In Italia la violenza politica, mafiosa, economica, psicologica, giudiziaria, carceraria, e sessuale, la praticano a tutti i livelli.

Eppure un giovane militante studente del movimento, 32 anni fa andava in carcere di filata, nonostante gravemente ustionato alle mani ed impossibilitato a qualunque normale mansione dopo 2 soli giorni di ospedale in detenzione sotto la vigile attenzione di uno sbirro qualunque, per il solo reato di "tentata fabbricazione di ordigni micidiali". Un po' di benzina diventava un pericolo per la nazione.

Quel giovane era però figlio di Vladimiro Dorigo. L'occasione non andava perduta.

Adesso quel giovane non è più giovane, ed è incazzatissimo. Anche perché alle violenze politica, economica, mafiosa, psicologica e giudiziaria, si è sommata quella tecnologica permanente, che è pure peggiore di una breve violenza sessuale. E le sue denunce e documentazioni e richieste di avere una piccola ma delicata operazione chirurgica solutiva per moltissime persone in questo paese di ipocriti,  non sono ancora valse all'attenzione di persone come Gino Strada o Fulvio Aurora.  E ancora ci sono cronisti che lo definiscono "ex-brigatista". Innanzitutto ex non è mai stato. Ma neppure brigatista, semplicemente comunista, militante, sovversivo, rivoluzionario, ma senza le loro etichette di comodo.

Quel non più giovane ha passato quasi 16 dei suoi quasi 32 anni da maggiorenne, in detenzione, con un monte-ore di condanne penali da scontare di 0 anni, 0 mesi, 0 giorni. Ha avuto due risarcimenti sinora, sulle diverse "occasioni" sfruttate dalla borghesia imperialista con i suoi addentellati giudiziari veneziani e nei carabinieri e nelle carceri, per "fargliela pagare" (di essere figlio coerente di un uomo coerente). Una volta 63 milioni di lire, usati in detenzione per campare, pagare spese giudiziarie per processi invalidi, e sostenere altri-e. Un'altra volta 12 milioni di lire a mo' di risarcimento "morale" per una condanna esecutiva ed invalida a 13 anni e 6 mesi.

Diciamola tutta: non gli fanno la revisione, a questo non più giovane, perché è irriverente ai Sofri, ai bonzi, ai traditori ed ai giuslavoristi filoconfindustriali, agli yankee assassini ed ai giudici macinapopolo.

Diciamola tutta. lo torturano, ancora oggi, 32 anni dopo, perché non si adegua.

Poveri Pinocchi si illudono. E si affidano a squallidi Mangiafuoco.

Come sempre, la Storia si deve incaricare dei pesi più gravosi.

Più gravosi ancora di 32 anni di repressione e persecuzione.