05
lug 2005, 10:05:26 |
di Saed Bannoura, IMEMC & Agencies
Lunedì 4 luglio 2005 11:56
Il Ministro Palestinese per i prigionieri ed i detenuti liberati
riporta che ci sono attualmente 346 bambini detenuti
nelle carceri di “israele”, che comprendono quattro bambine.
Il 29 % dei minorenni sono sofferenti di diverse malattie, e
privati dei loro diritti basici garantiti dalle
leggi internazionali, riporta il ministro.
I soldati di “israele” arrestano un bambino il 28 giugno,
nella sua casa paterna, prima della colazione, all’alba.
Oltre alle minacce di assassinare i suoi familiari, loro
hanno lo hanno pesantemente colpito e percosso davanti
ai suoi familiari finchè non è svenuto.
Il bambino si chiama SALAH IBRAHIM ABU RAYYA, 13 anni,
proveniente dal campo rifugiati Arroub di Hebron.
“Quando fu portato alla corte, egli era così debole, e i
suoi vestiti erano strappati e macchiati di sangue”, dice
la madre di Salah, Fathiyya. “Quando loro sono penetrati
nella nostra casa all’alba, lo colpirono e minacciarono con
le armi puntate di fronte a noi, mentre conducevano le loro
ricerche militari.”
Il legale di Salah dice che il giovane gli disse che i
soldati erano arrivati nella sua stanza una mattina dicendogli
che lo avrebbero giustiziato.
“Loro gli dissero di pregare prima di essere ucciso, e
come egli iniziò a pregare mentre si lamentava, allora i
soldati lo attaccarono, e iniziarono a colpirlo, finchè
svenne”, aggiunse l’avvocato.
Fathiyya fa appello alle organizzazioni umanitarie per
interessarsi al rilascio del bambino, che sta soffrendo
ogni genere di umiliazioni e violazioni dei suoi diritti.
La Società dei Prigionieri Palestinesi riporta che un
bambino detenuto identificato come Nidal Jamal Sami,
di 13 anni, dal campo rifugiati di Al-Arroub, è stato
sequestrato affinchè ammettesse le accuse contro di lui,
altrimenti non lo avrebbero rilasciato.
“I bambini detenuti stanno soffrendo condizioni molto
pesanti, torturati, trattenuti, privi di cibo sufficiente,
e posti in stanze che sono piene di insetti e blatte
e senza adeguata ventilazione”, riporta la società.
I detenuti sono anche privati di cure mediche e medicazioni
e non sono seguti a livello educativo.
Recenti rapporti pubblicati dal Ministro dei Detenuti
ed ex-Detenuti rivela che molti detenuti bambini sono di
Nablus (Napoli), Hebron e Bethelem (Betlemme).
Traduzione di Paolo Dorigo
(www.paolodorigo.it)