Trent'anni, tunisino: morte misteriosa al cpt di Caltanissetta Mhedy Alìy si trovava nel Centro di accoglienza temporanea di Caltanissetta dal 19 novembre scorso. La notte di Capodanno riceve la notizia della morte di un parente. Disperazione e rabbia per non poter liberamente raggiungere il suo paese, vista la detenzione a Pian del Lago. Sono le 3.30 del 1° gennaio quando Mhedy si sente male. Gli somministrano dei calmanti ma non c'è nulla da fare. Il tunisino morirà nel tragitto in ambulanza verso l'ospedale. L'avvocato Giovanni Annaloro che fornisce sostegno legale ai richiedenti asilo rinchiusi nel cpta di Pian del Lago, racconta di essere stato informato della morte del giovane solo domenica sera, ben quando non ci sarà il referto dell'autopsia premette - ma intanto non posso non registrare una versione leggermente diversa. A me è stato riferito Mhedy ha cominciato a dare in scandescenze, piangendo e dimenandosi Così per calmare il giovane - continua Annaloro - i medici gli avrebbero somministrato del valium e di li a poco il tunisino si sarebbe sentito male». L'autopsia stabilirà se a causare l'infarto sia stata una dose eccessiva di farmaci o se si sia trattato di una morte naturale. Le fonti citate dall'avvocato Annaloro raccontano anche di una rivolta che ci sarebbe stata nel cpta di Caltanissetta tra i migranti rinchiusi, subito dopo aver saputo che Mhedy era morto. «Ho fatto richiesta per entrare a Pian del Lago con dei parlamentari locali - aggiunge - Aspetto l'autorizzazione della Prefettura anche perché se ci sono situazioni da chiarire è necessario raccogliere Diversa la versione fornita dalla Questura di Caltanissetta, che non lascia spazio a gialli di alcun genere. Il dottor Fabio Lacagnina, funzionario dell'Ufficio di Gabinetto, spiega innanzitutto che a Mhedy sono stati dati dei calmanti solo dopo che aveva già accusato il malore. «Il tunisino si è sentito male - spiega Lacagnina- dopo la telefonata che lo informava della morte di un parente. È stato a questo punto che una terapia». Dopo quindici, venti minuti, Mhedy, che nel frattempo era andato a dormire, avrebbe riaccusato il malore. I suoi compagni di stanza avrebbero così allertato nuovamente i dottori. A questo punto la corsa all'ospedale di Sant'Elia e la morte in ambulanza. Quanto alla rivolta i aveva degli amici nel cpta che hanno cercato di avere notizie, magari in modo concitato; ma non c'è stata alcuna rivolta». Valentina Petrini L'Unità online
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