www.paolodorigo.it           pagina del 25-12-2005  (il simbolo del MIR degli anni 70 è stato ridisegnato aprossimativamente dal curatore)

 

 

 
 

 

 
CILE EVASO UN PRIGIONIERO DEL MIR (MOVIMIENTO DE LA IZQUIERDA REVOLUCIONARIA)

In Cile, non esiste un Partito Comunista Maoista, tuttavia esiste una organizzazione marxista rivoluzionaria che, [quantunque non abbia saputo evitare alla sinistra la sconfitta del colpo di stato americano e non abbia saputo costruire una autentica guerra popolare sulla resistenza che sin dall’inizio si sviluppo’ contro il colpo di stato americano-militare del 11 settembre 1973 (allorquando milioni di compagni del “mondo occidentale” impararono sui fatti che, anche laddove l’inizio del percorso di costruzione del socialismo avviene  grazie ad un successo politico elettorale, se non si difende e militarizza il Popolo, non si può sconfiggere con certezza i rigurgiti reazionari e militaristi del potere borghese e capitalista)] sin da prima del colpo di stato stragista ed assassino dei macellai fascisti (ed americani della CIA) non mancava di organizzarsi sul terreno della lotta armata e di preparare la resistenza. Una resistenza che negli anni ’80 vide momenti di unità del Fronte Patriottico Manuel Rodriguez con i militanti del MIR e dello stesso Partito comunista filo-sovietico. Una organizzazione che era
 

 

 
 

 

 
 

 

 
ricevette un aiuto dal movimento rivoluzionario italiano con una sottoscrizione “ARMI AL MIR” che nel 1973-1974 raggiunse quasi i 200 milioni di lire (all’epoca una somma politicamente significativa), e che ha saputo continuare la lotta. Va ricordato che centinaia di prigioniere/i ancora alcuni anni fa continuavano a subire angherie e trattamenti inumani da parte del regime. Si sa cosa sia la repressione e la tortura in America Latina, ma qualcuno pare esserselo scordato in “occidente”, quando cianciano dei dittatori, regolarmente dimessi e regolarmente in corsa per la riammissione (da Banzer a Pinochet, a Fujimori ecc.). Qualcuno ricorderà la evasione rocambolesca di 4 prigionieri da un carcere speciale cileno, con un elicottero che calò una grande cassa di metallo sulla quale saltarono dentro i compagni, e che uno di essi, Ortiz, fu poi arrestato in Svizzera, ove ci fu una campagna di solidarietà per la sua liberazione. Adesso ad evadere è stato il compagno Cristian San Martin, già accusato del sequestro di un imprenditore in Brasile e di una rapina in Cile lo scorso dicembre 2004, che è evaso dal carcere di Temuco, con un salto di 5 metri. Con lui è evaso un argentino detenuto per rapina. Come non accade in Italia quando ci sono suicidi, questa evasione ha portato alle dimissioni di un direttore. Abbiamo anche appreso che in Brasile ci sono organizzazioni che conducono la lotta armata da alcuni anni di nuovo, in nome del socialismo. In Brasile ci sono anche lì molti prigionieri politici ed il trattamento che ricevono è forse ancor peggiore che nella media della tremenda realtà delle carceri brasiliane, ammassamenti di esseri umani, come del resto le città di quel paese ove bei cittadini “occidentali” vanno a passare felici vacanze in blindatissime spiagge.