COMUNICATO N.77

12-7-2005

 

DA QUANDO SONO STATO PORTATO ALLA DETENZIONE IN CASA HO ASSISTITO INORRIDITO AD UN CRESCENDO DI INEBETIMENTO, DI SCELTE ALLUCINOGENE, DI UNA CLASSE SOCIALE, LA BORGHESIA PER QUANTO “ILLUMINATA”, CHE EVIDENTEMENTE PENSAVA DI POTER FARE CIO’ CHE VOLEVA DOPO AVER MOSSO MARI E MONTI PER METTERE A TACERE LA MIA LOTTA CONTRO LA TORTURA DEL CONTROLLO MENTALE, lotta che continua contro una tortura tecnlogica altamente innovativa che continua, in offesa del diritto e della Costituzione, anche per un diritto alla revisione processuale che a questo Parlamento non interessa evidentemente per chi non piagnucola né accetta elemosine di sistema.

 

Le firme del popolo che ho avuto, in gran parte da persone che mi hanno conosciuto, oltre 4.000, non le devo ringraziare a chi fa poi delle politiche che offendono e schifano il mio desiderio di vita e di libertà comune per tutto il proletariato ed il popolo !!!

 

ALL’INDIETRO, ELENCO ALCUNE COSE CHE UN PAESE CIVILE NON DOVREBBE FARE NE’ PERMETTERE:

11-7-2005 la notizia che otorinolaringoiatria di Venezia istruisce due medici di Arequipa, città peruviana gemellata a Biella, alle tecniche di analgesia ed anestesia e microchirurgia per le protesi acustiche che vengono usate, come ogni protesi elettronica comprese quelle recentemente messe in orbita mentale a persone con problemi psichici dal Besta di Milano, da reparti speciali di polizia, per controllare la mente delle persone scomode. È risaputo quale regime borghese

sanguinario sia il Perù, e non crediamo alle mascherate dei processi per genocidi di 20 anni fa, quando ancora oggi si celebrano contro il Presidente Gonzalo del PCP e della Repubblica di Nuova Democrazia in costruzione in quel paese, processi a porte chiuse, e si tengono sepolti vivi o ammassati in cellette di 1 metro e mezzo di lunghezza i prigionieri politici.

 

11-7-2005 La conclusione con lievissime condanne dei dirigenti della Dow Chemicael, e di una srl sua consociata, a fronte di un gravissimo incidente che solo per miracolo “si limitò” al ferimento di 4 operai, processo nel quale il Comune ha rinunciato a costituirsi parte civile sollevando l’indignazione di associazioni democratiche come EcoIstituto, Medicina Democratica, Associazione Gabriele Bortolozzo, ecc.

 

11-7-2005 La scandalosa mozione di un consiglio comunale per l’ex capo della mobile processato e condannato in un procedimento sui rapporti tra poliziotti e malavita organizzata, in Cassazione, processo che si è cercato a lungo di tenere nel silenzio. Mi faccia il piacere il Consiglio comunale di Venezia di non dire più una parola su di me, nemmeno quando dovrò uccidermi per far cessare l’uso della mia mente da parte di infami controrivoluzionari antidemocratici terroristi di stato.

 

In precedenza si era assistito ad altre cose scandalose per la mia cultura antifascista:

il salvataggio dell’orecchino della signora Zingone Dini, la cessione del casinò di Malta ad una “azienda” sionista, la celebrazione del 25 aprile in mezzo a vecchi papaveri sionisti americani che si sono comperati il ghetto. E’ inutile cercare di far valere i principi antifascisti di alcuni ebrei d’un tempo, tra persone che della tortura fanno un mezzo legale per mantenere i propri interessi economici e territoriali sul martoriato popolo Palestinese.

 

Questa non è sinistra, non è centrosinistra, non è politica democratica.

 

E’ follia di regime, che poi sia più o meno giustificata da fatti creati ad arte da fascisti islamici, a noi proletari e comunisti, a noi autentici antifascisti, poco interessa.

 

L’ira della natura e delle classi e popoli oppressi farà pulizia della pattumiera della storia, ma la puzza è fortissima.

 

Paolo Dorigo militante comunista prigioniero m-l-m

Detenzione domiciliare per motivi di salute