14.6.2009

da Paolo Dorigo, perseguitato politico antifascista antimperialista e militante sindacale e politico, comunista maoista in Italia

Perché hanno fatto coincidere la sentenza di Milano, il "blitz" di Roma e Genova con le armi arrugginite, e le esternazioni di Berlusconi sull' "attacco eversivo" alla sua persona ?

Perché NEL TEATRINO VIRTUALE E FALSO degli scienziati Goebbelsiani della mafia al potere, occorreva legittimare il tentativo di instaurare in Italia (ridicolo:internet è mondiale) la "censura":

Nel frattempo Napolitano interviene sulle intercettazioni, e il CSM censura il "reato" di clandestinità.

LA RIVOLUZIONE E' L'UNICA SOLUZIONE. L'OCCIDENTE LA APPOGGIA IN IRAN, PERCHE' LA SI VUOL CENSURARE IN ITALIA ?
QUANTI SOLDI PERDEREBBERO ?

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO QUESTA MAIL 12-6-2009

È passato l'emendamento D'Alia.

L 'attacco finale
alla democrazia è iniziato!

Berlusconi e i suoi sferrano il colpo
definitivo alla libertà della rete internet per metterla sotto
controllo.

Ieri nel voto finale al Senato che ha approvato il
cosiddetto pacchetto sicurezza (disegno di legge 733), tra gli altri
provvedimenti scellerati come l 'obbligo di denuncia per i medici dei
pazienti che sono immigrati clandestini e la schedatura dei senta
tetto, con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC), è stato
introdotto l'articolo 50-bis, "Repressione di attività di apologia o
istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet". Il testo la
prossima settimana approderà alla Camera. E nel testo approdato alla
Camera l'articolo è diventato il n. 60. Anche se il senatore Gianpiero
D'Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo, questo la dice
lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della "Casta" che non
vuole scollarsi dal potere.

In pratica se un qualunque cittadino che
magari scrive un blog dovesse invitare a disobbedire a una legge che
ritiene ingiusta, i provider dovranno bloccarlo. Questo provvedimento
può obbligare i provider a oscurare un sito ovunque si trovi, anche se
all'estero. Il Ministro dell'interno, in seguito a comunicazione
dell'autorità giudiziaria, può disporre con proprio decreto
l'interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di
connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di
filtraggio necessari a tal fine. L'attività di filtraggio imposta
dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore. La violazione di tale
obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000
a euro 250.000 per i provider e il carcere per i blogger da 1 a 5 anni
per l'istigazione a delinquere e per l'apologia di reato, da 6 mesi a 5
anni per l'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine
pubblico o all'odio fra le classi sociali. Immaginate come potrebbero
essere ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la
Casta con questa legge? Si stanno dotando delle armi per bloccare in
Italia Facebook, Youtube, il blog di Beppe Grillo e tutta
l'informazione libera che viaggia in rete e che nel nostro Paese è
ormai l'unica fonte informativa non censurata. Vi ricordo che il nostro
è l'unico Paese al mondo, dove una media company, Mediaset, ha chiesto
500 milioni di risarcimento a YouTube. Vi rendete conto? Quindi il
Governo interviene per l'ennesima volta, in una materia che vede
un'impresa del presidente del Consiglio in conflitto giudiziario e
d'interessi. Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di
una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra
poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge
su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto
rende esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" il fenomeno
che intorno ad internet sta facendo crescere un sistema di relazioni e
informazioni sempre più capillari che non si riesce a dominare.

Obama
ha vinto le elezioni grazie ad internet? Chi non può farlo pensa bene
di censurarlo e di far diventare l'Italia come la Cina e la Birmania.

Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono
stati Beppe Grillo dalle colonne del suo blog e la rivista
specializzata Punto Informatico.

Fate girare questa notizia il più
possibile. È ora di svegliare le coscienze addormentate degli italiani.
È in gioco davvero la democrazia!!!