Comunicato di un compagno anarchico già detenuto nel 2004-2006 nell’ambito delle montature laziali

 

In questi tempi appare sempre più chiaro  come gli
schieramenti  politici  non abbiano più l'interesse a
giustificarsi per mostrare la  reale faccia della
democrazia.I gruppi politici che compongono il  governo di
un paese sono essenzialmente fatti della stessa pasta.La
facciata che li accomuna più di ogni altra è quella
della
salvaguardia  della sicurezza interna.Con questo allarme
generico si ha praticamente carta bianca per contrastare
ogni seppur flebile voce di dissenso. Esempio plateale di
questi giorni è l'urlo d'indignazione sollevato da  tutte
le forze politiche in seguito agli slogan sugli sbirri
giustiziati  a nassirya e sui tre fantocci andati al rogo
raffiguranti un soldato  americano, uno sionista e uno
italiano. Indignazione collettiva  e  ricerca immediata dei
responsabili!La risposta repressiva non ha  tardato a
manifestarsi visto che la Digos ha poi denunciato  6
manifestanti per istigazione a delinquere,vilipendio alla
bandiera e oltraggio alle salme.Questo dovrebbe far
riflettere sul grado di  accettazione che l'ordine
democratico(in questo caso rappresentato da  un governo di
sinistra)nei confronti dell 'opposizione interna. Reale
dimostrazione dell'identica concezione di governo da parte
dei due  schieramenti è l'istituzione dei cpt che creati
da
un governo di  sinistra sono poi diventati punto forza del
governo berlusconi.Per non  parlare dell'invenzione del 41
bis  applaudito da quasi la totalita'  delle forze di
governo,o della creazione di una superprocura
antiterrorismo che coordini le varie inchieste in modo da
non rendere invani gli esiti dei processi.
In questo contesto sono nate a partire
dal 2004 varie inchieste che hanno colpito decine e decine
di
anarchici  in tutta italia,attribuendo loro reati specifici
o reati associativi  con condanne quindi ben più pesanti.
Attualmente dopo lo svolgersi di
due processi,uno a Roma e  l'altro a Pisa ci sono vari
compagni  detenuti con condanne da 3 a 6 anni e tre compagni
della cosi detta  operazione cervantes condannati a pene
che vanno da 3 a 9 anni. Purtroppo la lista è ancora lunga
visto che ci sono  i compagni di  Lecce ancora in attesa di
una sentenza dopo più di un anno di  carcerazione e sembra
che stia arrivando la fissazione dell'udienza  preliminare
anche per i compagni sardi. Mi premeva con questo breve
scritto rendere nota la situazione dei compagni
dell'inchiesta romana, visto che sembra sia sceso un velo di
dimenticanza su questo processo  anche per mia stessa
responsabilità  visto che sono uno degli imputati. Credo
sia
giusto anche se a distanza da così tanto tempo dalla data
della sentenza. In breve i fatti:la prima corte di assise di
Roma ha  emesso sei sentenze d'assoluzione e tre di
condanna.Tutti e nove siamo  però stati assolti dal reato
associativo. Massimo,Simone e Marco sono
rispettivamente stati condannati a 3,6 e 9 anni.
Le accuse sono per Massimo di aver danneggiato un mc donalds
durante un corteo
a Roma, Simone è stato accusato di essere il responsabile
di un attacco al tribunale di Viterbo, mentre Marco è
stato
considerato il responsabile  del ferimento dello sbirro
Sindona in seguito all'invio di un pacco bomba.
Simone e Marco si trovano attualmente dopo 2 anni di
carcerazione sottoposti all'obbligo di firma tre volte a
settimana, mentre Massimo e' per il momento senza
restrizioni di sorta. A distanza
di quasi 9 mesi è stata fissata la udienza del processo
d'appello che  si terrà  a Roma il 23 gennaio.
Contestualmente è stato fissato per la
stessa data il processo d'appello anche per noi compagni
assolti,in  seguito al ricorso in cassazione presentato
dalla procura. Visto che  
c'è una certa confusione anche tra gli avvocati per
stabilire come  evolverà  il processo  vista la nuova
normativa sull'inappellabilità da  parte della procura,
si
presume che i due procedimenti verranno  raccorpati in un
unico processo,contestandoci così nuovamente sia i  reati
specifici che quelli associativi. Questa la situazione
prettamente giudiziaria.
Spererei che questo breve scritto possa essere
spunto di riflessione sia sulla situazione repressiva in
generale e su  una sua risposta adeguata,sia sui processi
che dovremo affrontare. Desidero poi esprimere la mia
solidarietà  anarchica a Simone,Massimo e  Marco
augurandovi
che ogni giorno rubato possa essere ricompensato con il
conseguimento dei vostri desideri.
Solidarietà  e libertà per Simone, Massimo e Marco e
tutti icompagni detenuti.
Mai più galere
Viva L'anarchia

           TITTARELLO    28/11/2006