www.paolodorigo.it
LISTA TRUPIANO ANTICARCERARIA
COMUNICATO STAMPA SULLA CARNEVALATA DI NATALE 2005
Che fosse una carnevalata in pieno stile pre-elettorale si era già
visto dai volti degli sfilanti. Purtroppo, ciò che manca in questo Paese è una
corretta e costante informazione sulle complesse tematiche della Giustizia. Ma
lo sanno i detenuti che tutti i politici in marcia hanno votato l’emendamento
Finocchiaro ? Anna Finocchiaro è una
deputata diossina che nel luglio del 2003 presentò un emendamento che escludeva
“mafiosi” e “terroristi”* dal diritto di poter chiedere la revisione dei
loro processi sulla base delle sentenze della Corte Europea che avessero
accertato il non svolgimento di un giusto processo. Come dire: il giusto
processo non si applica per queste due categorie di condannati. Tantissimi voti a favore, tante astensioni,
due voti contrari. Nessuno degli
sfilanti votò contro. Né più, né meno,
dello stesso comportamento tenuto in occasione della Legge Pinto, altra Legge,
sempre ulivista, che ci ha allontanato dall’Europa **. Quei banchi vuoti in Parlamento hanno poi
reso ancor più palese la “carnevalata”.
E già, erano appena le 9:30 … a quell’ora si dorme !
Mah ! Ma perché il 41 bis
chi lo ha legiferato ?
Da un punto di vista personale, e del Movimento, non posso che
essere favorevole ad atti di clemenza, ma si deve parlare chiaro e non si
debbono operare nuove discriminazioni fra gli stessi detenuti ***.
Comunque, il problema va risolto alle radici, altrimenti dopo un
poco saremo punto e daccapo: almeno nel Meridione d’Italia, e segnatamente nel
napoletano, l’unica responsabilità del congestionamento carcerario, con tutto
ciò che ne deriva, grava sui Tribunali e sui Magistrati di Sorveglianza. Mi spiego: le Leggi che abbiamo in tema di
benefici, la Zozzini e la Simeone-Saraceni, se pedissequamente applicate e non
sabotate con la richiesta delle informative agli organi della P.G., informative
che non devono assolutamente riferirsi al momento della perpetrazione del
reato, avrebbero già prodotto lo sfoltimento di oltre il 15& della
popolazione carceraria.
Ai predicatori della “certezza della pena” rispondo che le citate
Leggi, oltre al dettato costituzionale, sono già certezza delle pena in quanto
regolanti proprio l’esecuzione della stessa.
Per non parlare, poi, del diritto alla salute.
Ben vengano, in conclusione, amnistia ed indulto, ma senza operare
ulteriori discriminazioni e distingui fra i condannati, sarebbe pure
anti-costituzionale.
Al riguardo sono molto scettico, dubbioso e perplesso.
E che si limitino una volta e per sempre autonomia e poteri del DAP,
divenuto oramai uno Stato nello Stato, qui il discorso rischia di diventare
molto complesso.
Vittorio Trupiano – Segretario Nazionale
Note del curatore del sito
* per i non informati: una
persona, anche se condannata o persino solo imputata di reati di mafia o
“terrorismo”, non può per ciò solo essere definita tale, specie se detenuta,
altrimenti significherebbe ammettere che tali attività è possibile
“proseguirle” nella detenzione, il che dimostrerebbe che è lo Stato, che lo
permetterebbe, ad essere quantomeno fortemente gestito da mafia e “terrorismo”.
Quanto al termine “terrorismo”, in un paese come quello della strage di Piazza
Fontana, in cui Terrorista fu lo Stato e in cui la macchina della giustizia non
fu in grado di assicurare i colpevoli, pur noti, alla maggior pena, è abbastanza fuori luogo. Inoltre è
difficile definire in tal modo persone che si vedono condannate a pene
lunghissime anche solo per aver aiutato un amico, o per un ideale, e che di
stragi di persone innocenti non ne han mai commesse.
** Se davvero la sinistra
istituzionale volesse essere portatrice di libertà, perché dà sempre
dimostrazioni di concorrenza alla destra in materia ?
*** Effettivamente su questo l’ “opinione
pubblica” può essere anche oppositiva, pensiamo ai reati di violenza carnale,
ma giustamente un garantismo non può essere “con clausole”.