Il comunicato che riportiamo qui sotto è ampiamente condivisibile. Comunicato dei CaRC del 16/09/2007 pagina stessa data
Il “giornale comunista” Liberazione contribuisce attivamente alla riabilitazione dei fascisti e del fascismo!
“(…) Se c’era un senso dell’onore nelle vecchie squadracce fasciste - una certa idea del combattimento, del rischio, della sfida, magari del machismo - quel senso dell’onore Forza Nuova l’ha perduto definitivamente (…). Trecento ragazzetti muscolosi e rapati che circondano una casa minacciando donne e bambini: chissà se il principe Borghese e i suoi della X-Mas avrebbero approvato un blitz così vigliacco…(…)”.
Sono alcuni passaggi dell’articolo di Laura Eduati apparso su Liberazione (quotidiano del PRC) di sabato 15 settembre, dal titolo “La vigliaccata dei fascisti a Pavia: assalto di massa a 10 bambini” e relativo alla mobilitazione reazionaria scatenata contro i Rom in provincia di Pavia. L’articolo fa riferimento all’assedio di 17 persone Rom (tra cui 10 bimbi), ospitate presso un istituto diocesano e minacciate di morte quotidianamente da gruppi di neofascisti e di razzisti.
In un paese come l’Italia che, forse più di ogni altro, ha conosciuto direttamente il fascismo e le pratiche delle sue squadracce e di quella X-Mas che si è resa responsabile dei più atroci e efferati delitti contro donne, bambini, anziani e delle più crudeli torture, il direttore di Liberazione (Sansonetti) non trova altro di meglio da fare che dare spazio (ed anche in prima pagina!) ad un articolo nel quale, da una parte, si denuncia anche se ridicolizzando e minimizzando un attacco fascista e, dall’altra, quasi si rimpiange il fascismo dei vari Valerio Borghese e delle squadracce fasciste. La giornalista Eduati vuol forse intendere che c’era più onore e magari un po’ di “innocente” machismo negli incendi e nelle devastazioni delle case del popolo e delle organizzazioni operaie, nelle bastonature degli operai e negli arresti di donne e uomini che reclamavano pace e pane per loro e per le loro famiglie? O che addirittura c’era il senso dell’onore nel perpetrare ignobili torture ai comunisti e agli antifascisti nelle carceri italiane o a collaborare con le truppe naziste nelle stragi di uomini, anziani, donne e bambini a S. Anna di Stazzema o a Marzabotto? Vuole forse affermare che, a differenza dei fascisti di oggi, quelli del ventennio avessero “onore” e non fossero altrettanto vigliacchi? Vuole forse dirci che i fascisti di Forza Nuova e il loro emerito capo Roberto Fiore non hanno direttamente ereditato ideologia e pratica dai loro infami predecessori e consigliare loro di somigliare ancor di più ai fascisti della X-Mas? Vuol forse dire a tutti noi che non ha mai letto un libro di storia e neanche qualche vecchio numero di Liberazione stessa o che anche lei è soltanto una nostalgica del “vecchio” fascismo, di “quel” fascismo “buono e onorevole”?
Il giorno dopo, 16 settembre, sempre Liberazione pubblica un appello della sinistra pavese in cui si legge: “(…) le teorie razziste del "nemico etnico" del XIX secolo ed il successivo sterminio di massa nazista nel cuore della civile Europa nel secolo scorso, non hanno dunque insegnato niente? Pagine sconosciute sicuramente ai giovani che ostentavano il saluto romano, forse meno al cittadino che richiamava le "camere a gas" (nessuna denuncia per apologia di reato?) (…)”. Ci chiediamo come dovrebbero fare questi giovani che ostentavano il saluto romano e che non conoscono le pagine di storia a conoscerle se per primo il quotidiano Liberazione li spinge a cercare onore e rispettabilità tra le fila della X-MAS?
Il giornale Liberazione ha confermato il ruolo di riabilitazione e di sdoganamento del fascismo che, di fatto, ricoprono i dirigenti della sinistra borghese alla faccia della memoria storica e del ricordo delle milioni di vittime, civili e partigiane, trucidate dai torturatori fascisti della X-Mas. Un ruolo che è stato certificato ancor prima dai vari Violante e Bertinotti. Il primo si è fatto promotore della revisione sulla questione delle Foibe e sostenitore della pari dignità dei “ragazzi di Salò” con i partigiani. Il secondo della recente riabilitazione “democratica” delle forze neo fasciste partecipando a incontri promossi da Azione Giovani o denunciando i disastri del socialismo del novecento.
Questo è l’orientamento che i dirigenti della sinistra borghese cercano di infondere tra le masse popolari, un orientamento che favorisce lo sviluppo e il rafforzamento del fascismo e delle sue squadracce concedendo loro un dignitoso ricordo.
A nome di tutti i partigiani caduti in battaglia, di tutti i comunisti e gli antifascisti torturati nelle prigioni fasciste, a nome di tutti gli uomini, donne e ragazzi che hanno contribuito a liberare l’Italia dal fascismo, ci appelliamo ad ogni antifascista, ad ogni sincero democratico, ad ogni membro del PRC o lettore del quotidiano del Partito della Rifondazione Comunista, affinché scrivano e inviino al giornale di Sansonetti lettere e comunicati di protesta e di sdegno per aver infangato la nostra Resistenza elevando a ruolo di “nemico onorevole” la marmaglia fascista che le masse popolari italiane, che i nostri genitori e i nostri nonni, hanno combattuto e sconfitto a prezzo del loro sangue e della loro vita!
Affinché l’opera di riabilitazione e legittimazione del fascismo alla quale, di fatto, si prestano anche i dirigenti della sinistra borghese, non possa compiersi e realizzarsi.
Ora e sempre Resistenza!
Circa quelle forze della sinistra che hanno rapporti con ex
fascisti e con fascisti, oltre che il testo della Cernigoi sui comunitaristi ed
i nazimaoisti (nella pagina Antifascismo del sito) si vorrebbe precisare che la posizione di Paolo, qualora qualcuno non
lo sapesse, è stata manipolata giocando su dati non a lui noti all’epoca, su
questo punto (campo antimperialista) nel 2004 all'epoca del primo dei due
lunghi scioperi della fame, Tant’è che Paolo aveva condiviso già la critica dei
maoisti italiani al "campo antimperialista" di cui vi è traccia in http://www.paolodorigo.it/pc_2004_MUMBAI_RESISTANCE.htm
(la rettifica, tolta dal sito da mani ignote, legate certo alla controrivoluzione e che pertanto un giorno saranno mi sa proprio mozzate, riguardava il fatto che nel luglio 2004 presi le difese del "campo antimperialista" circa le accuse alle loro frequentazioni, spinto non tanto da informazioni di cui fossi stato in possesso, quanto certamente dalla volontà e tecniche di influenza che venivano esercitate su di me, allora in detenzione e sotto controllo mentale e dileggio per le denunce che portavo avanti, con un successo relativo certo ben superiore ad oggigiorno; la rettifica veniva posta anche in questo sito nel corso del 2005 e spariva ritengo negli ultimi mesi scorsi, sarebbe interessante capire perché tanto interesse. Diceva la rettifica che in realtà, non conoscevo le cose in maniera tanto precisa da poter difendere questi del "campo" che poi, invece, trovo sia stato del tutto contrario alla mia idea della solidarietà e del comunismo, il difenderli).