vai al comunicato RAF e compagn* spoletin*

 

Dopo l'inaccettabile arresto dei cinque ragazzi spoletini, sentiamo forte la necessità di costituire un Comitato di solidarietà, per difendere i loro diritti e denunciare l'incredibile montatura mediatica e giudiziaria, totalmente sproporzionata rispetto alla reale entità dei reati contestati.
Pertanto chiediamo:
- la scarcerazione immediata;
- il rispetto del diritto alla difesa (art. 24 della Costituzione italiana: "Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del
procedimento. Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione. La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari." ), in quanto è stato loro impedito di parlare con un legale fino all'interrogatorio di garanzia di venerdi 26 ottobre 2007;
- l'incolumità fisica durante la detenzione;
- una chiara e reale esposizione dei fatti da parte dei media;
- l'abrogazione dell'art. 270/bis (Associazioni con finalita' di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico) in quanto mutuato dal codice fascista Rocco per limitare la libertà di associazione politica.
Al fine di dimostrare la nostra solidarietà agli arrestati, abbiamo indetto un presidio davanti al carcere di Capanne (lungo la strada Pievaiola che va da Perugia a Tavernelle) il giorno venerdì 26 ottobre alle ore 10:30.
Comitato di solidarietà con i 5 arrestati di Spoleto

 

Martedì 23 ottobre a Spoleto si è scatenata la "operazione boscaglia": sono stati messi in campo più 100 carabinieri e un elicottero, forze assolutamente sproporzionate per arrestare 5 giovani accusati di "associazione sovversiva con finalità di terrorismo o eversione dell'ordine democratico" (ex art. 270 bis c.p.p.).
Gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Capanne, lo stesso dove nove giorni prima è stato ucciso Aldo Bianzino, morto per lesioni interne procurate mentre era in custodia. Una morte scottante, che abbiamo subito denunciato politicamente, mettendo in fastidioso imbarazzo lo stesso ministero di giustizia. Oggi lo scalpore con cui è stata strombazzata la "operazione boscaglia" serve anche a distrarne l'attenzione.

Alcuni degli arrestati sono compagni conosciuti e stimati in città e regione per essersi schierati e aver lottato sempre a viso aperto per la libertà e la giustizia sociale, contro la tortura e la morte da carcere e oltre il carcere per mano dei potenti; per aver partecipato in prima persona ai movimenti popolari per difendere terra, acqua, aria, salute pubblica dalla mercificazione del profitto perché, come si legge in un volantino, che anche loro hanno distribuito, "spetta a noi riprendere in mano il nostro futuro, scendere in strada a manifestare, invertire concretamente la logica della supremazia economica sulla vita e sulla natura". È questa la colpa che vogliono fargli pagare con l'arresto?

In particolare, uno di loro, Michele, già lo scorso marzo aveva denunciato di aver ricevuto provocazioni e minacce da parte dei carabinieri e, in agosto, aveva risposto con serenità, determinazione e schiettezza alla campagna di criminalizzazione preventiva lanciata dalla stampa locale, smentendo gli articoli allusivi con cui già allora si cercava di mettere in relazione gli anarchici spoletini ai fatti per cui oggi sono accusati di "terrorismo".
NOI CREDIAMO A MICHELE!
NON ALLE CHIACCHIERE INCOSTISTENTI CHE I ROS SOSTENGONO DI AVER INTERCETTATO E VOGLIONO SPACCIARE COME "PROVA"
Conosciamo bene il copione dell'uso sempre più frequente del famigerato art. 270 bis, mutuato dal codice fascista Rocco, per intimidire e decapitare le lotte sociali e reprimere i compagni anarchici, comunisti, antimperialisti.

Nessuna montatura mediatico-giudiziaria può cambiare la verità dei fatti!
Libertà per gli arrestati!
Verità e giustizia per Aldo Branzino!

Reta Antifascista Perugina, compagn* umbr*
 

 

 

24 – 25 ottobre 2007-10-28

Il sit in si è tenuto, molto partecipato, il 26. Molti articoli anche dubbiosi sulla montatura, e con parti relative alla nostra solidarietà a Michele ed agli anarchici spoletini, sono stati pubblicati, citando anche l’AVae-m.

La rassegna stampa sarà aggiornata appena questo sarà possibile.