SALUGGIA, 24 FEBBRAIO 2006: COLPEVOLE E' LO STATO

C'era una volta la battaglia, condotta dai cittadini del
comune di Saluggia (VC) contro il nuovo sito di stoccaggio
delle scorie nucleari.
Nel corso del 2006 la questione si è chiusa con
l'accettazione, da parte dell'amministrazione comunale
locale, di un indennizzo di un milione 500 mila Euro a
fronte dell'autorizzazione al trasferimento delle barre di
uranio, presenti nella piscina Eurex, al deposito
dell'Avogadro dove resteranno sino almeno al 2010, quando
dovrebbero essere inviate in Francia per essere
riprocessate, prima di essere riaccolte nel comune
vercellese entro la fine del 2025.
La seduta del consiglio comunale saluggese che ha visto
l'annuncio da parte del sindaco dell'epoca, Franco Barbero
dei DS, del raggiunto accordo per la variante Sogin -
tenutasi il 24 gennaio 2006 - è stata 'disturbata' dalla
partecipazione di almeno 800 cittadini che contestavano il
provvedimento sostenendo che "non si svende la salute per
un indennizzo"; le "forze dell'ordine", intervenute per
evitare gravi incidenti che erano nell'area, arrestarono,
con l'accusa di interruzione di pubblico servizio, tre
giovani particolarmente accalorati nella non accettazione
del poco salutare scambio.
Successivamente si sono tenute alcune manifestazioni
pubbliche - tra cui una con una marcia fino alla piscina
Eurex, un'altra con una festa sulla piazza del comune - per
contestare ancora la decisione di mantenere le barre di
uranio nel comune di Saluggia, ma l'amministrazione locale -
 che nel frattempo era passata nelle mani del nazialleato
consigliere provinciale Marco Pasteris - ha trovato il modo
di tacitare tutto promettendo il riutilizzo per la
popolazione dell'indennizzo erogato dallo stato.
Nel frattempo i guai per i tre arrestati di cui sopra non
sono finiti e il 27 febbraio 2008, presso il tribunale di
Vercelli - situato in un castello del XIV secolo in piazza
Amedeo IX - si tiene una udienza del processo a loro carico.
Sulla piazza antistante si anima un presidio, convocato dal
CSA Mattone Rosso di Vercelli e dal Comitato Spontaneo
Arcobaleno di Rondissone, al quale partecipano anche il
Collettivo Senza Tregua di Novara, il circolo torinese di
Proletari Comunisti, alcuni esponenti dei centri sociali
torinesi e l'organizzazione di Biella del PMLI.
Il programma della giornata prevede la presenza di una
mostra sulla lotta oggetto della criminalizzazione
poliziesca e la diffusione di musica militante.
Al nostro arrivo, sono circa le 8:00, troviamo gli
attivisti del CSA Mattone Rosso intenti a montare il
presidio: si notano alcune bandiere NO TAV, una del NO Dal
Molin, una palestinese, alcune bandiere NO al Nucleare ed
una di Autonomia Contropotere; su un lato è posizionato uno
striscione giallo con all'interno tanti simboli del
nucleare e la scritta in rosso "Via il nucleare senza tante
scorie" firmato CSA Mattone Rosso con una grande falce e
martello in alto a destra.
Intorno alle 9:00, quando al presidio si contano una
trentina di presenti, comincia la distribuzione di un
volantino che spiega le ragioni del presidio: si ribadisce
che le responsabilità di quanto accaduto a Saluggia è tutta
delle istituzioni; si declama a chiare lettere il NO al
nucleare, il NO a nuovi depositi a Saluggia - è di questi
giorni la notizia che sta per partire la costruzione di un
nuovo deposito che dovrebbe soppiantare i due esistenti
attualmente di cui è acclarata la pericolosità per la
salute della popolazione - ed il SI al sito di stoccaggio
nazionale delle scorie radioattive.
La piazza del tribunale non è proprio un posto di
passaggio, quindi  l'iniziativa non ha molta visibilità per
la cittadinanza: la conseguenza ovvia è che si tratta, in
definitiva, di far sentire agli imputati che i presenti
sono loro vicini, anche attraverso la diffusione di musica
militante che comincia ad essere irradiata intorno alle
9:30; per converso, per quanto detto precedentemente, sia
la mostra sia il volantinaggio non hanno riscosso molto
interesse.

RIPRENDERE LA LOTTA CONTRO IL NUCLEARE A SALUGGIA!

ESTENDERE LA MOBILITAZIONE PER IL PROSCIOGLIMENTO DEGLI
IMPUTATI!

IL VERO COLPEVOLE E' LO STATO BORGHESE CHE SE NE FREGA
DELLA SALUTE DEI CITTADINI!

LE SCORIE NUCLEARI VENGANO STOCCATE A CASA DEI POLITICI CHE
SI ARRICCHISCONO SULLA PELLE DELLE POPOLAZIONI!


Torino, 27 febbraio 2008