A CHE GIOCO STANNO GIOCANDO?
Il 19 novembre "La Gazzetta del lunedì" - settimo
numero
del "Corriere Mercantile", storico quotidiano in
cooperativa genovese da qualche anno proprietà
della "Stampa" di Torino - annunciava, con un
grido di
dolore, che Trenitalia
intendeva cancellare i collegamenti
Eurostar Genova-Milano.
La cosa ci sembrava strana, ci chiedevamo come mai le
ferrovie avessero abbandonato il progetto dell'alta
velocità sulla tratta Genova-Tortona, limitandosi a far
circolare gli Intercity Plus tra il capoluogo ligure e
quello lombardo: ci domandavamo quale fosse la prossima
mossa a sorpresa dei geni che hanno ideato questo scempio
ambientale e di risorse per far rientrare dalla finestra
ciò che era uscito dalla porta della legge Finanziaria, che
va detto non prevede nemmeno un centesimo per questa tratta.
La risposta a questo quesito ce la fornisce lo stesso
quotidiano genovese l'8 dicembre: Trenitalia immette sulla
tratta Genova-Milano le elettromotrici ETR 500, la classe
più nuova degli Eurostar; questa manovra, molto
semplicemente, è propedeutica ad una ulteriore pressione
sul governo per costruire le tratte ad alta velocità, le
più adatte a questo tipo di materiale rotabile.
Viene spontaneo chiedersi a che gioco stiano giocando le
ferrovie e gli organismi politici preposti, visto che
periodicamente si alternano fatti diversi in relazione alla
tratta ad alta velocità in questione: viene il sospetto che
intendano proseguire in gran segreto i lavori di
smembramento del territorio della Valle Scrivia, facendo
contemporaneamente disinformazione sui giornali locali, in
modo da mettere le popolazioni coinvolte di fronte al fatto
compiuto.
Non si illudano: il Terzo Valico non si farà!
Torino, 08 dicembre 2007
PATETICI!
Questi sono giorni di grande fermento per la politica
istituzionale, e si fa fatica a seguire tutte le sue
evoluzioni: la riprova sta nel fatto che, tutti concentrati
sul voto di fiducia di giovedì 6 dicembre, abbiamo
seriamente rischiato di perdere di vista il resto
dell'agenda.
"La Stampa" dell'8, a questo proposito, ci viene
in aiuto
alle pagine 10 e 11 con due articoli, a firma Stefano Lepri
e Roberto Giovannini, che danno notizia di altre due
vittorie della "destra moderata" nella 'guerra'
contro la
falsa sinistra.
Il primo - intitolato "Finanziaria, raddoppiati i fondi
per
la sicurezza" - ci informa che c'è la <intesa nella
maggioranza su 100 milioni in più a carabinieri, polizia e
pompieri> e riporta una dichiarazione del Topo - l'ex
socialista craxiano, attuale ministro dell'Interno,
Giuliano Amato - che dice: <le mie richieste sono state
soddisfatte>; le sue sicuramente sì, visto che il
ministro
torinese è da sempre un convinto fautore dello stato di
moderno fascismo che si sta instaurando in Italia, quelle
dei proletari - che chiedono lavoro stabile e sicuro,
diritto al benessere e ad un alloggio decente - proprio no.
La falsa sinistra, ancora una volta, china la testa al
cospetto della "destra moderata".
Il secondo - dal titolo "Utility, vince la
Lanzillotta" -
ci erudisce sul fatto che, con questo nuovo provvedimento,
il governo porta a compimento il progetto dell'ex ministro
delle Riforme del primo governo D'Alema (ora alla corte del
presidente francese, l'esponente della destra radicale
Nicolas Sarkozy) Franco Bassanini, che nel 1996 aveva
introdotto il principio dell'assegnazione a privati
dell'erogazione di servizi pubblici locali essenziali,
quali il trasporto urbano e la nettezza urbana, attraverso
gare pubbliche; si può facilmente intuire che i costi dei
servizi lieviteranno considerevolmente, visto che i padroni
lavorano solo per fare profitti: la falsa sinistra tace
anche su questo, anzi si dichiara soddisfatta perché, come
dice il capogruppo alla Camera dei Verdi Angelo Bonelli,
l'acqua non verrà coinvolta nella riforma.
Ogni giorno che passa si comprende sempre meno la
motivazione dell'esistenza della falsa sinistra in Italia.
Torino, 08 dicembre 2007