MA CHE BELLA MULTICOLOR COMPANY - al 26-12-2006

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tenendo conto che il metodo per eccellenza della mafia dc era quello di far passare per pazzi i comunisti ed i ribelli, ecco qua:

il medico di reparto di Opera II° padiglione, alla fine del mio sciopero della fame del 12-9-1999 / 15-11-1999, mi manda a visita da uno psichiatra, senza anticiparmelo, cosa che rifiuto; nello stesso giorno, l'avv. Palumbo nominato in sostituzione di Pelazza (malato di cuore) se ne esce su Radio Popolare (che hanno infamato la Patrizietta la quale si è fatta la galera per un loro VHS) con affermazioni personali di dubbio spessore a proposito delle mie "problematiche affettive" (due rapporti) per devalorizzare la mia lotta; conscio dell'errore fatto, non prende a sberle nel successivo dicembre 1999 una cretinetta dissociata a dir poco che parlava alle spalle del sottoscritto dopo una assemblea dell'ASP. E sì che lavoravo coi fatti non solo con le traduzioni ed i contributi ! A qualcuno non dava fastidio che ci fosse uno che criticava la soluzione politica per iscritto in quel di Milano ? Una volta che protestai per reclamo scritto al dirigente sanitario di Opera della condotta di costui, venne spostato altrove.

qualche confidente di stato biellese, con dubbi metodi e certo moventi antiproletari, parlavano spesso con guardie e funzionarie dei rischi di mie reazioni a mano armata. (cosa certa).

il dr.Paolo Bernardini, ex psichiatra dell'esercito, operatore psichiatrico nazista del lager di annientamento (osservazione psichiatrica) di Livorno, giugno 2002, pur considerandomi "border line", sostiene che posso tornare all'EIV di Biella, ma la sua "relazione" (vedasi Controinchiesta e memoria 13 giugno 2003) viene usata, già previsto all'inizio, per assegnarmi a Spoleto EIV.

il signor Mauro Palma che parla di problemi psichiatrici senza aver mai conosciuto nulla della vicenda o di me, giugno 2003.

il Ministro Gasparri di AN, in una intervista televisiva laziale nell'ottobre 2004.

un certo dirigente di un coordinamento anti-reati associativi diceva di "saperla lunga" del sottoscritto ma non ha mai avuto la bontà di confrontarsi in pubblico o privato né sul sottoscritto oggetto di calunnie statali mirate a creare confusione nel campo proletario sin dopo il ns. arresto dell'ottobre 1993, né sulle denunce che la AVae-m ha portato e porta avanti. Quando nel coordinamento suddetto il compagno Antonio di Perugia ha portato la sua critica sul vuoto rispetto alle ns. denunce, non ha trovato sostegno in quella sede. (2006)

molti calunniatori di stato e non hanno sistematicamente offeso e dileggiato a modo loro, i post su indymedia che spesso e volentieri io, Maurizio Bassetti, Michele Fabiani ed altri compagni dell'AVae-m, facevamo. (2004-2006).

mio fratello Martino, pur non considerandomi "pazzo", ha subito un maltrattamento da me in presenza di mio padre nel giugno 2005 per aver asserito che i miei disturbi sono di ordine "psichiatrico". Mio padre non è intervenuto.

un giornalista del "manifesto", che nell'autunno 2005 aveva pubblicato alcune righette sull'esame radiologico di Dolo e di Mestre, asseriva che non poteva dare più spazio primo "perché non credeva fosse vero" secondo perché alcuni "compagni" asserivano in Roma che sarei "matto". Chiestogli chi sono e se per caso sono dissociati o soluzionisti, non rispondeva.

alcuni imprenditori che non intendono dare lavoro a Paolo nonostante abbiano bisogno di tecnici qualificati.

poliziotti penitenziari, confidenti, controrivoluzionari organici al sistema (mafiosi, fascisti, venduti), e direttori carcerari che asseriscono che Paolo ha subito una dura detenzione e per questo ha "somatizzato" od amenità del genere.

un compagno conosciuto a Milano ha riportato che un ex prigioniero di Novara e Biella, da me lì conosciuto, incontrato anche successivamente a Milano alla manifestazione nazionale antifascista del giugno scorso, ed impegnato per lottare contro il 41 bis, asserisce che le mie denunce non vanno ascoltate perché "sono pazzo".