Follia diffusa di organi dello Stato che pur si tacesse l'utilizzo di certe tecniche di manipolazione mentale nelle carceri, hanno accettato che di queste ne facessero uso false compagini "amiche" del sottoscritto, che dietro un rapporto solidale ed amichevole nascondevano una ignobile e speculativa forma di utilizzo delle menzogne e montature di gruppi neri delle carceri.
Alla base di tutto una questione di legittimità rivoluzionaria dell'operato di un militante non allineato, non allineamento che per la congerie e il groviglio di interrelazioni tra sette opportuniste e gruppi neri, corrispondeva ad un pericolo rosso intollerabile.
Il tutto coinvolgendo in maniera subdola o almeno tentando coinvolgimenti non chiari, di familiari di Paolo, che non avevano la possibilità di parlare con Paolo stesso delle cazzate che si sentivano riferire.
Tanto più che non di "non allineamento" teorico e di militanza si trattava, ma di semplice non adesione al settarismo.
La conseguenza è stata ed è tuttora che a torturare Paolo Dorigo sia una congerie di apparati e falsi compagni, falsi perché antepongono ai principi fondamentali, i mezzi.
Forme di settarismo ed opportunismo "di sinistra", in realtà espressione di gruppi neri che cercano di far prevalere una soluzione politica occulta di regime, allo sviluppo nella lotta di classe, delle contraddizioni.
Settarismo e nazismo camuffato che Paolo non mancherà di sterminare con l'aiuto degli autentici rivoluzionari di questo paese.
(aggiornamento sulle finalità e falsità di chi organizza e pratica la tortura del controllo ed intereferenza mentale nel caso di Paolo Dorigo)