oltre 200 bambini Palestinesi arrestati in
2 mesi
La Conscience – mail 02 mar 2006 – traduzione non ufficiale
Commento del traduttore:
Certi trattamenti, certi abusi, certe consuetudini delle carceri sioniste, mi portano a pensare che la produzione scientifica della depressione, anche in bambine e bambini, sia tale da potersi assimilare senza alcuna difficoltà il paese sorto dalla scelta ipocrita imperialista occidentale « vincente » della seconda guerra mondiale, vittima dei lager, agli aguzzini nazisti dei centri medici e sperimentali. Per saperne di più, a parte vari articoli di questa pagina italiana di La Conscience, il libro Resistante della compagna Souha Béchara (edito anche in francese)
From: DCI/PS@dci-pal.org Le forze di occupazione di “israele”
stanno arrestando sempre più bambini Palestinesi ogni settimana, accrescendo
il numero di ragazzi tenuti in detenzione in condizioni sconvolgenti nei
centri di detenzione e nelle prigioni “israeliane” fino a cifre record. Le informazioni raggiunte dall’Ufficio
Ricerche & Informazione e dalle Unità Legali DCI/PS mostrano che sin
dall’inizio del 2006 oltre 230 bambini Palestinesi sono stati arrestati, con
la scelta dell’Esercito “israeliano” di colpire in particolare i giovani
nelle aree di Bethlehem, Nablus e Jenin della Cisgiordania. L’aumento degli arresti negli ultimi due
mesi accresce il numero di bambini Palestinesi sotto custodia “israeliana” ad
almeno 400. Questo rappresenta un significativo aumento sul sempre
imperdonabile alto numero, nei recenti anni, e segna una indicazione seguente
della scarsa attenzione di “israele” verso i diritti dei bambini Palestinesi
e verso gli organismi legali internazionali. Nell’intervista con gli avvocati DCI/PS, i
bambini hanno raccontato dei loro arresti di come sono stati incappucciati e
privati dell’udito prima di essere buttati in una jeep militare e portati nei
centri di interrogatorio negli insediamenti vicini o nei campi militari. Rimanendo storditi e confusi sin dall’arresto, e spesso
subendo bastonature da parte dei soldati nella jeep, i bambini sono portati
immediatamente per l’interrogatorio in cui poliziotti e soldati si scagliano
in abusi, violenze e alcune volte calci e pugni per estorcere alcune forme di
ammissione dai bambini terrorizzati. Confessioni ottenute da questa
brutalizzante procedura, che contravviene ad ogni direttiva legale e morale a
proposito degli interrogatori dei sospetti, e dimostrano in maniera
sufficiente come le autorità militari “israeliane” non solo accusano i bambini,
ma ne accusano altri implicati nella confessione. Successivamente all’interrogatorio, i bambini detenuti sono
incarcerati in difficili e squallide condizioni nei centri detentivi della
Cisgiordania in attesa del processo, ove solo in un pugno di casi viene
accettata la cauzione, mentre è universalmente prevista dalla legge
internazionale che la detenzione dei giovani può essere prevista solo come
misura estrema e per il periodo di tempo più breve possibile. Sebbene alcuni centri siano classificati come strutture di
detenzione temporanea, DCI/PS notano che l’incremento delle condanne di
bambini a 6 mesi stanno trasformando in carceri vere e proprie questi centri
di detenzione, mancando spesso i principali bisogni basilari quali l’accesso
ad un adeguata alimentazione e igiene, e privando i bambini dei contatto con
le famiglie e con professionisti medici. DCI/PS deplora l’abuso
sistematico dei diritti umani basilari di questi/e detenuti/e, innanzitutto
come bambini e secondariamente come prigionieri. Noi chiamiamo “israele” a
cessare subito la sua politica di persecuzione, arresto, abuso ed
imprigionamento di bambini Palestinesi e a rilasciare immediatamente tutti i
bambini Palestinesi mantenuti illegalmente nelle carceri e nei centri di
detenzione “israeliane”. Noi facciamo appello
urgentemente a voi, membri della comunità internazionale, a prendere
posizione su questo problema umanitario ed urgente. Noi chiamiamo voi ed i
vostri governi ad intervenire immediatamente e a domandare il rispetto da
parte di “israele” dei diritti umani internazionali e delle leggi umanitarie
e ad assicurare la cessazione immediata di queste violazioni dei diritti dei
bambini Palestinesi. Per cortesia indirizzate le
lettere di protesta alle seguenti autorità: UN Human Rights
Committee |
Le vignette sono di Joe Sacco