Da Ristretti orizzonti - mail
Biella: visita di Vittorio Agnoletto; emergenza sanità in carcere
La Stampa, 24 ottobre 2005
Blitz
fra i detenuti, ieri pomeriggio, per Vittorio Agnoletto. Il medico ed
europarlamentare, leader dei no-global, ha visitato il carcere sulla scia delle
polemiche per il regolamento e per i libri "sequestrati", che nei
mesi scorsi avevano ispirato anche un turbolento corteo per le vie di Biella.
Più che dai libri, però, Agnoletto è preoccupato dalla situazione sanitaria:
"Mancano farmaci come il Tavor, il Maalox, la Tachipirina, e le visite
mediche continuano ad accumularsi: il 18 ottobre ce n’erano 32 in agenda, e ne
sono state fatte 6; l’altro giorno c’erano 40 richieste e sono state fatte 7
visite". Accompagnato dal consigliere comunale di Rifondazione Simona
Pisciotta e da Gianfranco Barile, di "Sprigioniamo i diritti",
Agnoletto ha raccontato che c’è un detenuto "politico" che aspetta da
3 anni una visita oculistica. Anche l’infettivologo e lo psichiatra andrebbero
in carcere troppo raramente: "È molto poco chiara la convenzione fra Casa
circondariale e Asl".
Ieri il
direttore era assente, ed era sostituito dalla collega di Ivrea: "Capisco
che era sabato pomeriggio - incalza Agnoletto -, ma su molte cose nessuno ha saputo
darci spiegazioni. Il carcere è sovraffollato come tutti (150 posti e 296
ospiti), ma sicuramente decente e vivibile: avrebbe buone potenzialità se fosse
gestito in modo più adeguato e se avesse più personale". I
"politici", ad esempio, trascorrono l’ora d’aria in mezzo ai piccioni
(vivi e morti), che non riescono a uscire dalla rete protettiva. "Quanto
ai libri - conclude Agnoletto -, ora pare che i detenuti possano tenerne in
cella 20. Ma è una concessione discrezionale, perché il nuovo regolamento, in
attesa di approvazione al Ministero, parla di 4, e il comandante e la
direttrice hanno detto che non verrà modificato".