Questa breve nota per attualizzare i tentativi di specializzazione psicodrammatica-skinneriana, delle aguzzine che in prevalenza (voci femminili e giochini tipicamente antipatici e femminili finalizzati al G.A.S., di sfalsamento di memoria, di rimozione di pensieri di un attimo prima, di errori se si è un po' rilassati, ecc.) lavorano attorno alla mia vita, mente, rapporti sociali.

Fingendosi vuoi donne della mala del Brenta, vuoi detenute della Giudecca, vuoi compagne di Padova o di altre città, dimostrano di essere Poliziotte di merda.

Facendo affermazioni nelle loro intenzioni destabilizzanti, legate a loro interpretazioni psicologiche (psicodrammatiche-skinneriane e di bassa lega rispetto a tecniche psicoanalitiche, presenti in porzioni di tempo minori), del lavoro politico o della identità politica, in chiave accusatoria (versione moderna della loro sub-cultura rispetto alle purghe dei dissenzienti in altri contesti e paesi), dimostrano di essere Anticomuniste di merda.

Denotandosi come strategicamente caotiche e distruttive, dimostrano di essere assimilabili culturalmente o di voler apparire, come Fasciste Moderne, ossia rieducatrici in un sistema sociale che va bene così, che non può essere migliore di così (cagata anche di mio padre degli anni '80, sul "sistema il meno peggio possibile"), in cui il fine recondito è la distruzione di ogni sicurezza sociale. Se non fingono, sono fasciste, se fingono, sono Anarco-Fasciste, cioè inquadrabili culturalmente nel nazi-comunitarismo (cfr. lo studio della Cernigoi del 2003).

Se invece sono proprio quello che dicono in parte del loro tempo, sono delle miserabili terminalizzate da una LOD carceraria anti-maoista, falsamente m-l, che si fa gioco del proletariato rivoluzionario da almeno 20 anni, e che negli ultimi anni ha assiduamente collaborato a nascondere le prove delle torture tecnologiche in Italia. La loro ultima invenzione, come le precedenti, al riguardo, è una interpretazione che non potrei mai accettare, legata ad una visione estremamente megalomane della mia persona, cosa che non mi appartiene, dato che sono umile e modesto per natura. Ma la realtà che emerge sempre, si dimostra compatibile solo con una affermazione per me misteriosa, a cui al momento (contestazioni disciplinari non preavvertite, udienze legate alla mia difesa di diritti interni) non seppi darmi una spiegazione, se non in squallidi tentativi di "recupero sociale" di un innocente colpevole di essere comunista, quindi penalmente colpevole,  e di essere al contempo  innocente giuridicamente. La seguente affermazione: "Dobbiamo sapere tutto di lei" !!!  (marzo 2002)

Di lì a poco cominciavano ovviamente i ceffoni e i cazzotti agli sbirri, e le conseguenti bastonature, strozzature, e non previste torture tecnologiche, che ancora continuano.

8-8-2008