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Nella composizione sopra citata, che non vuole essere esaustiva, ma costruttivamente di indicazione, a tutti i giovani compagni-e che non si vogliono limitare alla lotta per "moda" o per modo di viversi le cose, ma che vogliono essere coscienti del processo storico cui appartengono, il compagno Ernesto "Che" Guevara, qui a memoria non ricordo il nome più lungo, ma molti altri lo citeranno, trova posto, con l'ultima sua immagine in vita nota, quella in cui, catturato, sta per patire una notte nelle mani dei suoi aguzzini, che all'indomani lo fucileranno, per poi esibirlo su un tavolo, per i fotoreporter occidentali.

Nell'anno passato prima della sua morte, il gruppo o meglio i due gruppi con i quali si era mosso nella guerriglia in Bolivia, avevano assaltato vari gruppi di militari, uccidendone più di 50. Un numero certo insufficiente a scatenare una rivoluzione, ma un numero certo sufficiente a dimostrare la validità di un modello di guerriglia mobile in un territorio particolarmente aspro e montano, molto vicino ad altre precedenti esperienze.

La sua sconfitta, dopo molte vittorie, toccò l'anima e il cuore di molti, non solo compagni, in occidente, e divenne un mito.

Ma i suoi passaggi politici precedenti (la sua sensibilità e curiosità, la sua partecipazione internazionalista ad altro processo rivoluzionario, la sua disponibilità a spostarsi laddove non si sapeva se si sarebbe tornati, le sue critiche e consigli e direttive ai passaggi dei tentativi di costruzione del socialismo a Cuba, il suo contributo internazionalista, il Discorso di Algeri, ed altre sue intuizioni, i suo insegnamenti anche militari), ne fanno certo uno dei rivoluzionari più interessanti di quell'epoca storica, che precede la maturità superiore e maggiormente duratura e strategicamente attuale e futura della guerra popolare prolungata.

Quindi tanto di cappello al compagno Che, e nessuna stima alle migliaia di falsi rivoluzionari che campano ancora una volta, anche lucrando, da 40 anni senza interruzione, sulla sua storia.

Paolo Dorigo, militante comunista maoista

ottobre 2007