IL BLUFF DELL'AGENTE ICARE
"il manifesto" del 27 marzo propone all'attenzione
dei suoi
lettori, a pagina 2, una lunga intervista del direttore
Gabriele Polo all'agente della Cia Icare.
Il contenuto delle risposte di Uolter è un misto di sogni e
cavolate senza ritegno: ad esempio, il candidato (a)
democratico alla presidenza del Consiglio dei ministri
straparla del fatto che, durante il suo viaggio in autobus
(ben due, uno forse non gli bastava?) attraverso le varie
province italiane, ha sempre visto i teatri e le piazze
piene, con l'interessante novità della folta presenza di
ragazzi fra i 14 ed i 20 anni.
Chi scrive era alla 'convenzione' in piazza Castello a
Torino, dove - secondo tutti i giornali borghesi - erano
presenti ben 10 mila persone: sorvolando sul fatto che le
cifre sono state volutamente gonfiate, i convenuti non
erano più di 5 mila e la piazza si presentava visivamente
vuota, ci preme segnalare il fatto che i giovani (intesi
come ragazze e ragazzi fino a circa 30 anni, quindi ben di
più dell'età indicata dall'Amerikano) costituivano, ad
occhio, l'uno per cento dell'uditorio, a maggioranza ultra
cinquantenne ed in buona parte costituito dal ceto politico
antecedente al Pd (tantissimi gli esponenti istituzionali
di DS, Margherita, ma anche Radicali presenti in forze con
le bandiere dei bonzi secessionisti del Tibet); inoltre
erano presenti consistenti delegazioni provenienti dalle
province visitate in precedenza nel corso della stessa
giornata: Alessandria e Novara.
Ecco che abbiamo trovato il motivo per il quale l'agente
Icare viaggia con due autobus: uno è per lui ed i suoi
collaboratori, l'altro serve a spostare persone da una
provincia all'altra per far credere di avere un consenso
maggiore a quello reale.
Torino, 27 marzo 2008
P.S.: abbiamo chiesto, ad uno dei tre gazebo presenti, una
copia del programma; ci è stato risposto che avremmo potuto
avere soltanto il programma sintetizzato in dodici punti,
poiché quello esteso non era ancora pronto il 20 marzo sera!
Sarà pronto almeno per il giorno 11 aprile, l'ultimo di
campagna elettorale?