FACCE DI BRONZO
Il "Corriere Mercantile" del 22 marzo, a pagina 8, scrive
della polemica tra l'ex presidente del Consiglio dei
ministri - fino al maggio 2001 - Giuliano Amato e gli
esponenti della falsa sinistra istituzionale circa
la "macelleria messicana" avvenuta in occasione del G8 del
2001 a Genova.
Il Topo straparla di <troppa indifferenza politica>
rispetto a quanto accaduto in quei giorni, ma
contemporaneamente respinge - così come tutto il suo
partito (a)democratico - la commissione di inchiesta sul
massacro perpetrato dalle "forze dell'ordine" ai danni di
cittadini inermi, colpevoli solo di manifestare contro la
riunione dei grandi imperialisti del mondo.
Ma se questo essere ignobile fa il suo schifoso mestiere di
lacché degli imperialisti, quella che ci fa salire la
pressione è la reazione degli esponenti della falsa
sinistra istituzionale.
Se il Verde Paolo Cento, che invita l'ex ministro
dell'Interno torinese ad <avere il pudore di non prendere
per i fondelli>, ha almeno il pregio di essere stato in
piazza in quei giorni, l'(in)Fausto - che si dice
<sconvolto per la sfacciataggine> - ha poco da parlare:
egli, infatti, mentre infuriava la repressione degli sbirri
dello Stato borghese italiano, si trovava sulle terrazze di
piazza De Ferrari - dove aveva luogo il vertice - a
disquisire con i giornalisti della RAI.
E che dire del Pdci, che ora è strenuo difensore
dell'inchiesta parlamentare, ma nel 2001 non era in piazza
<per non mischiarsi con gli estremisti>, intesi come
anarchici e marxisti-leninisti?
Non sappiamo chi abbia la faccia più di bronzo tra tutti!
Torino, 22 marzo 2008