MOVIMENTO COMUNISTA
INTERNAZIONALE
FILIPPINE
(CPPNPANDF)
http://www.philippinerevolution.org
Dichiarazione del
Comitato Centrale del Partito
Comunista delle Filippine (CPP))
CONTINUARE A INTENSIFICARE A
LIVELLO NAZIONALE LE OFFENSIVE TATTICHE E RAFFORZARE ULTERIORMENTE LE FORZE
RIVOLUZIONARIE
26 dicembre 2005 - 37° anniversario della fondazione del
CPP
[traduzione a cura di Paolo Dorigo, militante
comunista prigioniero MLM, note del traduttore tra parentesi quadre; le note,
destinate al movimento comunista in Italia, sono interamente di responsabilità
del traduttore]
testo
interamente tradotto 17-1-2006
Celebriamo con la più grande gioia il 37° anniversario della ricostruzione
del Partito Comunista delle Filippine (CPP) sotto la guida teorica del
Marxismo-Leninismo-Maoismo. Ci rallegriamo delle vittorie del nostro Partito
nel guidare la lotta del popolo Filippino per la liberazione nazionale e la
democrazie contro gli imperialisti USA e la classe sfruttatrice locale di
compradores e proprietari terrieri.
Ci rivolgiamo con stima verso tutti i quadri e i membri di Partito, i
nostri comandanti Rossi e i combattenti del Nuovo Esercito del Popolo (NPA),
tutti gli attivisti nelle varie organizzazioni di massa, tutte le forze alleate
nel Fronte Nazionale Democratico delle Filippine (NDFP), tutto il personale
negli organi del potere politico e le grandi masse popolari che perseverano e
vincono nella nuova rivoluzione democratica che avanza contro il capitalismo
monopolistico straniero, il feudalesimo interno e il capitalismo burocratico.
Rendiamo il più alto rispetto ai nostri martiri rivoluzionari e rendiamo
loro onore per il servizio che hanno reso al popolo, il loro alto senso del sacrificio
e tutti i loro contributi all'avanzamento della lotta rivoluzionaria. Ci
spingono a vittorie ancora più grandi. Continuiamo a intensificare le offensive
tattiche a livello nazionale e rafforzare ulteriormente tutte le forze
rivoluzionarie.
Il Secondo Grande Movimento di Rettifica ha prodotto esiti duraturi nel
raffrozamento del Partito. Noi abbiamo
rettificato gli errori revisionisti, empiristi e dogmatici del soggettivismo
nell'ideologia, gli errori dell'opportunismo di «sinistra» e del burocratismo
e dell'ultrademocraticismo nell'organizzazione. Noi abbiamo sostenuto
fermamente la linea ideologica del Marxismo - Leninismo - Maoismo. Noi siamo avanzati sulla linea generale della rivoluzione popolare
democratica attraverso la guerra popolare di lunga durata. Noi abbiamo mantenuto con saldezza il principio del centralismo democratico,
che abbiamo seguito per costruire l'organizzazione del partito.
Noi siamo in posizione
tale da poter trarre vantaggio dalla crisi del sistema capitalista e della classe dirigente nazionale, e da
guidare il popolo Filippino nella lotta per la liberazione nazionale e la
democrazia contro l'imperialismo USA e le classi locali dei grandi compradores
e proprietari terrieri. Siamo interni ad un crescente movimento di massa per
abbattere il regime Arroyo sostenuto dagli USA. Il movimento democratico di
massa legale avanza, e altrettanto fa la lotta armata rivoluzionaria, la
principale forma di lotta per l'abbattimento del sistema di potere.
[le parti in colore bianco sono
frutto di sabotaggio dell'arma fascista maledetta che cura queste operazioni]
La crisi di sovraproduzione nel sistema capitalista mondiale ha devastato
le forze produttive nei paesi imperialisti e molto di più nei paesi
sottosviluppati. Ha spinto gli stati imperialisti a saccheggiare, reprimere, e
aggredire ancora di più. I popoli del mondo sono costretti e sfidati a sollevarsi nella [con la] resistenza.
La crisi del sistema di potere semicoloniale e semifeudale si è talmente
approfondita che le contraddizioni tra i reazionari stanno diventando sempre
più violente. Le forze reazionarie non sono in grado di governare nel vecchio
mondo. Tra quelle che sono al potere e quelle che non lo sono si va allo
scontro armato. Le grandi masse popolari e le forze rivoluzionarie
intensificano tutte le forme di lotta per le riforme fondamentali e la
trasformazione rivoluzionaria.
Il peggioramento
inarrestabile della crisi capitalista globale
La crisi del sistema capitalista mondiale continua a peggiorare.
L'economia degli USA e degli altri paesi industriali capitalisti rimane
stagnante. Non hanno recuperato l'arretramento economico dal 2000. I loro tassi
di crescita si sono limitati a fluttuare, con punte occasionali dovute a
fattori non relativi a una crescita sostenuta a livello della produzione
industriale.
La gran parte dei paesi che dipendono dall'esportazione di materie
prime, oppresse da deficit e
indebitamento, ha subito la peggiore devastazione dalla crisi capitalistica
globale. I paesi del Sud Est asiatico non si sono ripresi dalla crisi
economico-finanziaria dovuta alla saturazione delle ri-esportazioni dei
semimanufatti e delle costruzioni private.
Tre miliardi e mezzo di persone vivono con 2,5 dollari al giorno. La
stragrande maggioranza della popolazione mondiale vive in profonda povertà, a
dispetto del fatto che con la tecnologia a disposizione e solo l'uno per cento
del prodotto lordo mondiale, la povertà globale può essere sradicata. Ma il
sistema capitalista mondiale richiede che la borghesia monopolistica tragga
superprofitti da qualsiasi livello della produzione in corso e circolazione
delle merci così come dalla gestione del capitale finanziario. Così il debito
estero dei paesi sottosviluppati è cresciuto ininterrottamente fino a
raggiungere la quota di 3.000 miliardi di
dollari.
Si ritiene che l¹alta tecnologia valorizzi il
carattere sociale della produzione. Ma l'appropriazione privata della ricchezza prodotta si è accentuata più
che mai sotto la politica economica imperialistica neoliberale. Sotto questa
politica il capitalismo è spacciato come "libera impresa" e
"libero mercato", e i capitalisti monopolistici strappano
superprofitti e capitale accumulato usando lo stato sfacciatamente per farsi consegnare risorse finanziarie
e produttive e contratti statali e per tagliare le entrate e i benefici sociali
del proletariato e delle altre classi popolari lavoratrici.
La crisi da sovraproduzione si è approfondita da una fase all'altra. Giacenze di
merci invendute si accumulano per le contrazioni di mercato dovute alla diminuzione del potere d'acquisto dei lavoratori. Dagli
ultimi anni '70 la maggioranza dei paesi dipendenti da esportazioni di materie
prime sono stati colpiti dalla crisi globale cronica di sovraproduzione in
agricoltura e nelle materie prime minerali. La sovraproduzione agricola nei
paesi industriali capitalisti non solo
restringe il mercato globale per le esportazioni agricole dei paesi
sottosviluppati ma invade pure gli ultimi mercati interni e rovina la loro agricoltura con prodotti
sottocosto. Il progresso tecnologico nell'industria mineraria ha prodotto
minore occupazione e in eccesso di offerta di minerali nel mercato mondiale. Il
costante peggioramento di stagnazione, depressione e deterioramento delle
economie dei paesi sottosviluppati (area ora estesasi per l’arretramento dei
paesi dell’ex blocco Sovietico), e l'erosione dei salari e dei benefici sociali
del proletariato nei paesi si sono combinati per contrarre il mercato globale
per produzioni industriali e beni di consumo. I vincitori nel conflitto interno
al capitalismo monopolistico continuano ad accrescere la composizione organica
del capitale (accrescendo il capitale fisso per la crescita della produttività
e la riduzione del capitale variabile per i salari). Gli squilibri economici e
la caduta del tasso di profitto nei singoli paesi hanno spinto le
multinazionali a penetrare ulteriormente nei mercati esteri. Hanno messo su là
più fabbriche di componenti per auto, elettrodomestici, prodotti industriali,
della lavorazione dei semiconduttori, marginale ma a sfruttamento intensivo del
lavoro, di abiti, scarpe, giocattoli e simili, in aziende dove si spremono i
lavoratori, in Cina, nell'India, nel Sud Est asiatico e altrove. La borghesia
monopolistica, responsabile della
stagnazione e del degrado delle proprie economie, cerca di massimizzare
profitti impiantando aziende altrove. Ma accusa i paesi sottosviluppati per la
perdita di posti di lavoro nei paesi imperialisti e fomenta sciovinismo e
razzismo contro i lavoratori migranti che generalmente prendono i lavori
peggiori.
Le potenze imperialiste hanno
usato il capitale finanziario nelle forme di investimenti diretti e prestiti in
modo tale da far ricadere sulle spalle della maggioranza dei paesi [dipendenti]
i loro deficit di bilancio e commerciali, mantenendo la gran parte di loro come
esportatori di materie prime e pochi come riesportatori di semimanufatti di
valore basso, riducendoli tutti allo stato di debitori, con un debito estero in
continua crescita. Molti dei superprofitti che le potenze imperialiste traggono
dai paesi sottosviluppati sono in forma di pagamenti del debito estero e
profitti commerciali, piuttosto che ritorno di investimenti in
produzione industriale.
Lavorando in combutta con i
loro padroni imperialisti degli USA e dell'Europa Occidentale, i governi della
grande borghesia compradora nell'Europa dell'Est e nelle ex repubbliche
Sovietiche dell'Asia centrale hanno continuato a degradare i loro paesi
economicamente, polticamente, culturalmente e moralmente. Questi paesi sono
diventati semicoloniali e semifeudali. I governi dell'Europa dell'Est sono
contenti di essere assorbiti dall'Unione Europea, però i loro paesi sono solo
terra per merci sottocosto dagli USA e dall'Europa Occidentale. Il tipo di
investimenti esteri diretti e indiretti che ottengono serve solo a facilitare
le operazioni degli imperialisti e dei grandi compradores e a creare le
infrastrutture atte a tale scopo.
Sotto gli auspici della
globalizzazione del "libero mercato", il saccheggio, il
sottosviluppo, la povertà della maggioranza dei paesi si sono aggravate. Si è
accelerata la concentrazione e centralizzazione del capitale sia produttivo che
finanziario nei centri mondiali dell'imperialismo (USA, Giappone, Unione
Europea). A partire dagli anni '80 gli USA hanno tratto la maggior parte dei
capitali dall'estero, in particolare dai loro alleati imperialisti e dai paesi
produttori di petrolio, diventando così il paese con maggiore debito estero del
mondo. Il debito estero degli USA ammonta oggi a 8.500 miliardi di dollari. Questo è stato
usato per generare speculazione finanziaria sulle scorte, sui titoli e sulle fusioni societarie [aziendali], sopravvalutazione di patrimoni societari e per finanziare il crescente deficit commerciale causato dalla
massiccia importazione di beni di consumo (specialmente da Giappone, Corea del
Sud, Taiwan e Cina).
Prima dell'anno 2000, allorquando il mercato borsistico di New York nel mese di marzo iniziò a sprofondare e la produzione industriale ebbe una caduta brusca in ottobre, gli USA sotto il regime Clinton si
vantavano di aver costruito una "nuova economia" libera da inflazione
nonostante il pieno impiego e alti livelli di consumo, supponendo che ciò fosse
dovuto al loro ruolo guida nella produzione di alta tecnologia. L'economia USA è
stata reclamizzata come il "massimo motore" della crescita
dell'economia mondiale e il "mercato dell'ultima risorsa" a fronte
della stagnazione di Giappone e Germania. Sotto i riflettori dal 1995 al 2000,
l'economia USA produceva squilibratamente un eccesso di prodotti elettronici e
pochi altri articoli, minando d3altra parte la capacità di produrre d vendere
un arco ampio di manufatti per il consumo che quindi importavano usando fondi
di prestito.
Lo scivolamento improvviso dell'economia USA nel 2000 era stato presagito
dalla crisi finanziaria del Sud-est asiatico del 1997. Le esportazioni di
semi-lavorati dal Sud-est Asiatico furono schiacciate dall'export cinese di
prodotti simili. Il boom delle costruzioni private, che era stato finanziato
con prestiti esteri dalle banche commerciali, si risolse in un fiasco data una
sovracapacità enorme. Il portafoglio speculativo regionale degli investimenti ritornò
subito nei paesi imperialisti. Le monete locali crollarono nel cambio con il
dollaro. La crisi nel Sud-est asiatico fu seguita da quelle in Corea del Sud,
Brasile, Argentina e degli altri cosiddetti mercati emergenti.
Da allora il restringimento del mercato globale di beni di consumo
elettronici, elettrodomestici, automobili, acciai strutturali, aerei e altro
paralizzò la crescita economica degli USA e degli altri paesi imperialisti. I
pochi paesi sottosviluppati che producevano semi-lavorati per l'esportazione,
subirono di gran lunga le peggiori devastazioni. Ma più devastata ancora fu la
gran parte dei paesi sottosviluppati, dipendenti dall'esportazione di materie
prime. Questi sopportavano il peso di un deficit commerciale e di bilancio e di
un debito estero in perenne crescita e furono costretti ad emanare nuove tasse
anche in condizioni di depressione economica e a stabilire ulteriori tagli di
spesa anche per i servizi sociali più
fondamentali.
Gli USA sotto il regime Bush hanno approfittato degli attacchi dell'11
settembre 2001 per fomentare l'isteria di guerra sotto forma di "guerra al
terrorismo" e per lanciare guerre d'aggressione contro Afganistan e Iraq,
utilizzando così le riserve belliche esistenti e reintegrandole con un aumento
della produzione militare. Questo viene definito Keynesismo miltare
ed è finalizzato a stimolare la economia USA stagnante. Esso viene
considerato il necessario complemento alla continuazione della politica della
globalizzazione del "libero mercato". A questo riguardo gli USA hanno
innalzato il livello della spesa militare annuale a 455 miliardi di dollari.
Il regime di Bush non si limita all¹obiettivo immediato di rivitalizzare l'economia USA
attraverso la produzione militare. Sta cercando di attuare un piano globale, il Progetto di un Nuovo Secolo Americano, definito dai cosiddetti
neoconservatori come sviluppo della Pax Americana nel 21° secolo. Esso cerca di
usare la «onnipresenza»- del potere USA, specialmente l'armamento militare
ad alta tecnologia, per intraprendere azioni preventive contro
nemici e rivali, inclusi quelli potenziali, espandere lo spazio economico (fonti
di materie prime, mercati, campi di investimento e sfere di influenza),
diffondere "libero mercato" e
imporre "democrazia".
Gli USA stanno rapidamente spingendosi troppo oltre in questo senso sin dalla disintegrazione dei regimi a direzione revisionista ed il collasso dell'URSS nel periodo
1989-1991. Ciò ha enfatizzato la
loro parte [degli USA] come la sola superpotenza. Hanno scatenato due guerre d'aggressione contro l'Iraq (senza menzionare
la guerra unilaterale aerea con sanzioni economiche tra le due guerre), con
l'intento di appropriarsi delle abbondanti risorse petrolifere e stabilirvi
basi per stringere sotto il controllo USA l'intero Medio Oriente. Hanno
istigato la frantumazione della Jugoslavia per imporre la propria egemonia sui
Balcani, aggirare la Russia e conquistare basi nell'Europa Orientale e lungo il Mediterraneo. Hanno acquisito basi e maggiori accessi alle
risorse petrolifere nel Mar Caspio e in Asia Centrale nel corso delle
aggressioni nei Balcani, in Afghanistan e Iraq.
Ma è veramente ovvio che gli USA si sono allargati troppo e la loro debolezza si mostra in
pieno nel pantano dell¹Iraq [10] dove si sono impantanati. Le masse popolari irachene rispondono
con la resistenza armata, che ha fatto più di 2.200 vittime tra le truppe USA e
più di 20.000 feriti, che ha fatto spendere agli USA oltre 220 miliardi di
dollari in meno di tre anni. L'uccisione da parte degli USA di più di 250.000 Iraqi è servita solo a rafforzare la resistenza del Popolo dell¹Iraq [10]. Questa resistenza sta mostrando la debolezza e vulnerabilità del
potere imperialista degli USA.
Gli USA sono costretti a
rovinarsi ulteriormente rimanendo in Iraq, con il loro piano di mantenere una
enorme fortezza ed un'ambasciata a Baghdad ed un apparato di 14 basi. Sono ossessionati per il prezzo del petrolio in Iraq e nell'intero Medio Oriente. Attraverso il
controllo dell'Iraq sperano anche di perpetuare il dominio USA-sionista contro i Palestinesi e le masse popolari Arabe. Ma sono tenuti
sotto tiro dalla lotta rivoluzionaria armata del Popolo dell’Iraq e sono quindi costretti a prestare meno attenzione ai loro problemi
sociali interni e a quanto serve per mantenere l’egemonia in molti altri paesi.
Alla ricerca dei propri
stessi interessi, Francia. Germania, Russia e Cina hanno avuto posizioni
notevolmente differenti rispetto agli USA riguardo alla seconda guerra di
aggressione contro l'Iraq. Di conseguenza, tali differenze si sono smorzate quando gli USA hanno occupato ed invaso
l'Iraq. Tuttavia la questione dell'Iraq continua a disturbare i rapporti tra
gli alleati imperialisti, a causa della flagrante condotta degli USA di monopolizzare il bottino di guerra. In ogni caso gli
alleati imperialisti cercano di armonizzare i loro interessi a spese dell'Iraq
e del popolo dell’Iraq. Sovraesponendosi in Iraq gli USA sono diventati più deboli in altre
aree del mondo, inclusa l'Asia dell'Est e l'America Latina. Anche ai confini
dell'Iraq, la Siria e Iran mostrano qualche capacità di sfida.
Le masse popolari del mondo
sono incoraggiate a combattere per la liberazione sociale e nazionale, e
altrettanto lo sono paesi e governi che intendono affermare l'indipendenza
nazionale. Il popolo del mondo di oggi odia gli USA come il nemico N.1, e la potenza
imperialista e terrorista per eccellenza nel saccheggio sfrenato e nelle guerre di aggressione. Condannano gli USA e il governo UK per aver invaso e occupato l'Iraq con delle false scuse (riguardanti le armi di distruzione di massa e i legami con Al Qaida). Aborriscono
l'imperialismo USA che ha usato gli attacchi dell'11 settembre per impegnarsi nel suo stesso terrorismo imperialista, espandere gli interessi monopolistici delle
proprie imprese e banche multinazionali e per avviare un terrorismo
di stato su scala globale.
Con il pretesto di una
"guerra al terrore" permanente gli USA hanno promulgato l’USA PATRIOT Act per privare il
popolo Americano delle libertà civili e hanno fomentato lo sciovinismo, il
razzismo e la bigotteria religiosa, specialmente contro il popolo Arabo e i credenti
Islamici. Esso ha spinto altri paesi a
generare una isteria "anti-terrorista",
per costruire la infrastruttura legale del fascismo, per dipingere i movimenti
di liberazione nazionale ed i dirigenti e militanti anti-imperialisti come "terroristi" e permettere alle
forze militari USA ed alle agenzie di intelligence di sequestrare persone,
torturarle segretamente in carceri segrete e per installare un numero maggiore
di stazioni spionistiche e basi militari nei loro territori.
Il popolo Americano è oltraggiato dalla
politica di Bush di riduzione progressiva del lavoro regolare, dei livelli
retributivi, dei vantaggi e dei servizi sociali e dello spostamento di risorse
[finanziarie] al complesso militar-industriale ed alla macchina da
guerra.
Loro sono indignati per il fatto che i
giovani uomin e donne della classe lavoratrice sono stati mandati in guerra,
che le risorse enormi dello stato siano state canalizzate verso la produzione
bellica, le guerre di aggressione e del fatto che le molte agenzie di
intelligence hanno trasformato lo stato di polizia USA sotto la maschera della
sicurezza dei territori natali; ma che praticamente nessuna risorsa è stata
resa disponibile per edificare
prontamente delle infrastrutture nelle terre allagate di New Orleans con cui
mettere al riparo la povera gente dall’uragano
Katarina.
Gli USA utuilizzano il Gruppo 8, la OCSE, il
FMI, la Banca Mondiale, la OMC, il Consiglio di Sicurezza Nazionale ONU e le
alleanze multilaterali e bliaterali per espandere e rafforzare la loro egemonia
in varie parti del mondo e allo stesso tempo mantenere la loro alleanza sopra
gli altri poteri imperialisti contro i popoli del mondo. Ma i poteri imperialisti sono destinati ad
allinearsi e riallinearsi ogni volta che la crisi del sistema mondiale
capitalista diventa più grave di quanto non sia adesso, gli USA stanno
indebolendosi sotto la loro stessa arroganza e senso di superiorità
imperiale, i diversi poteri
imperialisti e i cosiddetti paesi e governi assumono divergenti posizioni e
direttrici operative, e le forze rivoluzionarie prendono l'iniziativa
rafforzandosi ed avanzando.
La competizione economica e la rivalità
politica tra i poteri imperialisti sono prossime ad intensificarsi perché
innanzitutto gli USA cercano di monopolizzare
il bottino di guerra. Questo si è già
visto con le contraddizioni tra
gli USA, il Regno Unito, la Francia e la
Germania sulla questione dell'avvio della guerra contro l’Iraq nel 2003.
La
super-avidità degli USA allerta le altre potenze imperialiste a curare prima i
propri interessi e a manovrare
contro la voracità USA. Il margine per accomodamenti amichevoli tra
le potenze imperialiste è destinato a
ridursi con la sempre crescente crisi del
sistema mondiale capitalista e con le lotte rivoluzionarie del popolo
crescenti per numero ed intensità e grazie
anche al fatto che un maggior numero di paesi diviene cosciente
della
propria indipendenza nazionale.
Al momento, le contraddizioni sono crescenti
tra gli USA e gli altri poteri imperialisti nei campi economico,
finanziario, commerciale, politico e militare.
Queste si sono manifestate in discussioni multilaterali e bilaterali. Finora, le differenze sono state appianate a
spese degli stati acquirenti sottosviluppati. Ma allo stesso tempo alcuni paesi hanno rivendicato il diritto alla
indipendenza nazionale ed allo sviluppo, cosicché hanno reagito alle eccessive imposizioni degli imperialisti,
riconoscendo il proprio stesso peso nel sistema mondiale capitalista o muovendosi apertamente in difesa del
proprio interesse nazionale. In questo contesto, noi vediamo la Cina, l'India, il Pakistan, il Brasile e i piccoli
paesi sottosviluppati legati insieme contro le imposizioni di sfruttamento ed oppressive degli USA e delle altre
potenze imperialiste.
La Repubblica Democratica del Popolo della Korea, Cuba, Venezuela e Zimbabwe sono tra i paesi più
coscienti nel difendere il proprio interesse alla indipendenza nazionale ed alle aspirazioni sociali. Cuba, la
Russia, il Kazhakistan, il Kirgystan, il Tagikistan e l'Uzbekistan sono divenuti sottomessi ma sono allertati dalla
penetrazione USA in Asia Centrale. Così, loro si sono trovati insieme nell'Organizzazione di Cooperazione di
Shangai. La Cina e la Russia hanno collaborato con gli USA e gli altri poteri imperialisti così com’era possibile
in vari campi, ma loro hanno anche cercato di guardare ai propri interessi nazionali. Vi sono un gran numero di
paesi con un significativo numero di industrie ed armi nucleari sui quali non è possibile imporsi facilmente.
Infatti, loro possono sempre manovrare e mettere l’uno contro l'altro le grandi potenze ed i paesi ricchi.
Gli USA propagandano la Cina come un grande successo dello sviluppo capitalista e guardano ad essa con
una prospettiva di rivalità nel mondo, specie in Asia orientale. Ma la Cina si definisce modestamente come un
paese sviluppato o sottosviluppato in relazione alle dimensioni della sua popolazione. Essa ha privatizzato le
sue imprese industriali di stato e le comuni agricole. La economia è stata reindirizata dagli investimenti esteri.
Essa ha un crescente debito estero (233,3 miliardi di $ USA) così come possiede un grande pacchetto di titoli
americani. Si fa molto vanto del proprio forte export, oltre il 70 per cento del quale, che è sottovalutato, riguarda
semi-lavorati diretti ai paesi imperialisti. Ma dal 60 all'80 per cento del valore delle esportazioni appartenenti alla
Cina sono basate sulle compagnie estere. Il 10 per cento della popolazione Cinese vive sopra il livello medio di
vita ma il 90% vive nella povertà. I lavoratori si dirigono fuori dalle imprese statali e tra di loro i più poveri sono
incazzati. Così, più di 74.000 scontri tra le masse e le autorità hanno avuto luogo nell’ultimo anno.
Ad ogni occasione, la Cina ha rivendicato il proprio interesse nazionale tenendo conto di Taiwan e di altre
cose. In vari casi si è trovata in stridente opposizione agli USA. Ha aiutato gli USA nel convenire alla
conferenza negoziale con la Repubblica Democratica del Popolo di Korea a proposito delle armi nucleari. Ma
finora la RPDK è stata in grado di opporsi fermamente alle imposizioni, aggressioni, trattati e ricatti nucleari
USA. I paesi ASEAN hanno anche fondato quanto era necessario allo sviluppo economico ed alle relazioni
commerciali con la Cina andando controtendenza alla dominanza USA in Asia orientale.
Le grandi masse del popolo stanno sollevandosi in resistenza all'imperialismo USA quale nemico N°1 così
come contro gli altri poteri imperialisti e stati fantoccio che sono stretti alleati degli USA su scala regionale o
globale. Esse stanno costruendo organizzazioni di massa su basi di classe, o di interessi di varie classi, o
settoriali o multisettoriali così come sulla base di obiettivi quali la liberazione nazionale e sociale, lo sviluppo
economico, i diritti umani, l'opposizione alla guerra, la eguaglianza etnica, la eguaglianza di genere, la
protezione ambientale, ed i bisogni [the like nel testo].
Esse sono impegnate in movimenti su scala nazionale, regionale e globale. La Lega Internazionale dei Popoli
in Lotta (WRPM) è oggi il maggior movimento di massa progressista, che presta attenzione ai 18 maggiori
argomenti. È in nettissimo contrasto nel suo carattere anti-imperialista ed obiettivi con il riformismo e le
formazioni della "società civile", compreso il Forum Sociale Mondiale fondato dall'imperialismo, dedito al
riformismo e ad implementare il sistema imperialista. Le organizzazioni di massa delle Filippine sono
posizionate verso l'esterno nello sviluppo di relazioni bilaterali e multilaterali con le organizzazioni popolari di
altri paesi.
Sul piano iniziale della solidarietà anti-imperialista, il Partito sviluppa rapporti di eguaglianza, rispetto reciproco e
cooperazione con quanti più partiti comunisti ed operai è possibile. Allo stesso modo come fronte unito in
formazione e rappresentanza del governo democratico, il Fronte Democratico Nazionale delle Filippine sta
sviluppando amichevoli relazioni e cooperazione con governi stranieri, loro agenzie, istituzioni ed
organizzazioni non governative, movimenti di liberazione nazionale e movimenti rivoluzionari
Il Partito è attivo nel rapportarsi e cooperare con i partiti Marxisti-Leninisti-Maoisti e le organizzazioni di massa
progressiste. Queste stanno sviluppandosi in vari paesi del mondo per combattere per la liberazione
nazionale, la democrazia ed il socialismo e la pace mondiale contro l'imperialismo e tutta la reazione.
Esse stanno sforzandosi di promuovere la linea strategica della guerra popolare prolungata come la via per
combattere e sconfiggere definitivamente gli imperialisti.
I movimenti rivoluzionari del popolo di liberazione nazionale e sociale in lotta stanno crescendo nel rafforzare
ed avanzare in Iraq, Afghanistan, Colombia, India, Nepal, Filippine, Turchia ed altri paesi. [Permane questa
poca informazione sulla continuità della guerra popolare in Perù e rafforzamento delle basi d'appoggio come
documentato pubblicamente dal MPP, e ciò fondamentalmente a causa dei maneggi della LOD e della
censura mondiale imperialista mirata proprio ad isolare la guerra popolare del Perù, ndT].
Esse stanno crescendo come peggiora la crisi economica globale e gli USA stanno sprofondando nel buio in
uno o diversi paesi e stanno perdendo il loro controllo sul mondo.
Il Regime Putrefatto in un Sistema Dominante Putrefatto.
Il sistema semicoloniale e semifeudale nelle Filippine è in crisi cronica. L'aspetto semicoloniale riferisce al ruolo
indiretto dell'imperialismo USA attraverso burattini ufficiali, dal livello nazionale più infimo. L'aspetto semifeudale
riferisce alla dominanza delle classi interne compradora, grande borghesia e classe dei proprietari terrieri.
L'oppressione e lo sfruttamento inflitti al popolo Filippino dal capitalismo monopolista straniero, dal feudalesimo
interno e dal capitalismo burocratico, hanno portato il sistema dominante ad un processo costante di
degenerazione.
Le condizioni oggettive sono fertili per la costruzione delle forze soggettive della rivoluzione e per mobilitare le
ampie masse del popolo.
La cricca dominante della Arroyo è oggi il principale burattino dell'imperialismo USA, il principale
rappresentante delle classi sfruttatrici ed il principale esponente del capitalismo burocratico. Messo alle corde
dal sistema economico fallimentare, il regime della cricca della Arroyo non può che marcire. Esso segue
rapidamente i diktat politici ed economici degli USA e delle classi sfruttatrici locali di umiliare ed impoverire il
popolo. Esso è ben pagato per il suo servilismo attraverso la corruzione burocratica.
Sotto gli auspici dell'imperialismo USA, l'economia delle Filippine è stata mantenuta agraria e semifeudale.
Le sue principali forze di produzione sono date da oltre 13 milioni di ettari di terre coltivabili e da pastorizia, le
quali riguardano circa il 75% della popolazione. Il proletariato è solo circa il 15% della popolazione (9 % di
industrie manifatturiere e il resto nel settore minerario, servizi pubblici e così via). L'industria è completamente
dipendente dall'importazione dei macchinari, carburanti ed altri inputs.
La carenza di industrializzazione nazionale e di riforma delle terre ha spinto le Filippine in uno stato di
sottosviluppo e di povertà rampante. Le immigrazioni e le emigrazioni oltremare di lavoratori a contratto, che
provengono dalla classe lavoratrice, dal contadinato e dalla piccola borghesia urbana non hanno fatto
cambiare i rapporti fondamentali di classe nelle Filippine.
Sotto la politica della globalizzazione del "libero mercato", il governo reazionario ha ignorato le richieste del
popolo per una riforma agraria ed industrializzazione nazionale. Il capitalismo monopolistico straniero ha preso
vantaggio dalla denazionalizzazione della economia Filippina, dalla privatizzazione delle attività statali
produttive di profitto, dalla liberalizzazione del commercio e degli investimenti e dalla deregolamentazione della
protezione per il popolo lavoratore, le donne, i bambini e l'ambiente.
Il governo reazionario ha fatto marcia indietro persino sul suo falso genere di riforma agraria e si è apertamente
spinto a promuovere l'accumulazione privata ed i latifondi.
I certificati di ammortamento della proprietà terriera, i certificati di trasferimento della terra, le patenti
emancipative e la distribuzione delle riserve nelle aziende agricole sono semplicemente stati abbandonati o
svenduti a prezzo stracciato.
Per pagarsi l'importazione di beni di produzione e di consumo, le Filippine hanno attinto alle entrate provenienti
dall'esportazione di prodotti agricoli primari e minerali, dalle rimesse dei contratti lavorativi oltremare e dalle
sopravvenienze dei prestiti esteri. Con le barriere tariffariie crollate a causa delle condizioni della
globalizzazione del "libero mercato", il paese si è estesamente disposto verso la vendita sottocosto della
sovrapproduzione agricola da altri paesi, portando alla bancarotta i contadini e distruggendo la sicurezza
alimentare nazionale. La produzione di merci agricole per esportazione è stata anch'essa tagliata a causa del
fatto che costoro non possono competere con la produzione fortemente sovvenzionata dei paesi imperialisti.
Il costo delle manifatture importate è sempre cresciuto relativamente alla più rapida caduta dei prezzi delle
esportazioni primarie Filippine, specialmente a causa della prolungata saturazione dei prodotti agricoli e
minerali nel mercato globale. Così, il cronico deficit commerciale tende a salire e a condurre all'estensione del
monte debiti finanziario estero.
L'estremamente alto tasso di importazione e il deliberato sovrapprezzo (prezzo-di-transfer) rende
estremamente minimi gli introiti netti dell'esportazione dal basso valore aggiunto dei semi-lavorati. Questo è
minimizzato in futuro dal prolungato grande crollo della domanda dei semiconduttori (perdita del 75 per cento
degli introiti lordi dell'export) e degli altri semi-lavorati.
Oltre otto milioni di lavoratori a contratto oltremare (un buon 10 per cento della popolazione) [un'esodo] hanno
comportato un ingresso di circa 8,5 miliardi di $ USA e si prevedono per l'anno prossimo 10 miliardi di $ USA.
Questo supera l'introito della re-esportazione di semiconduttori e l'esportazione di prodotti delle colture primarie.
Comunque, sono usati principalmente per pagare l'importazione di mezzi di consumo. Così. il deficit
commerciale è cresciuto velocemente e il peso del debito estero è sempre crescente. Il debito estero è ora
ufficialmente arrivato a 56 miliardi e 47 milioni di $ USA, escludendo quei prestiti che sono stati considerati
parte delle riserve lorde internazionali.
I nuovi debiti ora portano a nuovi onerose scadenze e il servizio del debito non è assolutamente in grado di
coprirli. Con la diminuzione dei fondi esteri, il governo reazionario ha rapidamente accresciuto il debito pubblico
locale di oltre 3.000 miliardi di pesos [1 pesos = 1/69 €] allo scopo di coprire il deficit di bilancio.
Tutto calcolato, il debito pubblico totale ha superato i 6.000 miliardi di pesos Filippini (Php). Per il servizio del
debito pubblico dello scorso anno, il governo reazionario ha speso l'81 per cento delle tasse versate.
Quest'anno ha speso il 94 per cento. Senza alcun dubbio, lo stato è in bancarotta. Ma lo spendere deficitario
del governo continua ad andare verso i progetti di infrastrutture molto contrastati e a tenere in piedi esercito e
polizia.
Miseri fondi di spesa sono disponibili per servizi sociali, educazione dei bambini, salute ed abitazioni urbane.
Il peso fiscale sta crescendo a causa delle condizioni di depressione economica. La copertura della tassa del
valore aggiunto [IVA] si è allargata ed è cresciuta al 20 per cento.
La depressione economica non è manifestata dalle statistiche ufficiali ma dall'attuale alto tasso di
disoccupazione di massa, la continua perdita di posti di lavoro e la chiusura di industrie, il crollo reale delle
entrate del popolo lavoratore e delle classi medie, i prezzi crescenti dei generi di base a causa della scarsità e
degli alti costi di importazione, l'interminabile crescita del prezzo del petrolio e i pesanti carichi per i sempre
deteriorati servizi di pubblica utilità (in particolare elettricità, acqua e trasporti). L’aumento dei mendicanti e dei
bambini di strada nelle aree urbane e il numero eccessivo di lavoratori agricoli e lavoratori atipici nelle aree
rurali riflette l'aggravamento delle condizioni di povertà.
La contestazione e il fermento sociale sono molto diffusi. Nel protestare contro le politiche di oppressione e
sfruttamento e nel porre le proprie domande settoriali e di carattere generale, i lavoratori, i poveri delle città, i
contadini, i pescatori, le donne, i giovani, gli impiegati statali, i professionisti e la gente di chiesa svolgono le loro
manifestazioni apcificamente. Ma il regime Arroyo reagisce arrogantemente ordinando all'esercito ed alla
polizia di intimidire ed attaccare il popolo che esercita il proprio diritto di opinione e riunione. Dimostrando, il
popolo ha subito violenti attacchi per disperdere le manifestazioni, e massacri, come in Hacienda Luisita. Il
regime ha adottato ed incrementato la politica di "calibrata e preventiva risposta" per la quale l'esercito e la
polizia possono arbitrariamente utilizzare la forza sulla base di meri sospetti o dubbi.
Sotto la direzione degli USA, il regime Arroyo pianificò Bantay Laya nel 2001 come una campagna offensiva
nazionale di 5 anni, simile a Lambat Bitag I, II, e III, con il proposito di distruggere il movimento rivoluzionario
dal 2002 al 2006. Sin dal 2002, le forze militari e le forze di polizia mobile si sono concentrate su un certo
numero di fronti di guerriglia, usato squadre di operazioni speciali allo scopo di attuare la guerra psicologica e di
intelligence ed hanno inflitto ogni genere di atrocità sul popolo, anche i sequestri, la tortura, le esecuzioni
sommarie, gli incendi [per accerchiare le basi di appoggio], i saccheggi, i bombardamenti aerei [come nella
guerra del VietNam, in Perù, in Nepal, ed ovunque operi una guerra popolare al pari o superiore che in
Kurdistan e Palestina], tiro di artiglieria ed evacuazioni forzate di massa, nel vano tentativo di distruggere il
movimento rivoluzionario. La scala e la grandezza della violazione dei diritti umani è comparabile al periodo
peggiore del regime fascista di Marcos [che dovette abbandonare il paese sotto lo sdegno mondiale, e riparare
coi suoi denari in USA].
Per nascondere la loro colpa per le politiche che sono risultate nelle terribili privazioni e sofferenze per il popolo,
il regime biasima le forze rivoluzionarie così come le organizzazioni patriottiche e progressiste di massa ed i
gruppi parlamentari a causa della crescita delle proteste e delle marce.
Peggio di tutto, il regime utilizza squadre della morte squadre operative speciali appartenenti all 'esercito ed alla
polizia per sequestrare, torturare ed uccidere il popolo in particolare i dirigenti o difensori dei movimenti di
massa. Le vittime, compresi preti, pastori ed altri religiosi [nei paesi ove è forte l 'Islam come le Filippine, o
come in Brasile e nei paesi dove è forte la teologia della liberazione, il Vaticano non ha potuto agire a favore del
regime così estesamente come in Perù], attivisti dei diritti dell 'uomo, avvocati, giornalisti, dirigenti sindacali e dei
partiti parlamentari progressisti e dei dirigenti di massa dei lavoratori, dei contadini, delle donne e dei giovani.
L 'escalation delle violazioni dei diritti umani nelle aree urbane e rurali si è inasprita da parte della politica USA
di "guerra al terrorismo " che il regime Arroyo ha rapidamente seguito. Non meno della Arroyo stessa e del
suo ministero che supervisionando il comuitato di sicurezza nazionale (COC-IS) si sono diretti con atti di
sistematica violenza contro le forze patriottiche e progressiste e hanno incoraggiato e protetto i perpetratori
delle violazioni dei diritti umani dal livello di comando generale a quello di squadre della morte ed assassini
motorizzati.
Le grandi masse del popolo detestano il regime Arroyo per il suo essere estremamente servile verso
l'imperialismo USA, per il suo essere estremamente corrotto, brutale e mendace e per aver falsificato le elezioni
presidenziali del 2004. Esigono la destituzione del regime. Così, sin dal Giugno 2005, una grande fronte unito
di partiti conservatori anti-Arroyo, il movimento di massa democratico legale e le sezioni anti-Arroyo dell'esercito
e della polizia si sono sviluppati per destituire la cricca dirigente Arroyo dal potere.
La crisi politica del sistema dirigente è rapidamente peggiorata sin dall'emergere della dura verità che Arroyo è
connivente con la Commissione Elettorale, specialmente i commissari elettorali, e che certi ufficiali superiori
dell'esercito hanno modificato i conteggi elettorali a suo favore e rovesciato il conto dei voti vincenti a favore di
Fernando Poe, soprattutto nelle isole Visayas e Mindanao [le Filippine sono composte di 8.000 isole circa, di
cui queste sono tra le più grandi e popolose].
I risultati relativi della frode elettorale e dell'illegittimità del governo ha provocato il popolo, lo ha oltraggiato ed
ha infiammato i partiti imbrogliati ed i candidati sconfitti. All'interno delle Forze Armate delle Filippine (AFP) e
della Polizia Nazionale delle Filippine (PNP), un significativo numero di ufficiali e di personale di truppa si sono
incazzati a causa della rapida promozione di ufficiali filo-Arroyo che sono notoriamente corrotti, e coinvolti in
violazioni dei diritti umani nella frode elettorale.
Si sono disposti contro la cricca dirigente Arroyo (Laskas-CMD) i partiti politici conservatori, le coalizioni ed i
movimenti guidati dall'ex presidente Joseph Estrada (Partito ng Masang Pilipino) […], la vedova del candidato
presidenziale frodato, Fernando Poe (Koalision ng Nagkakaisang Pilipino), Panfilo Lacson (Pwersa ng Masa
and Be Not Afraid Movement), Eddle Villanueva (Bangon Pilipinas Movement), Senatore Aquilino Pimentel
(PDP-Laban) e Jejomar Binay (United Opposition).
Questi cercano di rimpiazzare la cricca Arroyo con un consiglio di governo transitorio attraverso una
combinazione di insurrezioni popolari e di ritiro dell'aiuto di esercito e polizia dal regime.
L'ex presidente Corazon Aquino […] sta rivoltando la sua stessa concezione politica e le sue amicizie tra i
vescovi della Chiesa Cattolica, le associazioni imprenditoriali e i gruppi militari. Avendo fallito nel tentativo di
persuadere il vicepresidente Noli de Castro a rompere con il presidente Arroyo, la Signora Aquino ed i suoi
sostenitori (compresa una maggioranza di "socialdemocratici") suggerisce al Presidente del Senato Frank
Drillon (la magiore fazione del Partito Liberale) di assumere la presidenza. L'ex senatore Loren Legarda ha
anch'egli sostenuto la protesta elettorale contro De castro.
La coalizione di partiti Lakas-CMD è apertamente sostenitrice della Arroyo. Ma tende a dipendere sempre più
dal suo piccolo partito (Kabalikat ng Mamamayang Pilipino o KAMPI) e dai suoi stessi affari nel governo. Lei è
stata abbandonata e denunciata da un numero di suoi incaricati nel governo e dal presidente del Senato
Drillon che precedentemente la sosteneva.
L'ex presidente Fidel Ramos e il portavoce Jose de Venecia (dirigenti chiave del LAKAS-NUCD) hanno
sostenuto la Arroyo contro l'opposizione ma la hanno allo stesso tempo pubblicamente avvertita di lasciare la
presidenza a metà del 2006 attraverso un emendamento alla costituzione che dovrebbe permettere un'uscita
di parlamentari fuori dal governo.
La proposta di riunire il Congresso come assemblea costituente per cambiare la costituzione del governo della
repubblica delle Filippine del 1978 è stata usata per bloccare le domande popolari per la cacciata del regime
Arroyo. Così, Arroyo ha formato una cosiddetta commissione consultiva, formata dai suoi aiutanti, che prepari
delle proposte di cambiamento della costituzione [siamo nel pieno del capitalismo burocratico, pare di essere
per certi versi a Roma].
Questa commissione ha già avanzato le sue proposte, che includono il suo ritiro come presidente alla
supervisione del primo ministro ad interim fino al 2010, abolendo le elezioni del 2007 allo scopo di estendere i
termini d'ufficio per tutti gli parlamentari, sciogliendo il Senato ed assorbendo i senatori in un parlamento
unicamerale e rimuovendo tutte le restrizioni nazionali agli investimenti stranieri [qua siamo tra Fujimori e
Berlusconi …].
Ci sono state forti indicazioni dell'opposizione del Senato alla riunione della assemblea costituente. Le grandi
masse del popolo e l'ampio fronte unito a proposito dell'intero pacchetto di cambiamenti costituzionali come
manovra non solo atta a prevenire l'abbattimento del regime ma anche ad espandere i poteri del presidente e a
dare privilegi addizionali alle imprese monopolistiche USA ed alle forze militari.
L'ex presidente Ramos si è detto choccato per la proposta cancellazione delle elezioni del 2007. L 'altro
dirigente Lakas-CMD, il portavoce Jose de Venecia, è convinto che il regime Arroyo possa spazzar via gli
emendamenti attraverso una assemblea costituente.
Il regime Arroyo ha l'illusione ed anche il vanto che sia possibile mantenere la catena di comando nell'esercito
e nella polizia. Questo a causa del fatto che ciò permette ai suoi favoriti ai gradi superiori di impegnarsi nella
corruzione, di commettere violazioni dei diritti umani ed anche di sponsorizzare o costituire gruppi di interesse
criminali.
Ma la maggioranza delle forze attive e in pensione dell'esercito e della polizia sono disgustati della corruzione
del regime e del fallimento pieno della sua promessa di alzare i loro salari e pensioni [aspetto che invece il
regime italiano ed i paesi imperialisti non trascurano nei confronti delle forze di polizia].
Loro sono oltraggiati dal costo dei campi militari e della conversione delle ex basi militari USA [abbandonate
durante la prima ondata della guerra popolare] ha arricchito l'ex presidente Fidel Ramos e che anche i loro
fondi di sicurezza e destinazioni di bilancio per razioni alimentari, vestiario, scarpe e salute, sono andati perduti.
Il regime sottovalutava il fatto che la truppa dell'esercito e della polizia sono del tutto scontente e disgustate di
ciò. Ha utilizzato la AFP e la PNP per attaccare il movimento di massa democratico legale delle città e il
movimento rivoluzionario nelle aree rurali.
Questo è ovviamente un modo per preoccupare e mantenere legato al regime gli ufficiali AFP e il personale di
truppa.
Ma gli ufficiali AFP e il personale arruolato sul campo sono doppiamente disgustati dalle difficoltà economiche
sofferte dai loro familiari e dalla decurtazione delle forniture e delle razioni sul campo.
Così, vari gruppi anti-Arroyo sono cresciuti rapidamente all'interno dell'esercito e della polizia.
Le truppe AFP e PNP sono in fermento. Loro sono divise in tre gruppi: i lealisti della Arroyo, i reazionari anti-
Arroyo tra cui gli ufficiali superiori [il che conferma come in Italia nella formazione dei quadri superiori
dell'esercito, la scuola militarista e allo stesso tempo 'illuminata' di stampo reazionario classico proveniente dalla
cultura monarchica del potere precedente, spagnola e quindi clericale nelle Filippine, sabauda e clericale in
Italia], e i progressisti anti-Arroyo tra i giovani ufficiali.
Il gruppo anti-Arroyo degli ufficiali reazionari consiste principalmente negli ufficiali superiori e negli ufficiali di
bandiera in pensione che sono filo-USA e che non vogliono un cambiamento del sistema. Loro hanno formato
vari gruppi. Ogni gruppo è guidato di norma da un ufficiale superiore. I più noti di questi gruppi sono quelli
diretti dal generale Fortunato Abat, dal comandante Aparri, dal generale Panfilo Lacson, e dal colonnello Billy
Bibit. Il generale Abat dirige la coalizione per la salvezza nazionale ed ha cercato di costituirsi un seguito
popolare e militare per proclamarsi egli stesso governatore [anche in Perù non sono infrequenti casi del
genere, così come in Spagna, è una propensione dei paesi di lingua spagnola e colonizzati a lungo tempo
dalla Spagna]. Ma invece egli ha perso seguito allorquando ha formato e diretto le FORZE che ha chiamato
con successo per ritirare il sostegno militare ad Estrada nel 2000 e 2001 [nel 2001 crollo' anche il regime di
Fujimori in Perù].
Il gruppo anti-Arroyo degli ufficiali progressisti consiste principalmente dei giovani ufficiali che desiderano
sviluppare una posizione patriottica e progressista e che desiderano riforme democratiche di base. Loro
promettono di mantenere alto il principio di supremazia civile come quelli che ritirano il sostegno militare dai
regimi di Marcos ed Estrada nel 1986 e 2001.
Loro attivamente puntano all'alleanza delle forze democratiche legali e desiderano svolgere un ruolo maggiore
nell'accresciutosi fronte unito attraverso la direzione del ritiro del sostegno militare e poliziesco dal regime od
arrestando i membri chiave della cricca dirigente Arroyo. Loro sono aperti alla tregua ed all'alleanza tra GRP,
AFP e PNP da una parte e PC delle Filippine, NPA ed FDN delle Filippine dall'altra, in seguito all'instaurazione
del consiglio rivoluzionario di governo. Loro sono il positivo prodotto del fermento tra l'esercito e la polizia.
Gli USA stanno prendendo vantaggio dalla disperata situazione politica ed economica del regime Arroyo. Sta
costantemente pressando il regime a divenire più servile ai diktat di FMI, Banca mondiale e OMC e delle
banche ed imprese multinazionali USA e a proseguire verso la linea di una permanente 'guerra del terrore',
promuovono la continua presenza militare USA ed espandono le infrastrutture militari USA nel paese e
scatenano campagne di annientamento contro le forze rivoluzionarie del popolo, compreso il Bangsamoro
[Fronte di liberazione Moro]. Il regime Arroyo alcune volte cerca di far credere che la 'guerra del terrore' sia
diretta contro la creatura della CIA –Abu Sayyaf- ed altri gruppi simili. Infatti, il regime ha una fretta diabolica di
diramare una legge 'anti-terrorista' diretta contro le forze rivoluzionarie del popolo, compreso il Bangsamoro,
contro i dissidenti, contro l'opposizione legale e contro le grandi masse del popolo.
Il regime Arroyo sta connivendo con gli USA nell'inserire il PC delle Filippine/NPA ed il capo delegazione
politico del FDN delle Filippine nella 'lista del terrorismo', in campagne di escalation militari di annientamento
contro il movimento rivoluzionario e nell'assassinio di migliaia di dirigenti e di attivisti dei gruppi parlamentari
progressisti e delle organizzazioni di massa a livello locale, provinciale e regionale.
Complementando l'obiettivo principale di puntare alla distruzione del movimento rivoluzionario a livello militare,
è l'obiettivo degli USA e della Arroyo di esercitare pressione sul FDN delle Filippine di trasformare i negoziati di
pace tra GRP e FND delle Filippine in negoziati di resa.
Il COCIS e l'Ufficio del Consulente Presidenziale sul Processo di Pace non hanno fatto nulla ma hanno
paralizzato i negoziati di pace tra GRP e FDN delle Filippine e sono rimasti in attesa della distruzione o
capitolazione del movimento rivoluzionario.
In seguito alla operazionalizzazione del Comitato di Monitoraggio Congiunto, il regime Arroyo ha affrontato
irrispettosamente l'Accordo Comprensivo sul Rispetto dei Diritti Umani e della Legge Umanitaria Internazionale
(CARHRIHL) in un crescendo di violazioni dei diritti umani. Le denunce contro la polizia e l'esercito ed il
personale irregolare del GRP per le violazioni dei diritti umani rimangono senza ascolto. Il governo ha violato la
dottrina offensiva politica Hernandez ed ha acusato i rivoluzionari di crimini comuni ed anche di terrorismo.
Esso ha rubato il denaro per la identificazione delle vittime delle violazioni dei diritti dell'uomo sotto il regime
Marcos e li ha usati per le spese elettorali del 2004 sotto la scusa di distribuire gratuitamente fertilizzanti. È così
che la cricca dirigente Arroyo rimane al potere, i negoziati di pace tra GRP e FDN delle Filippine non
procedono verso le cause del conflitto armato e la ricerca di accordi sulle riforme sociali di base, economiche e
politiche.
Il regime Arroyo ha la follia di mirare contro il popolo Filippino. Sta spingendo la legge anti-terrorista verso la
soppressione di ogni genere di opposizione alle sue politiche anti-nazionali ed anti-popolari, sta mirando alla
distruzione delle forze rivoluzionarie (comprese quelle del Bangsamoro) e ad imporre una dittatura fascista sul
popolo senza senza timore di dichiarare la legge marziale o lo stato di emergenza. Il popolo e le forze
rivoluzionarie sono state portate a scontrarsi con lo stato reazionario in una lotta alla vita o alla morte, ove non
c'è spazio per negoziati di pace. Con potere tirannico, il regime attende di cambiare la costituzione del 1987
allo scopo di diluire oppure cancellare in seguito ogni regola di protezione sociale e libertà civili, di restrizioni
nazionali agli investimenti esteri e di proibizione alle basi militari, alle truppe ed alle armi di distruzione di massa
straniere nel territorio delle Filippine.
Il grande fronte unito delle forze legali del movimento nazionale democratico, dei partiti politici conservatori anti-
Arroyo, delle coalizioni e movimenti e dei comandi e delle unità militari e poliziesche anti-Arroyo ha avuto nuovo
sviluppo a partire dal Giugno 2005. Esso ha il potenziale di cacciare il regime Arroyo prima della metà del 2006.
Il regime può essere cacciato in quanto le suddette tre grandi componenti del grande fronte unito fanno del loro
meglio nel mobilitare le loro rispettive forze e coordinandosi completamente per il momento decisivo.
Le condizioni si sono completamente estese verso il superamento del regime Arroyo. Nelle settimane e mesi a
venire, lo saranno ancor più. Le grandi masse del popolo gridano non solo per la cacciata del regime Arroyo
ma per il superamento dell'intera cricca dirigente. Ma è possibile [there are stages to go through before]
passare prima attraverso la rivoluzione di nuova democrazia del popolo per poter poi scalzare l'intero sistema
dirigente.
Coerentemente al compito rivoluzionario, il PC delle Filippine ha diretto il Nuovo Esercito del Popolo (NPA)
nell'intensificazione della guerra di guerriglia su scala nazionale e sula base di una profonda e sempre
crescente base di massa. Ha anche fatto appello alle forze rivoluzionarie del Bangsamoro ad intensificare la
propria lotta armata, così le forze del nemico sono costrette dal NPA ad sfilacciarsi nell'arcipelago. Le offensive
tattiche del NPA contro gli elementi filo-Arroyo della polizia e dell'esercito ed i più infame tra i violatori dei diritti
umani.
All'interno del grande fronte unito, è possibile accordarsi sugli adeguamenti e metodi per il NPA e le sezioni od
unità anti-Arroyo dell'esercito e della polizia per evitare scontri tra loro e per coordinare e cooperare contro il
regime Arroyo. Al momento appropriato, il Partito valuterà se entrare apertamente in una alleanza che
comprenda le forze militari e di polizia non solo miranti alla cacciata del regime Arroyo ma anche allo scopo di
riesumare i negoziati di pace tra GRP e FDN delle Filippine onde intraprendere la via delle riforme di base
nazionali e democratiche e di una giusta e duratura pace.
Situazione del Partito e Conquiste
Il Secondo Grande Movimento di Rettifica (SGRM) ha reso capace il Partito di un grande rafforzamento dopo
anni ed anni in maniera completa. Noi abbiamo ottenuto brillanti vittorie nel lavoro ideologico, politico ed
organizzativo. Queste hanno stabilito una base ritmica per il completamento del nostro Piano Triennale in
corso. Questo Piano è risultato una significativa affermazione ed è stato esteso al 2006 allo scopo di ottenere
grandi successi.
Il livello di coscienza rivoluzionaria è cresciuto fortemente tra i ranghi del Partito ed è per questo che essi
studiano ed applicano la linea ideologica del Marxismo-Leninismo-Maoismo nella loro pratica rivoluzionaria. Il
Partito ha diffuso la posizione Marxista-Leninista, il punto di vista ed il metodo contro il soggettivismo, ed anche
contro empiriocriticismo, revisionismo e dogmatismo. Ha lavorato in questo modo attraverso l'analisi
materialista dialettica della storia e la situazione attuale, l'inchiesta sui mutamenti sociali, sintesi in avanti del
lavoro rivoluzionario e la chiarificazione di ciò che è stato fatto [bilancio]. I quadri del Partito ed i membri si sono
impegnati nell'educazione teorica, nello studio dei documenti di rettifica, nei rapporti di inchiesta sociale e di
analisi e periodicamente e temporaneamente hanno svolto un ripasso [assessment] ed una valutazione del
lavoro.
Ogni membro del Partito ha seguito la via principale di imparare i principi di base del Marxismo-Leninismo-
Maoismo così come sono applicati nel Programma per una Rivoluzione Democratica del Popolo, nella
Costituzione del Partito, nella Società e Rivoluzione Filippina ed altri importanti documenti del Partito.
I quadri hanno seguito un corso intermedio per imparare gli insegnamenti del Compagno Mao Tse-Tung in
rapporto alla rivoluzione nelle Filippine e ad altre rivoluzioni a scopo comparativo. I quadri sin dal livello
provinciale hanno intrapreso un corso avanzato per acquisire una comprensiva e profonda padronanza dei
grandi insegnamenti comunisti nella filosofia, nella economia politica, nella strategia e nella tattica e nel
movimento comunista internazionale.
Lo studio formale dei corsi assicura che i quadri e membri del Partito elevino la loro coscienza rivoluzionaria
da un livello all'altro. Ma oltre ai corsi formali, sono stati incoraggiati anche a leggere e studiare le opere
Marxiste-Leniniste ed i materiali relativi in rapporto ai problemi attuali dentro e fuori dal Partito e delle Filippine
ed in rapporto al lavoro corrente ed ai problemi in alcuni organismi od unità del Partito. I libri e gli articoli in varie
forme per lo studio e la lettura sono disponibili ed adeguati. I materiali di studio, gli aiuti per imparare e le
grammatiche sono stati fatti per formare compagni che provengono dalla classe lavoratrice e dalle campagne e
che hanno limitate capacità di lettura.
Nel corso del Secondo Grande Movimento di Rettifica e da allora in poi, il Comitato Centrale e le unità e gli
organismi di base del Partito, così come le conferenze svolte nei vari campi di lavoro, hanno prodotto in
abbondanza i materiali di studio. Essi sono risultati dalla sintesi ed analisi dell'esperienza.
Sono una ricca fonte di conoscenza per riconsiderare i nostri successi, errori ed arretramenti e per guidarci nel
lavoro e nella lotta più arditamente che mai, superando errori e mancanze ed ottenere migliori e più grandi
risultati. Il lavoro di sintesi ed analisi della nostra esperienza è sempre continuato. Il Partito ha nettamente
dimostrato le basi di classe piccolo-borghesi degli errori soggettivisti che divennero rampanti nel Partito negli
anni '80, fino a quando nel Comitato Centrale venne lanciata la SGRM nel 1992. I soggettivisti piccolo-
borghesi cercarono di vincere la rivoluzione in maniera facile e inventandosi o mistificando i dati per sostenere i
loro pensieri del tutto illusori. Loro asserivano che le operazioni fondate sull'imperialismo grande compradore
del regime fascista di Marcos avevano industrializzato ed urbanizzato il paese con una estensione tale da
invalidare la linea strategica della guerra popolare prolungata [sintomaticamente alla interpretazione fochista di
chi pensa la GPP attuabile solo ed esclusivamente nelle situazioni arretrate e prevalentemente contadine,
interpretandola tecnicamente e non in relazione alla trasformazione storica e dialettica della rivoluzione sin
dall'esperienza fallimentare delle insurrezioni degli anni '20 e dall'esperienza della guerra rivoluzionaria cinese,
della resistenza e della grande guerra patriottica degli anni '30 e '40].
Il dogmatismo adottato come modello o paradigma piccolo-borghese ha guidato l'insurrezione popolare contro
il regime autocratico di Somoza in Nicaragua ed era insito esso stesso nell'incolpare la linea della guerra
popolare prolungata per aver forse ritardato la vittoria della rivoluzione. La loro impetuosità li portò ad infliggere
un serio danno al movimento rivoluzionario ed anche a commettere gravi crimini contro il Partito ed il popolo.
Gli empiriocriticisti proposero di portare fuori la direzione proletaria dal fronte unito nazionale e di condurre sulla
portantina i dirigenti borghesi per facilitar loro l'ascesa al potere. Loro si basavano sulle ONG fondate all'estero.
E loro si fecero influenzare dal Gorbacevismo e da altre tendenze e pensieri piccolo-borghesi.
Il Partito ha ottenuto vittoria ideologica nel combattere e sconfiggere le tendenze dogmatiche ed
empiriocriticiste al suo interno e nell'innalzare la causa del socialismo scientifico e condannando il moderno
revisionismo da Kruscev attraverso Breznev fino a Gorbecev. Si è anche successivamente scontrato con le
varie tendenze di pensiero anti-proletarie e borghesi espostesi attraverso i soggettivisti ed opportunisti
incorreggibili che sognavano di attaccare e rovinare il Partito prima dall'interno e poi dall'esterno così come essi
apertamente passavano poi in un rabbioso anticomunismo. Queste tendenze comprendono lo sfacciato
liberalismo borghese, il Trotskismo, il Gorbacevismo e la socialdemocrazia.
Il processo di integrazione della teoria del Marxismo-Leninismo-Maoismo con le concrete condizioni delle
Filippine, continua. I quadri ed i membri del Partito sono stati portati-ad ed hanno fatto esperienza-
nell'analizzare le situazioni locali, nazionali ed internazionali. Loro hanno sempre coscientemente fatto
inchiesta allo scopo di imparare dalle masse affaticate dei lavoratori e contadini, esternamente ed insieme a
loro [become close to them and become well-rooted among them]. Loro hanno profondamente agito al servizio del popolo
e per fare del loro meglio nell'avanzamento della rivoluzione. Loro stimano e valutano il lavoro svolto, vedono
gli aspetti positivi e negativi, delineano lezioni e si impegnano nella critica e nell'autocritica allo scopo di
correggere gli errori e migliorare il lavoro. Il Partito risolutamente persegue la linea generale della rivoluzione
democratica popolare attraverso la guerra popolare prolungata contro il sistema diirigente semicoloniale e
semifeudale della borghesia grande compradora e della classe dei possidenti terrieri, che sono servitorelli
[subservient] dell'imperialismo USA. La forza dirigente della rivoluzione è la classe operaia che avanza
nettamente [nel] Partito. La maggior forza è la classe contadina, che è la maggior classe nelle Filippine e la cui
domanda della terra è il maggior contenuto della rivoluzione. La richiesta dell'intera nazione Filippina per la
liberazione nazionale è inseparabile dalla domanda democratica della riforma terriera. Entrambe le richieste
possono essere compiutamente realizzate solo conducendo lotta armata ed abbattendo il sistema dominante.
Con la presa del potere politico da parte del popolo, la rivoluzione democratica del popolo è fondamentalmente
completata. Le riforme democratico borghesi saranno portate avanti fino alla fine ma allo stesso tempo la
rivoluzione socialista deve essere iniziata sulla base della direzione della classe operaia nello stato
democratico del popolo ed a completamento la nazionalizzazione delle industrie strategiche e dell'economia.
[Qui si risalta anche a livello terminologico il passaggio ancora considerato ineludibile delle riforme borghesi
nella rivoluzione di nuova democrazia, quando a livello di fase storica invece si può considerare che la
diffusione del capitalismo a livello mondiale e la maturità delle forze rivoluzionarie delle masse potrebbero
ipotizzare possibili e praticabili già in questa fase nella rivoluzione di nuova democrazia dopo la presa del
potere, riforme più avanzate sin dall'inizio: in questo senso, la durata dei processi rivoluzionari, la estensione
mondiale dello scontro, la generalizzazione su scala mondiale degli stessi problemi e deviazioni piccolo-
borghesi, il livello raggiunto dal m.p.c.].
Attraverso il Secondo Grande Movimento di Rettifica, il Partito ha completamente distrutto le linee opportuniste di
“Sinistra” e di destra che andavano contro la linea della rivoluzione democratica del popolo attraverso la guerra
popolare prolungata. Il Partito ha ripudiato e criticato la linea opportunista di “Sinistra” in quanto impetuosa ed
avventurista linea di “controffensiva strategica” e dell’insurrezionalismo urbano “Area Rossa-Area Bianca”. Ha
anche condannato e giudicato come crimini le esecuzioni e le brutalità commesse contro il Partito e il popolo in
nome delle campagne di anti-infiltrazione. Ha criticato e ripudiato la linea “opportunista di Destra” di subordinare le
forze rivoluzionarie e le masse alla borghesia e di impegno nel riformismo all’interno del sistema dominante.
Il Partito ha vigorosamente integrato la costruzione del Nuovo Esercito del Popolo e la riforma delle terre e la
costruzione delle basi di massa. Il NPA è cresciuto in forza e penetrazione perché è profondamente radicato
tra le masse dei contadini ed I lavoratori delle industrie ed impara [trae] fortemente da esse. I contadini ed
i lavoratori delle industrie uniscono e supportano l’esercito del popolo perché è il loro strumento per assicurare
il successo dell’attuale livello di riforma terriera e di ultimazione della rivoluzione agraria. Gli avanzamenti nella
lotta armata e nella riforma delle terre sono interconnessi con la costruzione degli organi del potere politico
e le organizzazioni di massa dei lavoratori, dei contadini, delle donne, dei giovani, dei militanti culturali e dei bambini.
Il NPA opera in più di 100 fronti di guerriglia, consistenti in basi guerrigliere ed ampi segmenti di zone guerrigliere.
Il numero di fronti di guerriglia è più basso di prima a causa della fusione di un certo numero di fronti di guerriglia contigui
[nel 1997 era di circa 70, comunque] allo scopo di consolidamento e a causa della concentrazione degli attacchi nemici
su di esse e della temporanea occupazione di alcuni altri sotto Laya Bantay Oplan […] del nemico.
I fronti di guerriglia sono in un processo continuo di espansione e consolidamento sotto la direzione dei quadri del Partito
All’interno del NPA e delle località. La lotta armata del NPA è forte in un fronte tipico di guerriglia da 75 a 120 combattenti
guerriglieri a tempo pieno con fucili moderni [di alto potere nel testo]. Ad aumentare le unità di guerriglia
sono le unità della milizia che funzionano da forze di polizia locale e le unità di auto-difesa nelle organizzazioni
di massa. I combattenti a tempo pieno in tutta la nazione sono nell’ordine delle migliaia, i membri della milizia
sono nell’ordine delle decine di migliaia, ed i membri delle unità di auto-difesa sono nell’ordine delle centinaia
di migliaia. I fronti di guerriglia coprono milioni di persone in circa 750 municipalità su circa 1500. Sono presenti
in 70 delle 79 province.
Il NPA è correntemente impegnato nella guerra di guerriglia estensiva ed intensiva sulla base di una sempre
maggiore e profonda base di massa. La fase mediana dello stadio della difensiva strategica nella guerra
popolare è ora stata superata. Sin dal 13 settembre [in circa 100 giorni alla data del testo] il NPA ha
lanciato più di 200 offensive tattiche a livello nazionale. Queste hanno comportato la cattura di un significativo
numero di fucili moderni ed hanno inflitto migliaia di perdite (sia caduti che feriti) al nemico. Le offensive
comportano imboscate, colpi di mano, operazioni di cattura e di cecchinaggio. Gli obiettivi comprendono la
presa di armi, la punizione, l’interdizione e l’attacco sistematico [stressare, non dare tregua, tormentare] al nemico.
A seconda del compito e dell’obiettivo, compagnie, grandi plotoni, plotoni, squadre e nuclei si coordinano
Con flessibilità secondo il piano o le linee-guida.
Il NPA sta intensificando le offensive tattiche allo scopo di rafforzarsi prendendo armi dal nemico e quindi
Indebolire ed isolare il regime Arroyo. Questo è la punizione dei peggiori tra i violatori dei diritti umani e
saccheggiatori. Questo è anche lo spingere il nemico ad assumere una posizione difensiva e dividere le
sue forze puntando alle sue stesse posizioni di sicurezza, linee di trasporto ed infrastrutture, depositi ed
imprese. Allo stesso tempo, il NPA sta offrendo fratellanza ed alleanza agli ufficiali ed unità dell’esercito e
della polizia che sono opposte al regime Arroyo e che desiderano unirsi al fronte unito contro di esso.
Il NPA ha preso l’iniziativa dal nemico intensificando le offensive tattiche.
Prende vantaggio dal fatto che il nemico ha dimostrato ripetutamente i propri punti deboli più del NPA.
Le unità del NPA possono infatti colpire rapidamente o fare imboscate in ogni momento a proprio piacimento
scegliendo quali punti deboli del nemico colpire, come le Unità Geografiche delle Forze Armate Cittadine
(CAFGU), le stazioni di polizia, i piccoli distaccamenti dell’esercito, le linee di trasporto e le infrastrutture,
le installazioni e simili. Loro compensano i loro stessi punti deboli prendendo l’iniziativa e prevenendo le
forze nemiche utilizzando a proprio vantaggio alcuni metodi come il controllo periferico di grandi unità
e l’infiltrazione di piccole unità (SOT e squadre di ranger) e qualunque altro metodo possano, come le armi
potenti e le abbondanti munizioni, i mezzi di trasporto superiori (via terra e via aerea) e nuovi strumenti
come strumenti di osservazione notturna, apripista, telefoni cellulari, giubbotti antiproiettile e simili.
Prendendo l’iniziativa ed intensificando le offensive tattiche, il Partito e il NPA hanno considerato
il problema di lunga durata del conservatismo: evadendo sempre le forze militari del nemico,
pensando solo al bisogno di fare lavoro di massa e non pensando alla necessità di condurre
offensive tattiche sulla via dell’avanzamento della rivoluzione armata. Il Partito e l’NPA hanno
anche considerato il problema del fochismo [guerriglismo, combattentismo] o mentalità di bande ribelli
itineranti: operando costantemente in maniera dispersa a mo’ delle squadre o nuclei di propaganda
armata non si pensa al bisogno di pianificare al livello di fronte di guerriglia, di provincia e di regione e al
concentrarsi in plotoni, grandi plotoni o compagnie, per completare operazioni offensive.
Per intensificare le offensive tattiche a livello nazionale e perciò anche su scala regionale e provinciale, i
comitati dirigenti corrispondenti del Partito ed i comandi del NPA raccolgono informazioni sufficienti sulla
forza e lo sviluppo delle forze nemiche, sulle riserve di forze e risorse del NPA e pianificano le offensive
tattiche.
Dall’alto al basso come potere decisionale e pianificazione, si relativizza un piano generalizzato che diviene
sempre più specifico.
Al proprio livello operativo, le unità offensive del NPA danno la necessaria intelligenza e ricognizione e
personale ed equipaggiamento adeguato per sorprendere e colpire il nemico di sorpresa.
Nel condurre la lotta armata rivoluzionaria, il NPA intraprende solo quelle operazioni offensive o battaglie
che può vincere, utilizzando forze superiori e la sorpresa a livello tattico. Non persegue obiettivi
alla cieca.
Si basa sul sostegno di massa, ampie riserve di intelligenza e ricognizione periodica. Dà la priorità
alla presa ed accumulazione di armi da fuoco e munizioni. Mentre intensificando la lotta armata
rivoluzionaria, il NPA colpisce o contrasta le campagne offensive del nemico, lo spinge ad assumere
posizioni difensive ed apre ampie possibilità per il lavoro di massa. Assicura che la riforma terriera e la
costruzione delle basi di massa sia portata avanti.
Le forze del nemico possono concentrarsi ovunque ed in ogni momento ed occupare qualsiasi area per
un breve o lungo periodo. Ma il NPA ha la flessibilità di utilizzare le tattiche di concentrazione per condurre
le proprie offensive contro le debolezze del nemico, le tattiche di mobilità o di sfuggire alle più forti
concentrazioni del nemico e le tattiche di dispersione a scopo di propaganda e di lavoro di massa.
Sotto Bantay Laya, le forze del nemico non sono mai state capaci di occupare più del 10 per cento
dei fronti esistenti di guerriglia a causa dei limiti materiali (soldati e risorse) e del fatto che il popolo
e le forze rivoluzionarie non gli fanno vedere né sentire niente.
Così, in almeno il 90 per cento dei fronti di guerriglia, le forze rivoluzionarie sono libere di svilupparsi.
Ora, che il NPA prende l’iniziativa ed intensifica offensive tattiche su scala nazionale, il nemico è
Intontito e sanguinante da assai più ferite.
Il NPA risveglia, organizza e mobilita le masse contadine per portare avanti la riforma terriera. In
generale, la riforma agraria viene attuata al massimo. Comprende la riduzione della rendita
terriera, il controllo delle rate degli interessi, l’aumento delle retribuzioni dei lavoratori della terra,
l’adeguamento dei prezzi dei prodotti agricoli al mercato agricolo e la promozione dei prodotti
agricoli e della occupazione nei settori collaterali. Comunque, le azioni vengono intraprese
al fine di restituire le terre strappate ai contadini attraverso la semplice occupazione delle terre
oppure attraverso l’annullamento delle patenti liberatorie, dei certificati di trasferimento delle terre,
dei certificati di ammortamento delle proprietà [suddivisione] ed accordi di distribuzione delle riserve.
L’organizzazione dei comitati di villaggio i cui membri sono nominati dal Partito all’interno delle unità
del NPA mira nel modo più semplice ad instaurare un organo di governo locale e a coordinare
il supporto di massa. Ma a tempo debito, dipendendo dalla situazione della sicurezza collettiva, il
pieno sviluppo delle organizzazioni di massa locali per i lavoratori, i contadini, le donne, i giovani,
i militanti in campo culturale ed i bambini dal livello dei comitati di organizzazione del popolo e dei
gruppi, aprono la via per la elezione dei comitati rivoluzionari di villaggio (BRC) da parte dei
rappresentanti delle organizzazioni di massa dell’intero villaggio.
I BRC assistono al lavoro dei comitati di organizzazione, educazione, salute, riforma terriera e
Produzione, difesa, risoluzione dei problemi ed affari culturali ed è supportato dalle organizzazioni
di massa.
Come distaccamento avanzato della classe dirigente, il Partito continua a costruire il fronte unito
Costruendo una rete di alleanze. Per prima cosa viene la alleanza di base delle masse sfruttate
degli operai e dei contadini. Secondo, la alleanza progressiva delle masse sfruttate e della piccola
borghesia urbana. Terzo, la alleanza patriottica delle forze progressiste e della borghesia nazionale.
Quarto il grande fronte unito delle forze patriottiche e dei segmenti delle classi reazionarie opposte ai
peggiori reazionari che rientrano nel carattere e nel ruolo del nemico.
La alleanza di base delle classi lavoratrici e del contadinato sta diventando più forte.
Il Partito è vincente nella direzione delle lotte delle masse della classe operaia e nello sviluppo dei
legami delle classi lavoratrici con il Nuovo Esercito del Popolo e con il movimento contadino. La
alleanza progressista delle masse sfruttate e della piccola borghesia urbana è maggiormente
manifestata nel Fronte Democratico Nazionale delle Filippine. Questo comprende diciassette
formazioni rivoluzionarie. La alleanza patriottica è maggiormente rafforzata a causa della alleanza
di base e della alleanza progressista, a causa della debolezza economica e del carattere ondivago
politicamente della borghesia nazionale [fenomeno molto diffuso sia in Italia che in tutta l’America
Latina].
Il grande fronte unito ne ha cospicuamente guadagnato in forza contro il regime Arroyo.
È costituito dalle forze legali del movimento democratico nazionale, e dai partiti di opposizione
borghesi e dagli ufficiali di ampie vedute dell’esercito e delle forze di polizia del nemico.
Sta lavorando per il superamento del regime nello stesso modo in cui lo si fece con il regime fascista
di Marcos nel 1986 ed il regime corrotto di Estrada nel 2001. Entrambi questi regimi vennero superati
da una combinazione di insurrezioni di popolo senza armi e dal venir meno al regime del supporto
dell’esercito e della polizia.
Il grande fronte unito delle forze opposte alla Arroyo mira a superare il regime Arroyo in breve tempo.
Così agisce il Partito. Ma gli USA, una maggioranza di vescovi e la maggioranza dei gruppi affaristici
Intendono fargliela passare ed aiutare il regime Arroyo. Il regime farà uso di alcuni trucchetti ed userà
Il tempo per manovrare e mantenersi al potere. Ma tutto ciò ecciterà il furore popolare. Il prolungamento
del regime dà al NPA il tempo e le opportunità per esprimere e realizzare la mobilitazione popolare
diretta al cambiamento rivoluzionario attraverso la lotta armata rivoluzionaria. La lotta legale di massa
e le lotte armate rivoluzion arie hanno risvegliato, organizzato e mobilitato le masse del popolo per
la liberazione nazionale e la democrazia contro gli USA e le classi sfruttatrici locali.
Il Partito ha sistematicamente reclutato membri del Partito tra gli attivisti delle masse e li ha portati
ad essere dei combattenti rivoluzionari.
I membri del Partito sono cresciuti di decine di migliaia negli ultimi anni.
Noi abbiamo accresciuto il nostro corpo militante del Partito a livello nazionale ed approfondito
I suoi legami tra le masse sfruttate degli operai e dei contadini. Noi abbiamo reclutato membri dai
ranghi dei giovani studenti (che in gran parte sono originari della piccola borghesia urbana) allo
scopo di avvalerci della loro esperienza professionale e tecnica e di permettere loro di rimodellarsi
come proletari rivoluzionari e di servire il popolo. Gruppi di lavoratori e giovani studenti sono stati
spostati dalle aree urbane per servire nel NPA e nelle comunità rurali. Loro divangono rapidamente
proletari rivoluzionari partecipando direttamente alla lotta armata rivoluzionaria nel lavoro di massa
rurale.
La Costituzione del Partito e le decisioni specifiche delineano delle ben definite norme organizzative
per reclutare, costruire settori di intervento ed istituire organismi dirigenti. I settori ed i gruppi
del Partito sono istituiti a livello di base: nelle unioni dei lavoratori, nelle linee di trasporto, nelle
piantagioni, nei quartieri, nelle scuole, nelle organizzazioni di massa, nelle associazioni professionali,
nelle istituzioni e nelle unità di base del NPA. Il Partito tiene alto il principio del centralismo democratico
[non ci sono deroghe a forme di centralismo non democratico o di solo centralismo, il che è lo stesso].
Questo permette una direzione centralizzata basata sulla democrazia e sulla democrazia guidata da
una direzione centralizzata. C’è la libertà di esprimere idee, punti di vista ed opinioni ad ogni livello
e da un livello all’altro su argomenti prima e nel corso della assunzione di una decisione. Ma una volta
presa, una decisione deve essere seguita da ogni membro del Partito. La disciplina di acciaio è
necessaria a concentrare e rafforzare per l’avanzamento della causa del popolo contro il nemico.
Cionondimeno, ogni membro del partito ha anche il diritto di riservarsi la sua opinione e di chiedere
all’organismo responsabile di riconsiderare una decisione sulla base dello sviluppo della situazione.
Noi abbiamo coltivato sia la democrazia che la disciplina nel Partito. Noi abbiamo criticato e ripudiato
il burocratismo ed il dirigismo. Questo comporta una dittatura unilaterale dall’alto al basso senza il
vantaggio della discussione democratica ad ogni livello e tra I livelli superiori ed inferiori. Noi abbiamo
anche criticato e ripudiato l’ultra-democraticismo o liberalismo [cfr. Mao Tse-Tung, 1936].
Questo è corrosivo della disciplina richiesta ai combattenti rivoluzionari contro un nemico molto potente.
È un danno come il burocratismo verso la tensione rivoluzionaria.
Fino a quando il Secondo Grande Movimento di Rettifica ha corretto gli errori nel campo dell’orga-
nizzazione e ha permesso di liberarsi dei cattivi elementi che erano viziati da dirigismo od anarchismo,
il Partito è stato capace di espandere la sua forza nel campo organizzativo sulla base della crescita del
movimento di massa rivoluzionario.
Questo è migliorato sotto la direzione e il rinvigorimento dei quadri del Partito che sono stati ispirati
e guidati dal Secondo Grande Movimento di Rettifica.
Compiti urgenti di combattimento del Partito
Il Comitato Centrale del Partito Comunista delle Filippine invita i ranghi ed organi del Partito a
compiere appieno gli obiettivi postigli dal Piano Triennale.
Noi dobbiamo continuare a rafforzare il Partito lungo la linea ideologica del Marxismo-Leninismo-Maoismo.
Noi dobbiamo andare verso la rivoluzione democratica del popolo attraverso la guerra popolare prolungata.
Noi dobbiamo espandere e consolidare l’organizzazione del Partito sotto il principio del centralismo
democratico.
Noi dobbiamo essere coscienti di cercare la via maestra dagli insegnamenti di Marx, Engels, Lenin,
Stalin e Mao nella nostra pratica rivoluzionaria. Noi dobbiamo comprendere come questa pratica sia
relazionata al lavoro ed alle decisioni del Comitato Centrale, agli organismi inferiori ed alle nostre
specifiche unità. I quadri del Partito devono spiegare la situazione e l’andamento dell’azione del Partito
nei termini in cui occorre fare il meglio possibile allo scopo di far avanzare la rivoluzione delle Fìlippine.
Noi dobbiamo accelerare l’educazione Marxista-Leninista-Maoista di un numero sempre crescente di
membri del Partito.
Noi possiamo aumentare il numero esistente di istruttori sviluppando istruttori addizionali da quelli che
hanno completato un corso, che si tratti di un corso primario, intermedio od avanzato.
Noi possiamo combinare l’esperienza ed i nuovi istruttori. I libri, gli articoli ed altri materiali di studio
possono essere pienamente disponibili per mettere in grado le unità del Partito e i membri singolarmente
intesi del Partito, di leggere e studiare secondo le loro stesse necessità, interessi e ritmo.
Noi dobbiamo continuare a studiare i documenti del Secondo Grande Movimento di Rettifica.
Ogniqualvolta sia necessario, noi dobbiamo rivedere i suoi documenti così che noi non
dimentichiamo il loro essenziale contenuto. Noi dobbiamo essere devoti per tutto il tempo necessario
a studiare le continue rivisitazioni e decisioni dei più alti organi e delle conferenze di lavoro e specifiche
[and conferences on work and issues].
Nelle nostre unità, noi dobbiamo considerare e valutare il nostro lavoro, identificare gli avvenimenti,
gli errori e le semplificazioni e praticare la critica e l’autocritica per rendere migliore il nostro lavoro
e stile di lavoro.
Noi dobbiamo combattere l’imperialismo USA e le classi sfruttatrici locali con ancora più fierezza di
prima. Questi stanno oggi infliggendo al popolo Filippino la più brutale forma di oppressione e
sfruttamento. La politica della globalizzazione del “libero mercato” ha rovinato l’economia come mai in
precedenza.
E la cosiddetta guerra al terrorismo è stata usata per applicare il terrorismo di stato al popolo e giustificare
l’intervento militare USA. Più che mai, è necessario per il PC delle Filippine in quanto partito rivoluzionario
del proletariato dirigere la rivoluzione democratica del popolo attraverso la guerra popolare prolungata.
Il Nuovo Esercito del Popolo deve continuare a portare avanti le offensive tattiche a livello nazionale.
Noi dobbiamo prendere armi al nemico e formare unità più armate per rafforzare il nostro esercito.
A livello dei fronti di guerriglia provinciale, regionale, nazionale, i comitati dirigenti corrispondenti del
Partito ed i comandi del NPA devono raccogliere ogni informazione importante circa le forze militari,
politiche ed irregolari del nemico, fare il punto sulle capacità delle nostre forze e piani offensivi per
eliminare le unità nemiche.
Noi dobbiamo continuare a combattere il conservatorismo ed il fochismo [guerriglismo nel testo originale, combattentismo].
Noi dobbiamo ulteriormente costruire il NPA come la forza combattente del popolo per vincere la
rivoluzione.
Noi dobbiamo distruggere il regime Arroyo e contribuir alla sua caduta attraverso la lotta armata.
Noi dobbiamo punire i peggiori tra i violatori dei diritti umani ed i saccheggiatori.
Noi dobbiamo intraprendere azioni di annientamento di unità ed elementi del nemico. Ma noi
dobbiamo anche intraprendere azioni distruttive, mirando solo su obiettivi consistenti in unità
ed elementi dell’esercito e della polizia che sono lealisti del regime Arroyo e risparmiando
quelli che dichiarano e dimostrano di essere contro il regime Arroyo.
Noi dobbiamo rispettare i diritti degli ufficiali e soldati semplici del nemico che si arrendono a noi o
che hanno perso la capacità di combattere.
A questo riguardo, noi dobbiamo rispettare i fondamentali diritti spiegati nella Guida per la Instaurazione
del Governo del Popolo, ad un clemente trattamento dei soldati nemici catturati negli Ordini di Disciplina
del NPA e ad un pienamente legale trattamento dei prigionieri di guerra come dalla Convenzione di
Ginevra.
Il NPA deve sviluppare la fase mediana della difensiva strategica attraverso la guerra di
guerriglia [il che non significa che la rivoluzione sia un’opera necessariamente troppo lunga,
anche perché sono le circostanze a determinare in ultima analisi i tempi delle fasi successive
dell’equilibrio e dell’offensiva strategica]. Mentre fa questo, è opportuno guardare avanti verso
la fase avanzata della difensiva strategica. Lo stadio dell’equilibrio strategico avverrà a tempo
debito, con una tattica militare mobile regolare che è divenuta la forma principale della guerra.
Quando noi raggiungiamo la forza militare di 15-20.000 armi da fuoco di alto potenziale, noi
saremo in grado di concludere la fase della difensiva strategica e delle sue fasi e di anticipare
l’equilibrio strategico.
L’equilibrio strategico può essere stimato come relativamente più breve della difensiva
strategica, perché allora la capacità del NPA di annientare e disintegrare le forze del nemico
possono accrescersi considerevolmente e provvederà a delineare all’orizzionte la offensiva
strategica.
Comunque, in caso di intervento militare straniero e di aggressione, le forze rivoluzionarie
dovranno essere in grado di operare i necessari aggiustamenti tattici e strategici.
Anche adesso, l’intervento militare USA si è accresciuto nelle Filippine. IL NPA PUO’
PUNTARE ALLA GLORIOSA OPPORTUNITA’ DI RENDERE GIUSTIZIA AD 1 MILIONE E
MEZZO DI FILIPPINI ASSASSINATI DALLE TRUPPE USA DAL 1899 AL 1913 ED ALLE
VITTIME SENZA NUMERO DEL SACCHEGGIO IMPERIALISTA. Gli USA usano ogni genere
di armi di distruzione di massa per uccidere e i loro avversari. Queste comprendono gli ordini
militari di bombardamenti aerei a distruzione massiva (MOAB, [lett.Massive Ordinance Airblast
Bombs]), le armi tipo ad uranio impoverito [che tra i soli militari USA della guerra nei Balcani
degli anni ‘90 ha provocato 5.000 vittime postume senza risarcimenti né informazioni al
‘grande paese’] le bombe al fosforo bianco, le bombe a grappolo. Noi dobbiamo studiare ed
imparare a migliorare così come ad infliggere perdite al personale militare USA e ad
intraprendere altre azioni onde scoraggiare gli USA dal saccheggiare ancora le Filippine.
Mentre noi intensifichiamo la lotta armata rivoluzionaria contro il regime Arroyo, noi dobbiamo
continuare a portare avanti la riforma delle terre e la costruzione delle basi di massa nel
territorio del paese.
Noi dobbiamo intraprendere riforme delle terre e la restituzione delle terre alle masse
contadine che sono vittime della sottrazione delle terre. Noi dobbiamo costruire gli organismi
del potere politico e delle organizzazioni di massa su grande scala. Noi dobbiamo guardare
avanti verso il tempo in cui i fronti di guerriglia si congiungono e diventano basi d’appoggio
stabili e quindi le basi d’appoggio stabili si congiungono e divengono grandi aree liberate.
Noi dobbiamo sviluppare implacabilmente il grande fronte unito per isolare e distruggere il
regime Arroyo.
Questo può determinare le forze legali del movimento democratico nazionale, I partiti di
opposizione conservatori e le sezioni anti-Arroyo dell’esercito e della polizia ad unirsi e
superare il regime.
Allo stesso tempo, noi dobbiamo rafforzare in avanti la alleanza di base dei lavoratori e dei
contadini, la alleanza progressiva delle masse sfruttate degli operai e dei contadini, la alleanza
progresista delle grandi masse e della piccola borghesia urbana e la alleanza patriottica delle
forze progresiste e della borghesia nazionale.
All’interno del contesto della Dichiarazione Congiunta Hague [GBR] del 1992 e dei successivi
accordi, si sono reciprocamente accordati di negoziare una giusta e duratura pace arrivando
alle radici del conflitto armato ed iniziando accordi comprensivi delle riforme sociali di base,
economiche e politiche.
Il Fronte Nazionale Democratico delle Filippine ha ripetutamente indicato al Governo della
Repubblica delle Filippine che tregua ed alleanze sono possibili se c’è un accordo di
opposizione alla dominazione straniera e feudale.
Piuttosto, il regime Arroyo ed i suoi maestri imperialisti hanno sognato di distruggere il
movimento rivoluzionario e di spingere il Fronte Nazionale Democratico delle Filippine alla
capitolazione utilizzando il termine “terrorista” e incrementando la violazione dei diritti
dell’uomo, con i sequestri di persona, la tortura e l’uccisione di parlamentari, preti, difensori dei
diritti dell’uomo, avvocati e giornalisti che sono meramente sospettati di essere uniti al
movimento rivoluzionario. Il regime Arroyo è stato arrogante nel pensare che fosse possibile
annientare oggi il movimento rivoluzionario con l’utilizzo del supporto e del consiglio
dell’esercito USA per le truppe burattine.
In risposta, il Partito ha diretto il NPA a prendere l’iniziativa lanciando offensive tattiche contro i
sopra esposti punti deboli del nemico.
Comunque, se il grande fronte unito riesce a destituire il regime Arroyo e se c’è un grande
numero di patrioti e progressisti in un consiglio governativo di transizione, il Fronte Nazionale
Democratico delle Filippine dovrà provvedere a riesumare i negoziati di pace con il GRP e a
proporre tregua ed alleanza allo scopo di liberarsi dei tre demoni del capitalismo monopolista
straniero [multinazionale ma principalmente straniero nelle Filippine, tendenza che un po’ alla
volta sta facendosi strada in Italia nei settori finanziario, industriale, commerciale, dei servizi,
delle assicurazioni …], feudalesimo interno e capitalismo burocratico.
All’interno e fuori del grande fronte unito, il movimento di massa legale democratico dovrà
rafforzarsi nella lotta contro il regime Arroyo. Così deve armarsi il movimento rivoluzionario. Ci
sarà una rapida crescita di lavoratori e giovani studenti che si integreranno nel Nuovo Esercito
del Popolo. Gli attivisti di massa ed i combattenti Rossi devono crescere velocemente di
numero attraverso il movimento di massa. Loro devono essere reclutati nel Partito il più
rapidamente possibile.
Noi abbiamo bisogno di centinaia di migliaia di membri del Partito onde condurre i compiti
giganteschi della rivoluzione. Noi dobbiamo costruire le sezioni ed i gruppi del Partito nelle
industrie, linee di trasporto, quartieri, piantagioni, organizzazioni di massa, istituzioni ed
esercito del popolo. Con un numero maggiore di quadri e membri del Parito, il Partito può
dirigere la rivoluzione con maggior efficacia.
Noi abbiamo insistere sulla necessità di superamento del regime Arroyo.
Per soddisfare questo proposito, noi abbiamo bisogno di lavorare e lottare duramente nel
risvegliare, organizzare e mobilitare le grandi masse del popolo. Noi in tal modo accumuliamo
forza rivoluzionaria per cambiare il sistema semicoloniale e semifeudale. [sul termine
cambiare è ovvio al lettore che non è opportuno disquisire, è evidente che non si tratta di
ingenuo riformismo ma di un termine spesso usato dal proletariato anche nel nostro paese,
che ‘fa parte’ del linguaggio stesso, perché in qualche modo il proletariato SA che per abolire il
presente c’è necessità di una certa progressione, al di là poi dei salti storici, sempre presenti
ma che non possono costituire la totalità del divenire; per questo “cambiare” sta per superare,
anche per abolire, anche se in sé non comprende questo tempo, son trent’anni che non è ora
di cavillare sulle parole ma di costruire effettiva pratica].
Superando il regime Arroyo non è sufficiente.
Noi siamo dediti alla completa soddisfazione dell’esigenza del popolo per la liberazione
nazionale e la democrazia contro l’imperialismo USA e le classi sfruttatrici locali.