclusione che la
falsa sinistra istituzionale ha ceduto sempre su tutto ed
anche in questo caso chinerà il capo e si piegherà ai
voleri della "destra moderata", naturalmente <per senso di
responsabilità>.
E' ora che anche i proletari lo capiscano e mandino questi
schifosi personaggi dove meritano: al diavolo!

Torino, 03 gennaio 2008