VERSO LA "LIBERALDEMOCRAZIA" (SPERIAMO DI NO !!!)

A pagina 4 del "manifesto" del 12 marzo si trova una
intervista di Matteo Bartocci al segretario nazionale di
Rifondazione, Franco Giordano.
La seconda domanda al piccolo dirigente barese è la
seguente, e vale la pena di trascriverla integralmente così
come la sua risposta.
Chiede il Bartocci: <In Francia il PCF (revisionista,
n.d.a.) ha resistito e la sinistra
anticapitalista 'trotzkista' ha avuto un successo
straordinario, oltre il 10%. Esiste una sinistra
anticapitalista in Italia?>.
La risposta è eloquente perché dimostra quale sia
l'orizzonte scelto dalla falsa sinistra italiana, che dopo
aver abbandonato l'orizzonte del comunismo - già con la
svolta di Salerno del 1944 attuata dall'allora segretario
nazionale del PCI Palmiro Togliatti che portò il suo
partito sulla via del revisionismo - ora abbandonano anche
l'anticapitalismo: <il punto è questo: per competere con la
sinistra moderata dobbiamo realizzare una profonda
innovazione politico-culturale e definire un'ipotesi
strategica di società. Altrimenti è a rischio non solo
l'esistenza di una sinistra degna di questo nome ma anche
l'originalità del modello sociale europeo rispetto a quello
americano. L'Italia è un caso a sé. Qui l'accelerazione
verso il modello politico Usa è fortissima. La dialettica
tra noi e il Pd può essere un fattore di innovazione per
entrambi. Pensiamo alla Germania: c'è una forza
socialdemocratica coinvolta in un governo di larghe intese.
E nel momento in cui la Linke raccoglie consensi difendendo
la sua autonomia e la sua diversità, nel Spd si apre un
confronto sulle prospettive>.
Come si può vedere non c'è traccia di una risposta diretta:
si cita il dialogo col Pd come fonte di innovazione per
entrambi (l'allievo vuol superare il maestro,
evidentemente) ed in più si prende ad esempio il modello
tedesco dimenticando che la Pds - il partito che ha preso
il posto della Sed della ex DDR - ha abbandonato il suo
anticapitalismo nel momento in cui si è fusa con la Wasg,
la 'sinistra' fuoriuscita dalla Spd e guidata da Oskar
Lafontaine.
Siamo all'ultima svolta prima del traguardo finale che, per
Rc-Se ed i suoi accoliti della Sarc, sarà inevitabilmente
una formazione liberaldemocratica.

Torino, 12 marzo 2008