Dal comunicato
del Partito dei CARC del 18 ottobre:
“Il 16 ottobre sono scattate perquisizioni a
carico di 27 sindacalisti e compagni in tutta Italia con la oramai solita
accusa di 270bis e 272 (associazione sovversiva e propaganda sovversiva) su una
indagine della procura di Potenza. Oltre le perquisizioni nelle case dei
compagni, tra i quali quelli dell’associazione Associazione Vittime armi
elettroniche-mentali (AVae-m), si sono aggiunte le perquisizioni a ben sei
sedi del sindacato Slai Cobas per il sindacato di classe. Al centro della
solita propaganda dei mass media, denigratoria e falsa, è stata posta la
supposta attività sovversiva che si sarebbe svolta alla Fiat di Melfi.
Gli arresti degli antifascisti milanesi e
reggiani e la loro condanna per “concorso morale”, gli arresti dei compagni del
12 febbraio e di quelli che hanno espresso loro solidarietà, la condanna di
ieri ai compagni bolognesi a dieci mesi di carcere per aver fatto scritte sui
muri, l’aumento dell’arroganza e dell’impunità dei fascisti che accoltellano
compagni, giovani, omosessuali, aggrediscono zingari e barboni, sono solo gli
ultimi esempi dell’arroganza borghese. La libertà di parola e di espressione
viene soffocata, il diritto per la classe operaia e per le masse popolari di
organizzarsi viene represso. Anche in questa ultima “brillante” operazione si
vede come la borghesia, le sue forze dell’ “ordine” e parte della sua
magistratura fanno delle loro leggi quel che vogliono a loro esclusivo uso e
consumo. I compagni sono indagati per l’articolo 272 che è stato abrogato
l’anno scorso! I membri della AVae-m sono stati perquisiti e gli sono stati
sequestrati computer e altro materiale, ma non risultano indagati! Se a
questo aggiungiamo i nove procedimenti a carico del (n)PCI e del Partito dei
CARC, gli arresti a carico dei compagni di A Manca pro s’Indipendenzia e anni
fa a carico di Iniziativa Comunista e la lista, ormai enorme, degli indagati,
perquisiti, spiati, per non parlare delle violazioni, ormai continue, del diritto
internazionale, con la perpetrazione delle sparizioni e delle torture da parte
della CIA e dei servizi segreti europei è evidente che la “democrazia” si sta
trasformando rapidamente in regime. Un regime adatto a soffocare ogni possibile
manifestazione di dissenso, ogni possibile lotta.
Come sempre i primi a essere colpiti sono
tutti coloro che in qualche modo lottano per un mondo di giustizia! Lottano per
un mondo dove non esistono i ricchi e i poveri, dove non esiste l’ingiustizia
sociale, un mondo socialista! Sono loro che vengono additati come terroristi!
Sono loro che vengono perseguitati!
Mobilitiamoci per fare dell’Italia un nuovo
paese socialista!
Mobilitiamoci contro la repressione dei
comunisti, dei sindacalisti, dei lavoratori!
Solidarietà a tutti i compagni colpiti dalla
repressione!
La solidarietà è un’arma!