Da alcuni anni eravamo stati amnistiati dal doveroso acquisto dei libri sulle Br, ultimo che aveva attirato il ns.interesse quello di Cipriani, già collegato ai servizi, ed attuale direttore dei quotidiani dell'E-polis dopo aver lavorato a lungo per l'Unità". Ora la ns.attenzione è dovuta cadere sulla nientepopodimeno che "vera storia" delle Br.

Dice il Pino Casamassima, che di mestiere fa il giornalista. "Sono anni che incontro ex di ogni tipo: ex BR, ex PL, ex NAR ..."

L'inizio insomma è tutt'altro che promettente. Mescola un'esperienza che comunque sia, è sorta nella Classe Operaia e dalla Classe Operaia ha continuato ad esprimere, per oltre 30 anni, una politica rivoluzionaria, per quanto non priva di errori e carenze che ne hanno determinato la sconfitta, con la merda (PL, NAR, ecc.).

Ma andiamo all'insieme.

è "ben scritto", sintetizza bene in poche pagine i vari periodi. Soprattutto, riduce al minimo l'esposizione dei fatti relativi ai ns.anni più recenti, ripetendo l'errore voluto dal regime, di definire e descrivere come Br ciò che con le Br non c'entrava nulla.

Inoltre, ripubblica documenti, ed ha una ricca documentazione bibliografica. La prima edizione è del 2007, la seconda, è uscita da poco, in occasione dell' "anniversario" della diperdita di un consulente che aveva per oggetto di studio la "riforma" della MAI APPLICATA Costituzione del 1947, tal Ruffilli, che lavorava con il notissimo alle cronache, "Ciriaco" De Mita.

Ciò che salta agli occhi in queste ristampe a ciclostile, così paiono, delle precedenti uscite dei brigatologhi, è che non escono dal seminato della criminalizzazione ideologica del comunismo, primo, e, secondo, che rappresentano le sconfitte delle varie "fazioni", come sconfitte del comunismo.

Altro aspetto di questi libri, e di questo più di altri, è che procede per allusioni e simbolismi, non cioè per tesi sufficientemente approfondite.

Non esce, in quanto espressione dei gruppi di investigazione sulle organizzazioni rivoluzionarie, dal seminato nelle definizioni. Esempio, il "Partito Guerriglia" di Senzani, ossia "DI" Senzani, SUO. Oppure, il novero delle "Br" "di".... tizio e caio, e il definire brigatisti per esempio la Faranda, controrivoluzionaria espulsa e fuggita dalla organizzazione delle Br sin dal 1978-1979, e trovata e arrestata in casa di un parente diretto di un agente dei servizi deviati a Roma, la quale nel 1993 fa arrestare Germano Maccari, poi ucciso da un deficiente, o così pare, il 26 agosto 2001 nel carcere di Rebibbia. Un esempio appunto eclatante, nel libro si cita "la brigatista" Faranda, come se l' "identità" brigatista non fosse un fatto contingente alla militanza in essere, ma un dato "genetico" di "identità" anche dopo la resa, la dissociazione, le cantate, le collaborazioni, i libri tanto decantati dal regime in quanto innanzitutto ammissioni del dato "criminogeno" e soprattutto della "resa" al potente Stato e della inutilità dei propri gesti (al pari dei Fioravanti e dei Valanzasca).

Si comprende allora perché i giovani devono essere bombardati, da Tessandori in avanti (1977 in poi) di libri con il "marchio" in copertina (a proposito, pagano i diritti d'autore alla "ditta" o no ?), non per uno scopo di cultura o di conoscenza, ma per "marchiare" e strutturare la lettura storica con le lenti deformate della borghesia imperialista.

Per non dire di chi li stampa, questi libri. In questo caso, la tutt'altro che rivoluzionaria "Newton compton", che da 40 anni attinge al patrimonio della sinistra per costruire la destra.

(16-8-2010)

Sullo stesso argomento, l'unico libro NON censito dai media in Italia: Studiare la Politica Rivoluzionaria del passato per affrontare al meglio la Rivoluzione Proletaria a venire - CONTRIBUTO PER UNA STORIA DOCUMENTALE DELLE BRIGATE ROSSE, libro + DVD  in http://www.lavoroliberato.org/ecommerce/contents/it/d2.html e in http://www.lavoroliberato.org/index4.htm