Dal sito del S.R.I.

Spagna compagni GRAPO, PCE(R), arrestati il 6 giugno sono restati ben oltre il tempo "legale" nelle mani dei loro torturatori, senza aver la minima possibilità di comunicare con il proprio avvocato e con i propri familiari.

Ieri 11 giugno, verso le ore 20, i due militanti dei GRAPO e il 4 del PCE(r)
che sono stati arrestati lo scorso 6 giugno, sono stati portati di fronte al
giudice Del Olmo. Anche se la stampa ha parlato di una sola, vasta
operazione congiunta, si é trattato di varie operazioni separate, che si
sono verificate in diverse località della Catalogna (Stato spagnolo). Altra
menzogna é quella apparsa nei giorni scorsi sempre su chiaro suggerimento
della Guardia Civile, secondo la quale i sei sarebbero stati portati in
tribunale giovedi, venerdi o sabato. Il fatto che vorrebbero mantenere
nascosto é che questi sei rivoluzionari sono restati ben oltre il tempo
"legale" nelle mani dei loro torturatori, senza aver la minima possibilità
di comunicare con il proprio avvocato e con i propri familiari. L'avvocato,
a dire il vero, si é presentato presso l'Audiencia Nacional (Tribunale
Supremo) ma non é riuscito a vedere i propri assistiti.
In Tribunale affermano che i sei compagni sono stati portati in carcere, ma
in realtà NON SI HA NOTIZIA di NESSUNO DI LORO che quindi continuano ad
essere in regime di totale mancanza di comunicazione.
Nessuno sa di cosa esattamente vengano accusati e quale sia il loro stato
fisico. Grazie alla denuncia di diversi passanti si sa che uno di loro
(Jorge García Vidal) é stato visto in pessime condizioni, coperto di
lividi...
Sappiamo per certo che hanno passato 120 interminabili e terribili ore nelle
mani dei loro carnefici (persino la stampa borghese é stata costretta a
parlare delle condizioni di García Vidal).
Il primo responsabile di questa situazione é il giudice Del Olmo che ha
prolungato il loro periodo di totale isolamento per nascondere i segni
evidenti delle torture cui sono stati sottoposti. Ma il problema
fondamentale é che nello Stato spagnolo mancano anche le minime libertà
politiche e sociali: altro che "Stato di diritto!!"
DOBBIAMO PRETENDERE CHE I SEI COMPAGNI APPAIANO PUBBLICAMENTE E CHE ABBIANO LA POSSIBILITA' DI COMUNICARE CON IL LORO AVVOCATO E CON I LORO FAMILIARI.
ESIGIAMO CHE QUESTA STESSA STAMPA CHE LI HA GIUDICATI COLPEVOLI PRIMA ANCORA CHE GIUNGESSERO IN TRIBUNALE SPIEGHI A COSA SOMIGLIA QUESTO STATO DI DIRITTO.
ESIGIAMO LA ABROGAZIONE DI TUTTE LE LEGGI REPRESSIVE CHE, DI FATTO, CONSENTONO LA TORTURA.
GIUSTIZIA POPOLARE PER I TORTURATORI E I MANDANTI DI TANTA INFAMIA!
LIBERTA' IMMEDIATA PER I RIVOLUZIONARI IN CARCERE!


Approfittiamo di questo comunicato per ricordare la gravissima situazione
medica in cui versa la militante del PCE(r) Fina GARCIA ARAMBURU che già da
diversi giorni é stata nuovamente trasferita all'ospedale 12 Ottobre di
Madrid.


SOCORRO ROJO INTERNACIONAL. Comités de Catalunya, Euskal Herria, Galiza, Madrid, Andalucía, Burgos, Aragón, León, París y Roma.

Martes 12 de junio de 2007

Lee, difunde, denuncia