NAPOLI - Diversi carabinieri, tra i quali anche alcuni
ufficiali, sono indagati in una inchiesta condotta dalla
Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Al momento, a quanto
si e' appreso, sono stati notificati una decina di inviti a
presentarsi per ipotesi di reato che vanno dalla corruzione al
falso, al favoreggiamento aggravato a vantaggio di un clan
camorristico e abuso di ufficio. Sono in atto anche alcune
perquisizioni, compresa la caserma dei carabinieri di Pozzuoli
che sarebbe pesantemente coinvolta nell'inchiesta.
I
provvedimenti sono stati firmati dai pm della Dda Antonio
Ardituro e Raffaele Marino e dal sostituto Antonio D'Alessio. Le
indagini sarebbero estese anche in altre localita' d'Italia. Gli
inviti a presentarsi sono in tutto 14. Dalle indagini sarebbero
emersi, tra l'altro, favori ad alcuni esponenti della camorra
flegrea in cambio di regali.
I reati ipotizzati dai pm
sono di corruzione, falso, abuso di ufficio e favoreggiamento,
aggravati dall' articolo 7 della legge 203/91 (per aver cioe'
agevolato l' attivita' del clan camorristico
Beneduce-Longobardi). Gli inviti a presentarsi sono stati
notificati al generale di corpo d'armata Sabato Palazzo, ex
comandante interregionale a Napoli; al colonnello medico Michele
Giordano; al maggiore Ruggiero Capodivento, ex comandante della
compagnia di Pozzuoli; al capitano Rocco Italiano, comandante
della compagnia di Pozzuoli; al capitano Francesco Sessa,
comandante del Nucleo operativo della compagnia di Pozzuoli; al
maresciallo Pasquale Esposito, comandante della stazione di
Pozzuoli; al brigadiere Raffaele Uccello, in servizio nella
stazione di Pozzuoli; al maresciallo Carmine Palmieri in servizio
alla sezione di pg della Procura della Repubblica; al colonnello
Pasquale Di Simio, ex aiutante di campo del gen. Palazzo; al
maresciallo Aldo Diaferia, in servizio alla stazione di Pozzuoli,
e al vicequestore Michele Carlino. Gli altri due destinatari sono
Giuseppe Del Giudice, ritenuto affiliato al clan Beneduce, e
Schiano Di Zenise, che avrebbe ricevuto favori in relazione a un
abuso edilizio.
|