www.paolodorigo.it 6a edizione della pagina, 27-7-2008
KURDISTAN LIBERO KURDISTAN ROSSO
TURCHIA STATO FASCISTA ADERENTE ALLA NATO ED ALL'OCSE
19
dicembre 2000 – 19 dicembre 2005
A dimostrazione che l'Europa copre il fascismo turco, ecco dei siti recentemente annullati dal troiame filoimperialista ADGH YDG http://www.halkingunlugu.org/ http://www.kardelenyayimcilik.org/ Partizan Sito aggiornato sino al settembre 1999 (TKP-ML da cui nel 2002 si è costituito il MKP Partito Comunista Maoista della Turchia)
SINTESI E DOCUMENTI DI PCm E PROLETARI COMUNISTI DELLa strage di Dersim del 16 giugno 2005 ed i funerali di massa dei 17 compagni del MKP
vai a Notizie sulla Guerra popolare del Partito Comunista Maoista di Turchia e Kurdistan del Nord
E I "RADICALI"* LA
Turchia LA CHIAMANO … EUROPA
per la edificazione del socialismo paese per paese, e quindi per la transizione al comunismo dell'intera Umanita', per la messa al bando degli Stati terroristi: USA, Turchia, Israele ...
LA LOTTA CONTRO LE CARCERI CON CELLE DI TIPO “F”, IN TURCHIA, DI PROGETTAZIONE ITALIANA, LUOGHI DI TORTURA ED ANNIENTAMENTO PSICHICO, CONTRO LE QUALI LA LOTTA E’ ED E’ STATA MORTALE, E PER PIEGARE LA QUALE IL REGIME FASCISTA TURCO NON HA ESITATO, COME E PIU’ CHE IN PASSATO, AD AGIRE CON STRAGI ED ATTACCHI ARMATI SIA ALLE CARCERI IN LOTTA SIA ALLE ASSOCIAZIONI DEI FAMILIARI ED AMICI IN SPECIE LA TAYAD, CONTRO LE QUALI HANNO USATO GLI STESSI SISTEMI.
Appunti sulla
resistenza e la repressione nelle carceri Turche, gennaio
2001,
di P.D.
PRESIDIO DELLA TAYAD AL LICEO GALATASARAY DI ISTANBUL 30 OTTOBRE 2005 (da Lotta Unita’ dicembre 2005), ins.8-1-12006
Le denunce sulla
tortura nelle carceri dell’entità sionista in
Palestina
La
ricerca sui cervelli dei compagni RAF, Germania, 1977-2002, e i loro
furti
* a proposito del 41 bis ai mafiosi e del 41 bis ai compagni
Immagine manifesto contro l’articolo 90 e l’annientamento dei proletari prigionieri 25 aprile 1983 (come si vedrà nel testo del manifesto, nato da una immagine ameriacna e ripreso anche in Germania da Autonomen, era rivolto contro il “governo” e non contro lo “stato” per quanto questo fatto fosse puramente lessicale, la sostituzione del termine nella riproduzione del manifesto nel libro “Leoncavallo” ed.Costa & Nolan, 1995, non la possiamo apprezzare, tantomeno chi al tempo aderiva al Coordinamento Nazionale dei Comitati Contro la Repressione come il sottoscritto) Il manifesto evidenzia una tematica (tecnologia) che purtroppo non veniva relazionata; si diceva da parte dei familiari, come nel caso del Compagno Paolo S., poi suicida ai domiciliari nel 1989, che “sta male”, ma non si spiegava che era vittima di torture tecnologiche (messaggi subliminali allora erano già in uso, di tipo visivo ed uditivo, ma senza lettura del pensiero, almeno si ritiene così; nelle mie indagini tra compagni di detenzione a Livorno, Spoleto e Sulmona, mi si spiegò dei nazisti che usavano protesi a galena per le comunicazioni a distanza, e di lettura del pensiero ed interferenza a partire dal 1986 in poi, non prima).
(dichiarazione di solidarietà al processo al Bollettino, prima istanza, file pdf, pagina 2 colonna sinistra)
La
domanda di questa pagina: perché tanto pudore in Italia nel denunciare
apertamente e combattere con precisione sia sul piano rivoluzionario sia sul
piano legale (come nel processo ai Nocs di Padova del luglio 1983) l’uso e le
tecniche della tortura, in particolare di quella, frutto anche delle
sperimentazioni di isolamento carcerario, del controllo ed interferenza mentale
nelle carceri (vedi MK ULTRA ed ALTRI
CASI) ? Non ci fosse
stato questo pudore borghese ai limiti del controrivoluzionario in molti altri
rivoluzionari prigionieri ed in alcune delle realtà organizzate autenticamente
comuniste in Italia, anche la lotta che sto conducendo in prima persona avrebbe
fatto maggiori passi avanti ed in minore tempo, e forse non avrei più, e mo’ da
tempo, questa merda cyberetica nella testa; senza contare le responsabilità di
OGNI AMBITO CHE NE ERA A CONOSCENZA, DI NON AVERMI DETTO NULLA, DAP PER PRIMO,
che troveranno soluzione solo nella giustizia, o quella nota, o quella
proletaria, perché la tortura non è una cosa che possa passar liscia, specie se
dura anni ed anni.
In preparazione i files con le scansioni dei documenti:
alcuni
precedenti
1)
Stammheim,
Annientamento prigionieri RAF e di altri gruppi rivoluzionari in Germania,
1974-1977-…Gli abissi dell’ “ideologia” borghese: l’uso del controllo mentale su
Patricia Hearst da parte dei “Simbionisti”
2)
Decreti
segreti Spadolini, Italia, 1982
3)
Articolo
90 e Articolo 41 bis
4)
La
lotta dei prigionieri PCEr-GRAPO e dei prigionieri RAF nel
1989-1990
5)
Le
carceri FIES in Spagna
6)
trasmissione
di LA7 su MK Ultra utilizzata sui detenuti USA con microspie sottocutanee sin
dal 1990, ed esperimentata anche da medici italiani neurofisiologi e
neurofisiopatologi negli USA su detenuti sin dalla metà dagli anni
’90
7) Dal libro Resistance di Souha Bechara, prigioniera comunista nel lager di Khiam nel Libano del Sud, chiuso dopo la liberazione del Libano del Sud dalle truppe filo-sioniste di lahad, nel maggio 2000
8) Fiction e realtà: prigionie vere e prigionieri collaborazionisti (portatori coscienti di strumenti di telecontrollo che non ne denunciano l’esistenza al movimento proletario
9) Rote Armee Fraktion - sull'anniversario di Stammheim (+1977), da alcuni definiti suicidi (con disprezzo) da altri omicidi (per nascondere la questione del suicidio ?), qui richiamiamo l'ultimo testo di Ulrike Meinhof (+1976), integrale - Holger Meins (+1974)(da "Rosso") e documento carcerario