Noooo:
per piacere non raccontatemi storielle più che scontatissime.
Su
e direttamnte contro questo "caro collega" mi sto dando da fare da un
bel
po' di anni. Reciproco scambio di "gentilezze" ma documentazioni ben
più
incisive e concrete di quanto appaia in questi episodi pittoreschi.
Però
siccome da novembre "io" faccio e lui NON controbatte più, volevo
sapere
se era ancora in vita oppure se non è si è "rabbonito" perché non
più
in grado di continuare le -energiche - controversie. Comunque anche
se
decrepito pochi anni fa era a un congresso a Milano dove NON hanno
lasciato
entrare un mio "emissario" anche se era un pezzo grosso di
Conindustria,che
anzi aveva anche lavorato con le "grandi
farmaceutiche".
(Definizione telefonica della situazione: "Sono qui
davanti
ma non mi fanno entrare e vedo invece entrare dei ceffi che non
hanno
proprio la faccia da scienziati")
E
se scherzassimo un po' meno su queste faccende? Tenete presente che
anche
il suo gran maestro Mengele era in Italia negli anni '60 e '70 -
mi
è stato riferito che a una trasmissione televisiva sulla 3 o sulla 7
era
stata data per certa la sua presenza -di Mengele -a Milano nel 1974.
(Una
domanda -che potrebbe sembrare strana -: a qualcuno
risultano
>
infonnazioni su José Delgado. E' ancora vivo. o quando è mancato?)
>
>
Ø
Letta
sulla rete:
Ø
>ALTRA
MAIL
>
>
In America 2000. Luigi Romersa raccontò delle
>
prodezze di un altro scienziato oggi dimenticato. José Delgado. "E'
>
accaduto a New York l'anno scorso. Alle sei di sera nella Fifth Avenue
>
un uomo d'aspetto normale camminava in mezzo alla fulla. Ad un tratto
>
s'è bloccato. si è messo con la faccia contro il muro di una casa e ha
>
cominciato a urlare. Qualcuno sì è fermato e gli ha chiesto se aveva
>
bisogno di niente. Lui non ha risposto. ha continuato a pestare il muro
>
con i pugni. Dì colpo. poi. s'è staccato dal muro e s'è messo a correre
>
dietro una donna che è scappata spaventata; dopo. s'è disteso sul
>
marciapiede e s'è addormentato di colpo. La gente diceva: 'E' un
>
matto'. Uno disse: 'Chiamiamo la polizia perché lo portino al
>
manicomio'.
Dietro quel pazzo. che in realtà era una cavia umana, c'era
>
il professor Delgado, dell'università di Vale. L'uomo aveva la testa
>
piena di fili elettrici sottili come capelli. quindi invisibili, e sì
>
muoveva, coueva, urlava secondo gli ordini che riceveva dal
>
professore. attraverso un congegno che lo scienziato aveva in tasca.
>
Delgado gli stava a venti metri di distanza". Wow! Non c'è da
>
meravigliarsi se oggi tanta gente dice di avere il cervello sotto
>
controllo radio della CIA... "D'altronde" proseguiva Romersa, "il
>
professor William E. Rusk dice che se l'uomo accetterà di farsi
>
controllare potrà essere sempre più felice. Potrà ignorare la fatica,
>
l'angoscia. Un ragazzo, per esempio, non proverà alcun dolore a
>
tagliarsi un dito mentre un uomo di novant'anni si scaricherà di dosso
>
tutte le malinconie e i malanni derivanti dall'età. In altre parole,
>
ogni piacere potrà essere fornito da stimoli elettronici. Robert Heath,
>
della Tulane University, ha applicato a dieci studenti il sistema di
>
elettrodi inventato da Delgado, solo che l'apparecchio era comandato
>
dalla cavia stessa. Aveva inventato una cintura con diversi bottoni,
>
che si metteva intorno alla vita. A ogni bottone corrispondeva una
>
precisa volontà. Sesso, bere, violenza, bontà, piacere, felicità, dolore, eccetera.