A proposito delle “confessioni di
Salvatore Genova” in arte torturatore di stato
di Paolo Dorigo
cfr anche in http://www.paolodorigo.org/MEMORIA-STORICA-COMPAGNEI-CADUTEI-sxaosjhuafhduhfwehifwrger.htm
27-6-2007
Ancora una volta "confessano" delle cose per nasconderne delle altre.
Va detto che ciò che era accaduto dopo il 28 gennaio 1982 non riguardava né interssava solo i compagni Br o lo Stato. Quindi va ricordato quanto segue.
Innanzitutto non è vero che "non si sa" come è andata quella storia.
iniziarono blandendo il fratello di Michele Galati, Paolo, e attraverso di lui ottenendo la collaborazione carceraria di questi, che era un militante della colonna br veneta, arrestato nel dicembre 1980 nel treno mestre-venezia.
Questo perché la cattura di Dozier era avvenuta a Verona e sapevano che Michele Galati ed altri avevano una rete di compagni loro a Verona.
Quindi attraverso questa rete individuarono Ruggero Volinia, e lo portarono in questura a Verona dove lo denudarono e legarono al termosifone.
Questi fece i nomi della casa di Campalto di Vittorio Oliviero e Pierina Scaramuzza (colonna br, poi pentiti) e della casa della Frascella (Padova via Pindemonte) dove effettivamente fu trovato Dozier insieme ai pentiti Savasta, Ciucci, Frascella, Libera Emilia, e al compagno Di Lenardo.
La "confessione" di Genova è funzionale alla merdosa politica di chi vuole riscirvere la storia per bocca degli sbirri.
In riferimento all’intervento di Maurizio Bassetti in http://toscana.indymedia.org/article/677
(non sono riuscito ad inserire il commento per ragioni tecniche)