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COMMISSIONE STRAGI 1996-1999: ALCUNE PERLE ATTE A SPIEGARE UN PO' MEGLIO MK ULTRA IN ITALY
by Paolo Dorigo n.57 progressivo Wednesday, Sep. 21, 2005 at 3:07 PM mail: paolodorigo@alice.it

Il Comunicato n.79 diffuso da alcuni giorni spiega ulteriormente alcuni dei "motivi" di certe mistificazioni occulte e non di regime frutto di politiche persecutorie e torturatorie. 2) IL MICROCHIP STA VENENDO FUORI, presto una prima prova tecnica nel sito www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org, nonostante il sabotaggio sistemico di Stato a certi accertamenti. 

COMUNICATO n.79

18-9-2005

Va letto come supplemento al Comunicato n.33 Ter (in http://www.paolodorigo.it/comunicati.html)



SCRIVIAMO PER LA RIVOLUZIONE, DA SOVVERSIVI, NON DA “TERRORISTI” COME CI CHIAMATE, e personalmente per vostra sfiga non ho ucciso nessuno, PER CUI NON OFFENDETEVI, E ANZI, CONTENTI, PASSERETE ALLA STORIA !

“Come si permette ?”

“MI PERMETTO PERCHE’ MI AVETE DOVUTO ASSOLVERE 6 VOLTE E LA SETTIMA NON LA VOLETE DIGERIRE, PER REATO ASSOCIATIVO, E MI SON CUCCATO GRATIS QUINDI 15 ANNI GIA’!!!”



ANALISI DI ALCUNE SEDUTE DELLA COMMISSIONE STRAGI 1996-1999

Come noto, il sen.Pellegrino, nel suo sforzo misto di fermare la nuova “emergenza sovversiva” e contemporaneamente di far luce sulle stragi (ma non su Moby Prince, deragliamento tedesco del 2000, battello al largo della Sicilia, “incidenti” ferroviari in Italia), il 10-11 settembre 1999 rilasciò una mostruosa cronologia di fatti “delittuosi” che “iniziavano” con l’azione contro la base USAF di Aviano (documento pubblico). Contemporaneamente, una prigioniera di “Guerriglia metropolitana” veniva messa in 14 bis a Novara, e il sottoscritto chiuso dalle attività lavorative e inviato in altra sezione e di qui trasferito al blocco punitivo di massa, a Opera, dove peraltro potei organizzare raccolte firme, scioperi del carrello, blocco totale del carcere, insieme ad altri proletari d’avanguardia.

LESSI I TESTI RIFERITI ALLE NOTE CHE SEGUONO SOLO DOPO IL 2003, PERCHE’ SOLO ALLORA LI RICEVETTI, E DEMISTIFICAI MOLTE DELLE PORCHERIE CHE, ALMENO PER LA MIA INTELLIGENZA E CULTURA, RITENNI DI TROVARVI. ECCO LA TRASCRIZIONE DEL “DOSSIER”, che invio alle masse proletarie mentre la VERITA’ SULLA TORTURA DEL CONTROLLO MENTALE STA FACENDOSI STRADA TRA UN ACCERTAMENTO E L’ALTRO … (su questo, notizie a breve).





18-12-1996

Ferrigno (prefetto)

Cita un documento in due parti della “Cellula per la costituzione del pcc” (pubblico), diffuso anche nel circuito carcerario e arrivato anche a me. Lo rispedisco verso luglio 1996 in un pacco a casa con altre carte, dove non arriva che sfasciato e senza questi due testi e senza gli atti della querela contro il pm di Pordenone. Lui (Ferrigno) dice “acquisito da fonte qualificata”. (il carcere di Novara, il suo primo dirigente ? o gli intercettatori dei miei pacchi postali ? Fatto sta che nello stesso periodo mi spariscono 16 lettere tra arrivo e partenza e una raccomandata per la quale un agente di Novara patteggerà la pena a 10 mesi il 4-12-1998). SUBITO DOPO QUESTA AFFERMAZIONE, Ferrigno sospende subito la seduta pubblica e parlano dalle 21,12 alle 21,15 IN SEDUTA SEGRETA. (Presenti tra gli altri Pellegrino, Ferrigno, Gualtieri, sen.Blengini, sen.Leone, Ruzzante). DOVEVA ESSERE BEN IMPORTANTE LA COMUNICAZIONE DATO CHE LA SEDUTA PUBBLICA è anch’essa PIENA DI DETTAGLI. STAVA “cianciando” e dicendo bestialità sulle “connessioni” tra qualche prigioniero magari definito “dissidente brigatista” e quindi potenziale della “Cellula” (SIC) che spediva pacchi a casa ed i Carc ed Asp, che all’epoca erano frequenti miei corresponsori epistolari ? Quando riprende CAMBIA ARGOMENTO e inizia la trattazione dei dati sugli attentati all’esercito del febbraio-marzo 1996 (che nel mio intimo ma senza parlarne a nessuno, avevo considerato delle azioni antimilitariste eccellenti). Ma le opinioni di una persona, per quanto diverse dalla norma, bastano a giustificare un microchip o più di uno sottocutaneo, (che nel 1996 dopo 7 mesi dall’innesto, mi aveva già provocato 2 collassi) senza che la persona ne sappia nulla ?



25-5-1999

SINISI Sottosegretario Ministero Interni

“L’attività relativa al contrasto dell’eversione per i profili di sicurezza è svolta, ovviamente, attraverso una forma di collaborazione tra i servizi di informazione e la polizia di prevenzione” (DCPP) “che si raccorda immediatamente con le attività di polizia giudiziaria quando le analisi si collegano ad eventi criminosi eclatanti o noti; tale attività sfocia ovviamente, ogni volta in una segnalazione” (a cottimo ?) “secondo le formule di rito, all’autorità giudiziaria …” (Ho i miei dubbi, a meno che non vi siano hangar militari pieni di fascicoli giudiziari occulti inutili ed ingiustificabili, pieni di scrovate come quelle che mi sento vomitare addosso da oltre 3 anni e di “deduzioni cerebrali” come quelle da me denunciate inerenti al 1996-2002 che hanno provocato costi sociali al proletariato ed ai comunisti e ribelli di questo paese, quasi sempre del tutto ingiustificabili e da risarcire una volta che la verità verrà a galla: esempio: CHI ha segnalato a Frattini APRILE 1999, a Papalia AGOSTO 2001, a Montrone NOVEMBRE 2001) che io avrei “diretto” gli NTA e l’attentato di Venezia ??? E chi tace le mie denunce orali ad autorità e parlamentari, e scritte alla A.G. di Venezia, circa la vicenda del Pirellone febbraio 2002 ???

Come risulta da molti dati che ho riassunto nel pezzo COME MAI ? della denuncia a varie autorità del 14-12-2004. Continuiamo con ordine.

Sinisi riferisce che il governo nei vari decenni non ha mai creato rotture nel quadro di chi conduce l’ “antiterrorismo” (in gran parte dedito a combattere la sinistra rivoluzionaria e le espressioni conflittuali della lotta di classe, e non certo lo stragismo fascista, che corrisponde al costo più alto in termini di vite umane, nella proporzione di 3 o 4 ad 1, ma al contempo pagando galera 1 a 10 o forse anche più, 1 a 15), mantenendo nel tempo gli stessi “apparati deputati al contrasto” della guerriglia. Per questo è “rimasto in funzione” il reparto eversione del ROS nazionale (poi diretto da Ganzer, già comandante dei ROS Veneto almeno dal 1983 al 1989, fino alla sua messa in stato d’accusa per certi traffici con l’america latina nera) e la Direzione centrale della polizia di prevenzione che ha sostituito la defunta Ucigos e che dirige i vari reparti Digos (oggi sotto la DIA-DDA e operante congiuntamente ai ROC dei CC, come a Firenze con il sequestro di Spoleto del 25-1-2005); nel 1999 gli uffici Digos erano stati trasformati in uffici interprovinciali. (Nel 2002-2003 sono stati fatti avvicendamenti Padova-Bologna)

Questi reparti hanno “una prassi consolidata di collaborazione con i Servizi informativi di sicurezza nazionale che si traduce in periodici incontri …” (con patatine e tartine di sicuro, la struttura logica è simile a quella hitleriana, con le SS a controllare e dirigere il traffico della giustizia), “e in notizie di reato alle A.G. competenti”.

Il “collegamento tra le indagini” è “assicurato” “principalmente attraverso una consolidata esperienza degli organismi investigativi”, attraverso insomma gli sbirri e le barbe finte e non più attraverso i magistrati, che si limitano a fiancheggiare le inchieste fino al loro momento pubblico. (In realtà oggi dal 2002 per esempio sono i magistrati a disporre l’uso di satelliti e di agenti dei servizi cooptati nelle inchieste, questo rende possibile OGNI COSA).

Questo perché hanno accentuato, in mancanza di una guerriglia estesa, le operazioni di schedatura e controllo di massa.

Dai “centri sociali antagonisti” all’area della “autonomia operaia” e dell’anarchismo “staccatosi ndalla FAI”, dai CARC-ASP ai prigionieri politici, dagli NTA alle BR-PCC, poi ai NIPR, NPR, ecc., come si vede per questi sbirri tutto va nello stesso brodo di coltura della CONTRORIVOLUZIONE PREVENTIVA (in realtà, a guardar bene, di qualche espressione di violenza politica e nulla più, ad essere ponderati). E questo “giustifica” da parte dei servizi segreti carcerari collegati al SISDE attraverso persone precise come Ragosa, capo dell’UGAP e nel ’96 capo dello SCOP (ora disciolto e costituito come GOM da Caselli) una operazione di spionaggio-annientamento come quella che denuncio fatta sulla mia pelle ? Indubbiamente, dal punto di vista di questi reazionari fascisti, sì.

DOMANDA DI PARDINI 25-5-1999

Che i servizi non hanno mai relazionato a fondo sulla loro attività nella Commissione. Però Sinisi vuole rispondere in FORMA SEGRETA E CI METTE QUESTA VOLTA 6 MINUTI.

La paranoia del “pesce che si muove nell’acqua” e degli ambienti eversivi di rapporto, la paranoia delle scritte sui muri e quella delle manifestazioni pacifiche “infiltrate” da “violenti”, (di cui si è avuta dimostrazione con la diretta di LA7 ottobre 2004, utile anche ad una doppia mistificazione, criminalizzatoria e di rilancio delle tute bianche), la paranoia del “Leoncavallo” (del tutto astrusa se si pensa al conflitto con le altre realtà milanesi nel 1997 e anni seguenti), l’atteggiamento perbenista e fascista che uniforma parlamentari di tutte le campane e forze di polizia (da Mantica AN a Ruzzante DS, Daria Bonfietti –che mi spiace, perché era militante di LC e conoscevo lei e Alberto suo marito e compagno di LC sino allo scioglimento, morto a Ustica, sia stata buggerata sempre con gli altri familiari, su Ustica, con una decina di suicidati e più-), è pari solo alle forze reazionarie che operavano preventivamente, e reprimendo DOPO, contro i moti risorgimentali. Con una notevole dose di fanatismo poliziesco e di presupponenza: “in definitiva, ogni reto che si compie nel nostro Paese è un fallimento dell’attività di prevenzione” (FOLLIA PURA, PRETESA DI ESSERE IN GRADO DI CHIUDERE ALLE PULSIONI DI MILIONI DI ESSERI UMANI OGNI CANALE DI SFOGO, ANCHE IMMEDIATO ED IMPREVEDIBILE ALLO STESSO ATTORE DEL REATO), “che si tratti di terrorismo o di un furto in campagna”. Delirio di onnipotenza. (Determinato dai microchip in rete ?) Come quello di chi mi tortura.

A questo si aggiunge una VOLUTA E RICERCATA CRIMINALIZZAZIONE dei movimenti e delle aree proletarie, (oggi siamo a 8.000 indagati per reati sociali e di opinione), attraverso le folle –e smentita da decenni di storie processuali della lotta armata- definizione di “analisi focalizzata per individuare il settore allargato in cui è maturata la decisione di uccidere il professor …” (Sinisi, 25-5-1999). Definizione che allude ad una mancanza totale di rispetto politico e storico verso i cardini politici ed i termini organizzativi di chi ha praticato la lotta armata come espressione in armi del proletariato. Mancanza di rispetto del tutto sbirrescamente finalizzato a criminalizzare il più possibile i comunisti impegnati nel quotidiano conflitto di classe, ad escluderli dai sindacati, a renderli poveri in canne e disoccupati, a frantumargli la famiglia, ecc. (e non tanto all’attività contro pochi più o meno noti latitanti, la cui cattura o meno dipende da ben altre attività che dalla criminalizzazione del movimento di classe e comunista, E LO SANNO, E SANNO COME FANNO, E SANNO COSA GLI INTERESSA E COME MUOVERE LE LORO PEDINE DEI SERVIZI A SAPERE E CONOSCERE CIO’ CHE NESSUNO UFFICIALMENTE SA, E LO FANNO CON GLI STRUMENTI DEI SERVIZI CARCERARI E NON, GESTITI DAL VIMINALE CON I SUOI MICROCHIP, E VERRA’ FUORI, E LO SCETTICISMO SE CONTINUA SARA’ USABILE DALLA BORGHESIA, ED E’ ORA DI GUARDARE ALLA REALTA’ … E NON VA BENE PER NIENTE). Poi la gestiscono che han catturato i compagni Br-pcc grazie a questa criminalizzazione dei comunisti, e mentono. Perché altrimenti porterebbero prove di questo. Non avrebbero motivo di nasconderle.

PELLEGRINO 25-5-1999

Che cerca di non contrastare e sovrapporsi al COMITATO PER IL CONTROLLO DEI SERVIZI, è buffo.



PELLEGRINO 27-7-1999

La revisione dei benefici a quei “brigatisti in semilibertà” (limitazioni prodotte nel 2005 in Cassazione): siamo alla follia, al marchio eterno, ma cosa devono fare dei poveracci per scansarsi le etichette scomode, discutono i benefici per anni, masticano amaro proprio per questo a causa della politica penitenziaria, poi escono, e si vedono ancora chiamare “brigatisti” e convocare in questura o caserma o intervistare dai giornalisti perché “prendano le distanze” dall’ultimo attentato … i quali hanno la colpa “di frequentare CARC e ASP”, “chiaramente non terroristici, MA CONTIGUI AL TERRORISMO” !!! NON GLI E’ BASTATA LA BASTONATA DELL’INCHIESTA MASTELLONI, MAGARI NEPPURE LA CONOSCONO, cianciano, cianciano, sono imbeccati da barbe finte … di cui SI FIDANO !!! QUELLO E’ IL BELLO, IN ITALIA, SI FIDANO DEI SERVIZI !!!!!!!!!!!!!!

BRACCIALETTI ELETTRONICI

Se fossero stati fatti non solo per captare la posizione ma, così facendo, anche per captare la mente con dei microfoni direzionali molto precisi, o se vengono usate PALLINE DI PLUTONIO SOTTOCUTANEE (dritta che ho avuto ieri 17-9-2005 da una persona informata anch’essa tediata con sistemi simili) per la localizzazione via satellite, NON SAREBBE UNA CONFERMA il periodo sperimentale che hanno fatto con la polizia penitenziaria ? L’alone di segretezza che avvolge i comparti delle forze di polizia, la trasformazione dell’arma in corpo d’armata, non sono indicatori della fascistizzazione totale e fobica, logorroica, di questa società da parte di una classe politica AVVELENATA DALL’USO DEI SUOI STESSI STRUMENTI ? Quali motivazioni vere al trasferimento di Ferrigno da parte di Napolitano ? Ai posteri l’ardita sentenza.

PARDINI 27-7-1999

Ancora il senatore bresciano, diessino, sull’onda della “reazione” dei benpensanti all’azione brigatista contro il professor …:

“Propongo inoltre che … vengano applicati ai terroristi irriducibili regimi carcerari simili a quelli per i mafiosi, tipo 41 bis …” (perché il plurale, “regimi” ?, perché ignora l’esistenza dell’EIV ?, perché “simili” e non, al limite uguali ?). [Questa cosa parte dallo scoop del direttore di Novara che dichiara l’ “intercettazione” di una lettera al Corriere da parte di (mentre scrivo, ore 21:31 del 18-9-2005, ricevo una telefonata anonima dal 328 6658158, numero che non conosco) detenuti di Novara, condannati per Br, che essendo sottoposti a censura e ristretti in una sezione EIV non potevano far altro che consegnare alle guardie la posta da spedire, QUINDI NON DI INTERCETTAZIONE MA DI SEQUESTRO SI TRATTAVA, e quindi lo scoop era un modo di fare pubblicità al direttore].

Dice anche il Pardini “Circa il metodo per attuare TALE CONTROLLO”, dei brigatisti in lavoro esterno e semilibertà cioè, “credo si debba anche prevedere l’utilizzo di nuove tecnologie, COME DA PIU’ PARTI INVOCATO.”

Tutta la teoria dei mandanti, del “doppio livello” (COME NOTO ESCLUSO DALL’IMPIANTO BRIGATISTA SIN DALL’INIZIO, E PROPRIO PER QUESTO RIAFFERMATO IN DECINE DI BLITZ DALLA MAGISTRATURA SIN DAI PROCESSI AGLI AVVOCATI, AL 7 APRILE, AL BOLLETTINO ecc.), veramente non la sostengono apposta, ciò che è il colmo E’ CHE CI CREDONO, e si sentono “tutti” uniti nella controrivoluzione, e offesi dalle affermazioni di Bertinotti, ed invocanti la cattura dei “mandanti”, e la prevenzione e schedatura di quei falsi antagonisti E CORVI RILASCIANTI INTERVISTE “ANTI-BRIGATISTE” che intendono così trarre VANTAGGIO POLITICO CONTRO CHI mette in discussione l’esistente e quindi al massimo si pone in termini di contraddizione dialettica politica interna alla classe verso certe posizioni MA IN NESSUN CASO CON LO STATO BORGHESE. Ricordiamoci cosa è stata la prosecuzione di queste teorie, dal 19 ottobre 1999 in poi, e contro CHI erano dirette le provocazioni. ORA, SE QUESTI QUA AVESSERO RICEVUTO ESSI STESSI INFORMATIVE SUI MIEI PENSIERI, CON LA LORO “CULTURA” IN MATERIA, COSA AVREBBERO POTUTO “DEDURNE”, VISTO CHE IO PUR CONDANNATO PER BR-PCC RICONOSCO ATTUALE IL PATRIMONIO DEL MCI E DELLA TERZA INTERNAZIONALE ? ANCHE PER QUESTO VOGLIO LA VERITA’, VOGLIO UN GRANDE PROCESSO ALL’EMERGENZA CON MIGLIAIA DI COMPAGNI COME PARTE CIVILE, A RISCUOTERE ALMENO MONETARIAMENTE, PER ORA, I DANNI MATERIALI ED ESISTENZIALI DI CERTE CENTINAIA DI “INCHIESTE” !!! 8 mila indagati, neanche una rivoltella, suvvia !!!

(Sequela delle interviste del maggio-giugno-luglio 1999)

Parte della criminalizzazione verte sulla –in alcuni casi- contiguità tra elementi di cosche mafiose e brigatisti. (Non a caso mi fecero girare l’Italia, dopo. Ma son discorsi da far pena, a parte per la presenza di confidenti di stato in quelle sezioni. Argomento su cui mi sono già dettagliatamente sbizzarrito. STANNO VOMITANDO DALLA RABBIA, LI SENTO NEL CORPO).

Perché allora ci mettono insieme in carcere ? (Personalmente la penso come IRA ETA PCP ecc., i compagni coi compagni, organizzazione per organizzazione, e fine dei discorsi. Al limite non se la passeranno bene i “non iscritti” come me, ma sempre meglio che con certi fascisti e confidenti !)

Ma loro –i politici- non lo sanno, o fingono di non saperlo, e ritengono, magari sull’onda della lettura del libro di Incandela, che un Buscetta in sezione prima del pentimento, sia sempre utile, e perché no, 2, 3, 4, 5 o 6 … Più sono, meno rischiano …

Ci sono (fessi) o ci fanno (fessi) ?

Né l’una né l’altra: lo Stato controrivoluzionario PREVENTIVO quindi ANTIPROLETARIO principalmente e POI controrivoluzionario, opera su più piani, nella controrivoluzione, del tutto orientati politicamente contro ogni cosa che possa generare indizi, non importa se buoni o no, l’importante è che puzzino di rosso.

Questo significa che nelle Commissioni lasciano arrivare quello che vogliono e che nelle Commissioni non si rendono conto che a lavorare nella controrivoluzione contro quel poco di guerriglia che resta nel paese (1999), anche solo nelle carceri, ci sono decine e decine di volte persone “qualificate” ed “esperte” che operano scelte che loro, i politici, manco sanno.

TARADASH, radicale

Insiste poi sugli irriducibili “che devono stare in galera” (VA BENE, MA SENZA CONTROLLO MENTALE, DOLORI DA TRASMISSIONI RADIO, CONFIDENTI PROVOCATORI CHE VANNO A RIFERIRE QUANTE VOLTE HAI FATTO LA PIPI’!!!). E chi di loro chiede “i giorni” che lui afferma debbono essergli negati ? (nemmeno io, che brigatista non sono, e potevo uscire con la grazia, e invece tengo botta su un punto etico quale il diritto alla revisione –un quarto grado, contro la loro volontà di abolire l’appello- su sentenze della CEDU per ogni reato, che la differenza la fanno già le aggravanti). Al solito, alle falsità e al fascismo in doppiopetto si sommano le mistificazioni totali. “Non c’è alcuna ragione in base alla quale, per merito di una buona condotta all’interno del carcere, tali soggetti POSSANO SCRIVERE SUI GIORNALI, INTERVENIRE IN SEDE DI CONFERENZE, E FARE TUTTO CIO’ CHE VOGLIONO.” (Cioè se la prende sui diritti primari di espressione, un radicale, e per giunta pure con quelli che, porelli, servono pure lo Stato con le loro conferenze e case editrici finanziate “pubblicamente” !!!). Siamo autenticamente a TORQUEMADA. Infatti dopo 45 giorni da questo intervento mi chiudevano dalla saletta computer di Opera, e la prigioniera messa in 41 bis a Novara poco prima della scarcerazione si vedeva sequestrare tutte le carte, lettere, libri, riviste, anche se già censurate, e una cosa un po’ meno grave ma molto simile come qualità avveniva a me dopo Biagi, ed entrambi eravamo non appartenenti ad alcun gruppo operante). Arriva al colmo dicendo tali cose “eccesso di benevolenza nei confronti degli irriducibili” ! Magari per il vino a natale, vabbè, ma continuare a chiamare irriducibili i soluzionisti ed i dissociati, ce ne vuole davvero !!!

Non rileva come le sue parole sfridino con la Costituzione, del resto il partito radicale non mi pare fosse coerente con le idee di allora di Giustizia e libertà né con quelle di Mazzini, che morì dopo molta, molta latitanza, come Sergio Spazzali, entrambi vittime della criminalizzazione delle IDEE.

Mussolini almeno i libri a Gramsci li lasciava. E io mi chiamo fortunato dell’aiuto di tanti compagni chè altrimenti sarei morto di disperazione o di sciopero della fame, per questo bel trattamento …



SIGNORI PARLAMENTARI, LA VERITA’, PRIMA DELLE ELEZIONI …

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