[laconscience] 04 feb 2006

Lettera congiunta : persecuzioni giudiziarie contro la Lega dei Diritti dell’Uomo

Da: "Observatory urgent appeals" <Appeals@fidh-omct.org>
REMDH - CIJ - HRW –

L’OSSERVATORIO PER LA PROTEZIONE DEI DIFENSORI DEI DIRITTI DELL’UOMO (FIDH – OMCT)

Mme Reine Alapini-Gansou Relatore speciale sui difensori dei diritti dell’Uomo in Africa della Commissione Africana dei diritti dell’uomo e dei popoli

 

M. Leandro Despouy Relatore speciale della Commissione : Commissione dei diritti dell’Uomo sull’indipendenza dei giudici e degli avvocati

 

Mme Hina Jilani

Rappresentante speciale del Segretariato generale dell’ONU sulla situazione dei difensori dei diritti dell’Uomo

 

M. Ambeyi Libago

Relatore speciale della Commissione dei Diritti dell’Uomo sulla promozione e protezione del diritto alla libertà di opinione e di espressione

 

M. Michael Matthiessen

Rappresentante personale del Segretariato Generale / Alto rappresentante per i diritti dell’Uomo, Consiglio dell’Unione europea

 

3 febbraio 2006

Signore, Signori,

La Federazione internazionale delle Leghe dei diritti dell’Uomo (FIDH) e l’Organizzazione mondiale contro la tortura (OMCT) nel quadro del loro programma congiunto, l’Osservatorio per la protezione dei difensori dei diritti dell’Uomo, la Commissione internazionale dei giuristi (CIJ), Osservatorio Diritti Umani (HRW), e l’Ufficio euro-mediterraneo dei diritti dell’Uomo (REMDH) sostengono di attirare la vostra attenzione sulle persecuzioni giudiziarie dirette contro la Lega tunisina dei diritti dell’Uomo (LTDH).

In effetti, in data del 5 settembre 2005, una sentenza emessa dal tribunale di prima istanza della Tunisia intimava la LTDH a «sospendere lo svolgimento del suo congresso previsto il 9, 10 e 11 settembre 2005 » di modo che « tutti i lavori preparatori che miravano a facilitarne lo svolgimento, a questa data o in altra data, e sino a quando un processo definitivo non avesse preso una decisione finale presso il tribunale di prima istanza di Tunisia (…) con esecuzione immediata ». Questo processo risultava da una richiesta congiunta di 22 membri della LTDH, aderenti o vicini al Raggruppamento costituzionale democratico (RCD, partito al potere). Parallelamente, queste 22 persone avevano iniziato una procedura di parte davanti alla camera civile del Tribunale di 1a Istanza di Tunisi per far annullare la convocazione del 6° congresso della LTDH lanciato dal comitato direttivo.

I membri contestatari denunciano le “violazioni dello statuto e del regolamento interno» da parte dell’attuale comitato direttivo della LTDH con lo scopo di escluderli. Il deposito dei loro motivi fa seguito alla fusione decisa dalla LTDH con numerose sezioni locali nel quadro di un processo di ristrutturazione mirante a rinforzare l’efficacia dell’organizzazione. Il comitato direttivo denuncia da parte sua, i motivi depositati dagli alleati del partito al potere per cui esso considera il proprio solo cruccio nell’accrescere la loro influenza e nel riconoscere l’indipendenza della LTDH, e nel ricorrere a delle azioni di fronte ad un giudice la cui indipendenza è stata più volte contestata dalle nostre organizzazioni così come da numerose istanze internazionali e regionali [Africane]. 

E questo, nonostante le autorità tunisine neghino ogni implicazione in questo affare, che essi giudicano come interne alla LTDH, di numerosi elementi tendenti a contraddire le loro dichiarazioni. Dall’elezione nel 2000, di un comitato direttivo indipendente che non esita a denunciare con vigore le violazioni dei diritti umani in Tunisia, la LTDH è stata presa di mira da numerose proteste ed azioni giudiziarie.  Dal 16 settembre 2005, la polizia tunisina ha proceduto all’interdizione dell’accesso agli uffici di più di una quindicina di sezioni della Lega stessa, gli stessi membri eletti dei comitati di queste sezioni si sono visti impedire l’accesso ai locali.  Questa interdizione non è fondata su alcuna base legale.  Peraltro, la copertura di questi abusi da parte della stampa pro-governativa è sempre stata particolarmente orientata. Infine, le autorità hanno intrapreso a numerose riprese nel corso di questi ultimi anni, delle misure dirette ad impedire alla LTDH cosicchè altre organizzazioni indipendenti, di condurre a buon fine le loro attività, notoriamente bloccando delle sovvenzioni che gli erano state accordate come noto dall’Unione Europea.

Dopo due rapporti successivi (il 12 novembre e il 24 dicembre 2005), una nuova udienza opponentesi al Comitato direttivo della LTDH  i due soli ricorrenti che avevano mantenuto il loro ricorso, i 20 altri si erano ritirati in data 12 novembre 2005, si svolgerà la ucienza civile di prima istanza a Tunisi, il 25 febbraio 2006.

Le nostre organizzazioni considerano la procedura intentata contro il Comitato direttivo della LTDH come una nuova manifestazione della strumentalizzazione del sistema giudiziario e questo, allo scopo di fare ostacolo al libero esercizio delle libertà fondamentali in Tunisia. Le nostre organizzazioni domandano alle autorità tunisine di permettere lo svolgimento dell’esercizio democratico in seno a delle organizzazioni della società civile tunisina e di revocare tutte le misure prese per impedire lo svolgimento del Congresso nazionale della LTDH.

Questo processo, così come le molteplici azioni precedentemente intraprese dalle autorità tunisine nei confronti della LTDH, non mira che a sanzionare le attività legittime condotte con determinazione dalla difesa dei diritti dell’Uomo, dopo più di trent’anni, dalla prima lega pacifica di difesa dei diritti dell’Uomo della regione.

Il caso della LTDH è emblematico e rivelatore del logoramento continuo di cui sono vittime i difensori dei diritti dell’Uomo e di numerosi altri gruppi della società civile da parte delle autorità tunisine. Noi facciamo appello affinché prendiate le misure di cui siete capaci, allo scopo di ricordare alle autorità tunisine i loro impegni internazionali relativi alle libertà fondamentali e ad incoraggiarli a rispettare questi impegni. Nel caso di cui ci siamo occupati precisamente qui, una presa di posizione congiunta portata da parte dei diversi incarichi concernenti la Commissione dei diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite e le istanze a carico della protezione dei difensori dei diritti dell’Uomo delle Nazioni unite e le istanze a carico della protezione dei difensori dei diritti dell’Uomo in seno a degli istituti regionali e in particolare, il Relatore speciale per i difensori dei diritti dell’Uomo della Commissione africana dei diritti dell’Uomo e dei popoli e degli Alti rappresentanti per i diritti dell’Uomo dei Consigli dell’Uomo europea, potrebbe avere un impatto molto importante, in vista di una soluzione positiva di questa questione.

Sperando che voi possiate prendere in considerazione le nostre richieste, noi vi preghiamo di gradire, Signore e Signori, i nostri rispettosi saluti.

Sidiki Kaba

Eric Sottas

Sarah Leah Whitson

Eva Norstroem

Federico Andreu Guzman

Presidente

Direttore

Direttrice esecutiva

Vice-presidente           

Segretario genérale aggiunto

FIDH

OMCT

HRW

REMDH

CIJ