Riceviamo e volentieri pubblichiamo – 7.2.2010
L’ ordine sparso
( dedicato ai lavoratori dell’ALKOA, e a tutti quelli che lottano)
Dammi una bandiera. Kuella
kaduta. Kuella kosparsa. E rimetti a noi i nostri krediti. Kome noi li
rimettiamo ai nostri kreditori. Plus valore nei forni kreditori. Non più
rivendikiamo. Vendikiamo, compagni perduti. Nostro ordine sparso. Brigate
kosparse. Niente resta. Uno. Cento. Mille. Centomila, giorni. Vendetta per
sempre. Ma kosa resta? Kosa resterà di noi? Skonfitti. Perduti. Apparsi in
ordine sparso. Uno. Cento. Mille. Centomila. Ci ammazzeranno tutti. Uno ad uno.
Io sto kon gli skonfitti. In attesa della morte. C’è una kroce sul soffitto.
Datemi una kroce. Kuella kaduta. Kuella dispersa. E rimetti a noi i nostri
creati. Kome noi li rimettiamo ai nostri creatori. Legge, Treu. Legge, Biagi.
Asino chi legge. Intanto noi prekari. Allora dammi la bandiera. Kuella kaduta.
Dalle tue mani bukate. Dammi la bandiera. Ke mi resta una kroce. Inkiodo questa
bandiera. A questa kroce. In attesa di tempi diversi. Kome io e te. Diversi.
Dispersi. In ordine sparso. Kom’è atroce questa transumanza. Io inkiodo
fabbrike alla kroce. Ma ogni kroce kade dal soffitto. E fabbrike vanno all’
inferno. E tu mi dici kose. Non è ciò ke vorrei. Non darmi un punto d’appoggio.
E ti solleverò il mondo. A te il kapitalismo. A noi i kapitali. Hai taciuto
kueste parole. Sempre hai taciuto kueste parole. Per rendermi perso. Per farmi
disperso. Per tuoi konti. Per tuoi tornakonti. Dammi la parola. D’ ordine.
Fuori dal mio ordine. Sparso. Ke ti voglio rikonoscere. Io, Brigata dispersa.
Io. Brigata riapparsa. Brigata partigiana. Kos’avevi kapito? Operaio
partigiano. Operaio disperso. Ma riapparso. C’è una kroce ke kade. No. E’ il
tuo nome. Sulla meridiana. Di questa apokalisse. E’ l’ora.
7 febbraio 2010
Giuliano Bugani
operaio, giornalista, poeta