http://www.camera.it/_dati/leg13/lavori/stenografici/sed786/btris.htm
interrogazione Paolo Cento fine 1999
risposta ministro Fassino
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Risposta. - Con riferimento all'interrogazione in esame, si comunica sulla base delle informazioni acquisite dal competente Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria che il detenuto Paolo Dorigo, già ristretto presso la Casa di Reclusione di Milano Opera in una sezione riservata ai cosiddetti detenuti politici, l'11 giugno scorso, è stato trasferito all'istituto penitenziario di Biella.
Il citato Dipartimento ha anche precisato di non aver ritenuto opportuno disporre il trasferimento del Dorigo presso la Casa Circondariale di Novara, istituto questo dal quale era stato in precedenza allontanato dopo avere posto in essere atti autolesionistici, in seguito a dissensi con altri detenuti aventi la stessa ideologia politica.
Si fa presente, comunque, che durante la permanenza nell'istituto milanese, il detenuto ha effettuato regolari colloqui interni con la moglie Alberta Biliato e, pur continuando a rifiutare il vitto dell'Amministrazione, dal 19.1.2000, ha sospeso lo sciopero della fame.
Nel corso della sua permanenza presso la Casa di Reclusione di Milano il Dorigo è stato visitato con regolarità dai medici dell'istituto che hanno definito la sua situazione clinica «priva di rilevanti problematiche».
Per quanto concerne l'attività lavorativa, si è accertato che l'interessato ha svolto solo un periodo di lavoro in prova presso la S.P.E.S. S.p.A. che tuttavia lo ha successivamente giudicato non idoneo.
Si comunica, inoltre, che il Dorigo l'11.9.99 è stato trasferito dalla cella già occupata non arbitrariamente, ma a seguito del rinvenimento all'interno di essa di due pezzi di metallo celati nel condotto di aerazione. Al riguardo sembra opportuno sottolineare le numerose segnalazioni, provenienti dagli stessi compagni di Dorigo,  (COMPAGNI DI DORIGO ? QUALI ? WILLIAM UN PALESTINESE CHE LAVORAVA CON LUI AL GRUPPO AUTOGESTITO DA LORO COMPOSTO, ERA STATO TRASFERITO A FEBBRAIO IN SICILIA, I DUE EX BR CHE ERANO IN SEZIONE CON LUI CERTAMENTE NON POTEVANO AVER DETTO QUESTO, ANZI AVEVANO AVVERTITO PAOLO CHE NON AVREBBERO POTUTO PIU' INTERVENIRE DOPO CHE PAOLO AVEVA REAGITO AD UNA PROVOCAZIONE DI UN DEMENTE, CON UN CEFFONE UN PO' PESANTE, PROPRIO NON POTEVANO "INTERVENIRE" PERCHE' ERANO DI FATTO COLLUSI NELLE MEDIAZIONI CON FASCISTI E PORCILE VARIO) che lo indicavano come un soggetto sempre pronto a creare tensione all'interno della sezione.

IL FASSINO SI RIFERISCE AD UN RAPPORTO F.TO ISP.POLI NEL QUALE SI RIPORTA UNA LETTERA ANONIMA. (attenzione: l'isp.Poli era stato spostato dalla sezione colloqui, dopo le proteste di numerose donne familiari di detenuti, che riferivano palpeggiamenti ed avancées non gradite durante le perquisizioni, al reparto 1°. Smentisca se ne è capace).

QUESTA LA GRANDE CAPACITA’ DI MANIPOLAZIONE DEL FASSINO.

QUANTO ALLA TENSIONE, ERA CREATA DA DETENUTI COLLABORAZIONISTI VICINI AL NAZISTA CAVALLINI, CHE MAL VEDEVANO LA CONVIVENZA CON UN SIMPATIZZANTE DELLE BR. CAVALLINI FACEVA PARTE ALL’EPOCA DEL “GRUPPO DI RAPPRESENTANTI” DEI DETENUTI NOMINATO INSINDACABILMENTE DAL DIRETTORE MELLACE, EX COMMISSARIO DI PS

Si rappresenta, infine, che tutte le istanze del detenuto finalizzate ad ottenere di essere visitato dal proprio medico di fiducia sono state riscontrate positivamente; e invero una prima visita è stata effettuata il 3.11.1999 mentre una seconda visita, pure autorizzata, non ha avuto luogo per cause non dipendenti dall'Amministrazione.
Il Ministro della giustizia: Piero Fassino.