06 set 2005, 08:54:28

[laconscience]

hani JABER, QUADRO DEL FPLP,

E’ STATO INFINE LIBERATO  !

 


http://www.elasra.net/index.html   HANI JABER, QUADRO DEL FRONTE POPOLARE DI LIBERAZIONE DELLA PALESTINA,
 E’ STATO SCARCERATO PROPRIO PER RISPETTO AL FPLP, HO AGGIUNTO DUE NOTE SULLA SITUAZIONE ITALIANA CHE MI 
SONO IMMEDIATAMENTE VENUTE IN MENTE LEGGENDO QUESTO TESTO.
AMORE E LOTTA PER LA LIBERAZIONE DELLA PALESTINA. Paolo, 9-9-2005  Il quartiere Wadi Al-Joz della vecchia
città di Al-Quds è in festa. Uno dei quadri del FPLP, Hani Muhammad Awni Jaber, 36 anni, è
stato liberato giovedì 1 settembre. Accolto dalla sua famiglia, dal suo quartiere e dai suoi 
compagni, tra danze arabe, slogans e parole d’ordine alla gloria della Palestina e dei martiri del
FPLP, Hani è stato ugualmente accolto da tutti gli ex prigionieri e dalle loro famiglie, della
città di Al Quds. (UNITI DI FRONTE AL NEMICO SEMPRE, COSA CHE IN ITALIA SI DIMENTICANO IN TROPPI)
Davanti a tutti i suoi amici, Hani ha dichiarato, le lacrime agli occhi : “Io speravo nella
libertà con tutti i miei compagni, mi sono lasciato dietro i miei compagni condannati pesantemente,
io li ho conosciuti e ho vissuto con loro per lungo tempo”, prima di aggiungere: “Io speravo
nella libertà con tutti i prigionieri, e specialmente con il prigioniero Mahmoud Safari (autore
della lettera indirizzata alla Star Accademy, ndt in francese), io ho sperato che fosse con noi,
per condividere con lui la nostra gioia, soprattutto che lui fosse fianco a fianco con Itaf, che lo
aspetta da anni ed anni, io ho pena per lui, e per la volontà di Dio, prego che sia presto
liberato.”A proposito della sua liberazione, dice: “Io non mi attendevo di essere liberato oggi, 
benché non mi resti che un mese e mezzo, e che la Direzione mi avesse trasferito di lì a qualche
tempo, in quanto sotto sanzione, dalla prigione di Eschel di Beer Sabaa a quella di Nafha. Il
giudice del tribunale delle remissioni di pena “mi aveva detto l’ultima volta in cui io ero
passato che non sarei stato liberato che l’ultimo giorno”. Ha aggiunto: “io sono passato cinque
volte davanti alla commissione delle remissioni di pena, la prima volta nel 1999, io mi ricordo che
all’epoca noi eravamo 20 prigionieri, la maggior parte in una diminuzione, salvo me ed il mio
compagno Yousef Ghnaym, PERCHE’ NOI SIAMO DEL FPLP." Il prigioniero liberato ha descritto la
situazione dei prigionieri, indicando che la politica delle perquisizioni notturne attuate dalla
direzione delle carceri, in ogni momento, che sia a mezzanotte o alle 4 di mattina, mirante alla
loro destabilizzazione. (IN ITALIA SUCCEDE ANCHE, A BELLUNO, TRENTO, LIVORNO E SULMONA ED ALTROVE
L’ABITUDINE DI ENTRARE IN CELLA 5 VOLTE AL GIORNO PER BATTERE I FERRI, COMPRESO A MEZZANOTTE ED
ALLE 7, E’ DATATA DA 20 ANNI)  L’ultima volta che la direzione ha investito le celle, un
prigioniero stava lavandosi, loro hanno voluto farlo uscire tutto nudo, ma il prigioniero ha
risposto che non poteva. Quindi due prigionieri sono stati puniti e messi in isolamento.  A
proposito del carcere di Nafha, ha aggiunto che sono spesso puniti collettivamente, e il
responsabile della preghiera del venerdì è direttamente  messo in isolamento individuale se
pronuncia le parole “occupazione” o “resistenza”!“La direzione impone delle punizioni
finanziarie sui prigionieri per motivi anche da meno, e i prigionieri sono obbligati a contare
sulle loro proprie casse per acquistare il necessario al nutrimento”, essendo data la qualità e la
quantità del cibo fornito dall’amministrazione penitenziaria. In seguito alla politica delle
perquisizioni notturne, Jaber ha detto che l’amministrazione aumenta frequentemente questo metodo,
a seconda dei periodi. In precedenza, c’erano delle unità speciali che attuavano dei raid contro i
prigionieri, attualmente la polizia si ricongiungeva all’amministrazione penitenziaria svolgendo
lo stesso queste cose. “La situazione dei prigionieri malati nella prigione di Nafha è molto
difficile, a causa della politica di negligenza medica, notoriamente verso quelli che soffrono di
malattie croniche”. A Nafha, ci sono 850 prigionieri, di cui 35 della città di Al Quds. Jaber ha
lanciato un appello all’Autorità Palestinese ed alle organizzazioni palestinesi allo scopo di
suscitare la questione dei prigionieri e di far pressione sulla parte israeliana al momento delle
negoziazioni, per ottenere la liberazione di tutti i prigionieri, “perché non è possibile lasciar
trascinare questa questione, sottomessa ai ricatti ed ai “buoni intenti israeliani”