Morto a 18 anni nelle mani
della polizia
La notte del 24 settembre a Ferrara un ragazzo di 18 anni,
Federico Aldrovandi, muore nelle mani della polizia. Lo lasciano per 5 ore
sull’asfalto, nascondendo inizialmente la verità alla madre che lo cerca. La
versione degli agenti parla di una chiamata dei residenti, allarmati dal
comportamento strano del ragazzo che una volta fermato avrebbe dato in
escandescenze. Se sia vero non si sa. La polizia nega la responsabilità della
morte sostenendo che si sia ferito da solo e sia deceduto per overdose in
seguito all'assunzione di droga. Gli esami tossicologici smontano la favola
dell'overdose. I dettagli emersi dai referti medici, non ancora
ufficializzati a 4 mesi dall’accaduto, parlano di numerosi segni di percosse
su tutto il corpo, una ferita lacero contusa alla testa, le strisce viola
delle manette ai polsi e lo scroto schiacciato. La madre racconta di aver
riavuto i panni di Federico letteralmente imbevuti di sangue. La notizia rimane
insabbiata per mesi. Solo in questi giorni il silenzio viene rotto da un blog
della famiglia che chiede si faccia luce sulla vicenda. |
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